Buondì,
sono proprietario e abito in un appartamento sito in condominio composto da 12 unità, dieci appartamenti e due unità commerciali, l’edificio è in Lombardia località Terno d’Isola.
Ad aprile 2016, in una riunione straordinaria, abbiamo sottoscritto formalmente la volontà di dismettere l’impianto centralizzato per passare all’autonomo con votazione di 1000 millesimi.
I motivi per giungere a questa decisione sono stati l’ennesima rottura della caldaia, i costi per la sua riparazione, il costo per installare le valvole sui caloriferi entro il 31/12/2016 e una rilevante morosità di alcuni proprietari.
A giugno ci giunge comunicazione dall’amministratore che ci informa che la delibera viene sospesa perché alcuni proprietari (credo 3) hanno avuto formale ripensamento e vogliono continuare con il centralizzato, pertanto chi vuole distaccarsi lo dovrà fare come singola unità.
I miei dubbi sono i seguenti:
1) Per sospendere una delibera ottenuta con 1000/1000 è sufficiente il ripensamento di alcuni proprietari che peraltro l’avevano sottoscritta?
2) È necessaria una nuova votazione per annullare la delibera o no ? e se è necessaria quanti millesimi occorrono?
3) In questa situazione, chi effettua il distacco, è soggetto al normale iter e quindi anche al pagamento della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto centralizzato ?
Il mio “naturale” pensiero è che in questa situazione, ovvero che l’alienazione del centralizzato ha avuto i 1000/1000 di consenso non ci sono gli estremi per sospendere e tantomeno annullare la delibera per l'alienazione del centralizzato. Ovviamente credo che chi vuole continuare ad usufruire del centralizzato lo debba fare a sue spese.
La parola agli esperti....
sono proprietario e abito in un appartamento sito in condominio composto da 12 unità, dieci appartamenti e due unità commerciali, l’edificio è in Lombardia località Terno d’Isola.
Ad aprile 2016, in una riunione straordinaria, abbiamo sottoscritto formalmente la volontà di dismettere l’impianto centralizzato per passare all’autonomo con votazione di 1000 millesimi.
I motivi per giungere a questa decisione sono stati l’ennesima rottura della caldaia, i costi per la sua riparazione, il costo per installare le valvole sui caloriferi entro il 31/12/2016 e una rilevante morosità di alcuni proprietari.
A giugno ci giunge comunicazione dall’amministratore che ci informa che la delibera viene sospesa perché alcuni proprietari (credo 3) hanno avuto formale ripensamento e vogliono continuare con il centralizzato, pertanto chi vuole distaccarsi lo dovrà fare come singola unità.
I miei dubbi sono i seguenti:
1) Per sospendere una delibera ottenuta con 1000/1000 è sufficiente il ripensamento di alcuni proprietari che peraltro l’avevano sottoscritta?
2) È necessaria una nuova votazione per annullare la delibera o no ? e se è necessaria quanti millesimi occorrono?
3) In questa situazione, chi effettua il distacco, è soggetto al normale iter e quindi anche al pagamento della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto centralizzato ?
Il mio “naturale” pensiero è che in questa situazione, ovvero che l’alienazione del centralizzato ha avuto i 1000/1000 di consenso non ci sono gli estremi per sospendere e tantomeno annullare la delibera per l'alienazione del centralizzato. Ovviamente credo che chi vuole continuare ad usufruire del centralizzato lo debba fare a sue spese.
La parola agli esperti....