Sta semplicemente nel fatto che trattandosi di una casa di villeggiatura nessuno potrà più andarci e nel contempo dovrà pagarne le tasse e quant'altro.
 
Gli è stato detto ma la risposta è stata che ne ha l'uso esclusivo e si limiterà a pagare le spese come se fosse in affitto più ovviamente la sua parte di quota come proprietario.
 
Intanto cambia avvocato.
Se la scrittura privata (accordo) poneva come condizione preliminare solo le pratiche di successione e nessuna condizione sospensiva, il fratello risulta inadempiente se non procede all’acquisto.
Suggerirei:
Intimazione a procedere all’acquisto, conferendogli la procura speciale.
In caso negativo decadenza dell’accordo: o paga affitto o non ha più diritto d’uso esclusivo
 
La questione è che la scoperta della difformità tra i disegni che il costruttore a presentato al catasto e al comune ormai 50 anni fa costituirebbe l'impossibilità di qualsiasi compravendita fino alla definizione di una soluzione.
 
Prima o poi la soluzione il condominio dovrà trovarla.
La procura speciale può credo non avere scadenza.
Ha promesso che acquisterà? Bene: versa i soldi, si prende la procura, e quando tutto sarà a posto venderà a se stesso o a chi vorrà
 
La questione è che la scoperta della difformità tra i disegni che il costruttore a presentato al catasto e al comune ormai 50 anni fa costituirebbe l'impossibilità di qualsiasi compravendita fino alla definizione di una soluzione.
Già avevo consigliato:
Comunque resta un dubbio: esistono due elaborati, quello comunale e quello catastale non corrispondenti fra loro. Ma, almeno la realtà corrisponde con uno dei due? Se corrispondesse al progetto, la soluzione sarebbe semplice, sarebbe sufficiente presentare una variazione in catasto. Mentre se la discordanza fosse sul progetto approvato, potrebbero essere dolori a seconda della irregolarità.
e nessuno ha chiarito i dubbi.
Conseguentemente che altri consigli darti?
 
La questione è che la scoperta della difformità tra i disegni che il costruttore a presentato al catasto e al comune ormai 50 anni fa costituirebbe l'impossibilità di qualsiasi compravendita fino alla definizione di una soluzione.

Mi ero perso la "continuazione" di questa discussione.

Quanto affermato non risponde al vero.
Nulla osta che un immobile con degli abusi possa essere rogitato se la parte acquirente è a conoscenza di tali abusi e li accetta.
Qui poi siamo al caso estremo che l'acquirente è anche già comproprietario dell'immobile.

Quindi o acquista o cacci l'affitto...o rende disponibile per 2/3 di periodo l'immobile agli altri comproprietari.
Se si tratta di una abitazione di "villeggiatura"...si alternerà la disponibilità mensile.
 

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