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User_46137

Ospite
Ho bisogno di un consiglio per una situazione incasinatissima in cui mi sono cacciato. Ho preso una casa in affitto con una donna (non siamo sposati e non lo siamo mai stati) che aveva già due figlie (che quindi è bene ribadirlo, non sono mie) e ha preso la residenza (e anche le sue figlie) in questa casa con il mio consenso (ho firmato un foglio in cui glielo permettevo) ma senza il consenso del proprietario. Il contratto era intestato solo a me cosi come le utenze (solo telefono e corrente, il gas è intestato al proprietario mentre il riscaldamento e l'acqua sono nelle spese condominiali). Visto ci sono stati problemi nella convivenza ho deciso di dare disdetta e di andarmene. Solo che la casa in cui sono andato, che è quella dei miei genitori, è in un'altra regione ed è abbastanza lontana da questa casa in affitto. Lei ovviamente non vuole saperne di andarsene e non ha consentito al padrone di casa di far visitare l'appartamento ad altri aspiranti inquilini. Ho chiesto alla polizia, la quale prima mi ha assicurato che se il padrone di casa li avesse chiamati sarebbero intervenuti a sgombrare in qualche giorno, un altro poliziotto mi ha detto che avrebbe dovuto chiamarli il padrone di casa ma i tempi non sarebbero stati brevi ed un altro ancora mi ha detto che dovevo sentire un legale in quanto loro sarebbero intervenuti solo in caso di reato penale mentre invece questo è un caso civile. Mi ha chiamato l'avvocato del padrone di casa e mi ha detto che la polizia non può intervenire in quanto ci sono dei minori, vogliono restituirmi le chiavi (che io avevo mandato al padrone di casa tramite raccomandata) in quanto l'appartamento non è libero da persone e cose lasciando a me l'onere di mandarla via (ma la polizia mi ha gia detto che non interviene se non li chiama il padrone di casa). Nel frattempo ho staccato telefono ed elettricità (purtroppo il gas, l'acqua ed il riscaldamento non sono a mio nome come detto sopra). La donna ha minacciato di fare denunce se avessimo provveduto a staccare qualcosa (ed infatti sono in attesa che lo faccia) perchè dentro ci sono due minori. Ovviamente il padrone di casa vuole il pagamento dei canoni di affitto; ho dato disdetta ad ottobre e la casa doveva essere sgombrata a fine gennaio: il padrone ha in mano la caparra comunque. Ovviamente il padrone vuole agire contro di me perchè in casa ce l'ho messa io. Cosa posso fare?
 
Che la Legge sia dalla tua parte o meno... ti sei impelagato in una situazione per nulla facile.
La presenza di minori rende la questione molto spinosa.

Premesso che per cose simili dovresti rivolgerti in loco ad un legale specializzato in materia , piuttosto che in un forum, le uniche cose certe (o quasi) che posso riferirti sono queste:
-visto che tale convivente ha già formalizzato la residenza in tale abitazione, essa (ed i figli) godono del possesso e non possono essere invitati ad andarsene di punto in bianco. Dovrai concedere loro un congruo preavviso.
-visto che si trattava di abitazione in locazione la convivente con figli può subentrare al tuo posto nel contratto.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Situazione complicata! L'unica certezza è che Marco T deve pagare il canone + oneri accessori (spese condominiali, riscaldamento, ecc.) al proprietario fino a quando la casa verrà rilasciata "libera da persone e cose".
Da una lettura attenta del contratto si può vedere se è presente la clausola che recita: "L'immobile dovrà essere destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione del conduttore e delle persone attualmente con lui conviventi", e se sono vietati contrattualmente subaffitto e comodato.
In caso positivo, occorre sapere se quando il contratto (intestato esclusivamente a Marco T) è stato stipulato la signora già conviveva con lui.
Se la signora (che non è la moglie del conduttore) e le figlie (che non sono figlie del conduttore) sono arrivate dopo e hanno preso la residenza all'insaputa del proprietario, mi sembra siano in torto e si tratti di un'occupazione senza titolo. In questo caso la signora, a mio parere, non ha diritto al subentro: può stipulare un nuovo contratto di locazione solo se il proprietario è d'accordo.
Ovviamente lo sgombero di un'occupante senza titolo con figli minori è una faccenda complicata. Se si tratta di persone che non hanno un reddito sufficiente per trovare un'altra soluzione abitativa, è probabile che intervengano i servizi sociali e i tempi si allunghino.
 
Direi che l' unica cosa certa è l' ininfuenza del fatto che la signora già convivesse.
L' accettare un convivente in una locazione non è certo paragonabile ad una sublocazione.
Esistono specifiche e recenti sentenze che hanno stabilito come in caso di rottura di una convivenza l' abitazione l0cata:
a) qualora non vi siano figli và dato preavviso congruo ma pi si porvvede all' allontanamento coattivo
b)in presenza di figli (e minori assimilabili) il diritto al subentro nella locazione.

L' unica differenza è che i figli non sono della coppia ma di uno solo dei conviventi.
Ritengo però che in caso di ricorso al Giudice non farebbe alcuna differenza visto che si darebbe priorità alla "sicurezza" die minori.

Marco deve cercare l' accordo in tal senso anche con il locatore e sperare di avere un ex "malleabile"
 
Direi che l' unica cosa certa è l' ininfuenza del fatto che la signora già convivesse.
L' accettare un convivente in una locazione non è certo paragonabile ad una sublocazione.
Esistono specifiche e recenti sentenze che hanno stabilito come in caso di rottura di una convivenza l' abitazione l0cata:
a) qualora non vi siano figli và dato preavviso congruo ma pi si porvvede all' allontanamento coattivo
b)in presenza di figli (e minori assimilabili) il diritto al subentro nella locazione.

L' unica differenza è che i figli non sono della coppia ma di uno solo dei conviventi.
Ritengo però che in caso di ricorso al Giudice non farebbe alcuna differenza visto che si darebbe priorità alla "sicurezza" die minori.

Marco deve cercare l' accordo in tal senso anche con il locatore e sperare di avere un ex "malleabile"

Sono d'accordo, il diritto di successione nel contratto è riconosciuto se il contratto di locazione è in essere e la coppia (coniugata o di fatto) si separa. Questo diritto è sancito dall'art. 6 l. 392/1978 nel testo vigente a seguito sentenza Corte Cost. 07/04/1988 n. 404.

Ma qui stiamo parlando di un contratto disdettato dall'unico conduttore che si è impegnato a rilasciare l'abitazione libera da persone e cose entro fine gennaio. Se la disdetta è valida e il contratto è risolto, il proprietario può intraprendere l'azione legale per il rilascio coattivo oppure stipulare un nuovo contratto intestato alla signora. Mi sembra che a questo punto la scelta spetta al proprietario.
E nel frattempo Marco T deve continuare a pagare i canoni (indennità di occupazione ex art. 1591 Cod.civ.) e le spese.

I minori devono certamente essere tutelati. Il Giudice valuterà se la madre (e l'eventuale padre o altri parenti) non sono in grado di provvedere a loro, eventualmente interessando i servizi sociali.
 
Ultima modifica:
Si ma allora se il proprietario non manda i poliziotti io devo pagare vita natural durante?! Se il padrone di casa non fa nulla io rimango schiavo di questa infame che tra l'altro mi ha pure tradito? L'avvocato del proprietario mi ha detto che la polizia non la mandano perché non fanno altro che constatare la presenza di minori e di andarsene. A me sembra una cosa fuori dal mondo!!! Vi prego ditemi che non è cosi!!! La polizia mi avrebbe rassicurato che io non ho responsabilità ma quella clausola del fatto che potevo solo inserire in casa solo persone della mia famiglia è presente purtroppo!! Prima di andare là non convivevamo insieme, eravamo solo una coppia! L'azione di rilascio coattivo verso chi la puo fare il padrone verso di me?! Loro vogliono ridarmi le chiavi ma anche se me le ridanno, vado là e chiamo la polizia, una volta che dico loro che il contratto è finito, mi dicono che è il padrone di casa che deve avvertirli e se lui non lo fa io devo continuare a pagare il canone e le spese condominiali? Mi sembra impossibile da credere! Tra l'altro lei ha avuto un congruo periodo di tempo perchè il padrone di casa ha mandato a lei gli sms chiedendogli di poter fare entrare potenziali inquilini interessati e lei si è rifiutata!
 
@Marco T ,
"occhio per occhio, dente per dente". Tu non restare "perdente", hai 31 anni, hai la vita davanti a te, l'Italia è in crisi ed il futuro con questa classe politica non promette nulla di buono, non c'è lavoro.
Conclusione: trasferisciti all'estero, che offre molteplici opportunità di lavoro, e ... che " se la strighino" il locatore, la tua ex, gli avvocati, i carabinieri, i giudici, la legge...Lasciati dietro questa brutta avventura kafkiana.

Tra qualche anno tornerai da turista. Tanti Auguri e Buona Avventura.
 
Ho un buon lavoro e dopo la morte di mio padre ho ereditato una parte di casa... Partire andando all'estero significherebbe perdere il lavoro e vedersi messa all'asta la casa dei miei genitori (dove vive tuttora mia madre)... Che affare che sarebbe!!!!
 
Ho un buon lavoro e dopo la morte di mio padre ho ereditato una parte di casa... Partire andando all'estero significherebbe perdere il lavoro e vedersi messa all'asta la casa dei miei genitori (dove vive tuttora mia madre)... Che affare che sarebbe!!!!
 
Se Marco T ha stipulato un contratto di locazione deve, purtroppo per lui, far fronte a questa brutta situazione e non "lasciare che se la sbrighino" il proprietario e la ex convivente come dice Alberto Bianchi!
E' appena normale che il proprietario agisca legalmente contro Marco T, che è l'unico conduttore e avendo disdetto il contratto deve rilasciare l'appartamento libero da persone e cose.
A mio parere, l'azione legale per rilascio coattivo a seguito fine locazione è assimilabile allo sfratto per morosità. Quindi se Marco T non riesce a convincere la signora ad andarsene spontaneamente coi suoi figli, interverrà l'ufficiale giudiziario col fabbro per aprire la porta ed eventualmente chiamando i carabinieri per lo sgombero.
I tempi possono essere lunghi e la presenza dei minori può essere un problema. Bisognerebbe sapere se la signora ha un lavoro, dei redditi, se riceve un contributo al mantenimento dei figli da parte del padre, se ha la possibilità di trovare un'altra casa in locazione. Oppure se devono intervenire i servizi sociali.
Però fino a quando l'appartamento è occupato il proprietario ha diritto ad essere pagato. E chi deve pagare l'indennità di occupazione più gli oneri accessori (riscaldamento, spese condominiali, ecc.) è il conduttore che ha stipulato il contratto e poi lo ha disdetto, quindi Marco T.
Forse in questo caso conviene cercare di "incentivare" economicamente la signora ad andarsene, per esempio aiutandola a trovare un'altra casa e pagandole il trasloco.
 

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