...solo chi fa il calcolo della somma che spetta a uno o all'altro...
La spiegazione su chi farà il calcolo è "figlia" di questo particolare:

I rapporti sono tesi e per niente pacifici
perché se questa è la soluzione dubito trovino accordi stragiudiziali.
Se finiscono in Tribunale chi fissa il criterio sarà il Giudice che darà incarico ad un CTU sul definire i valori in gioco.


Intanto, sempre su questo forum, sono usciti suggerimenti a soluzioni molto interessanti che ho riferito alla mia amica, del genere se l'ex marito ha voluto intestare il 50% dell'immobile alla moglie poteva sembrare un atto di donazione indiretta
Nei forum intervengono tante persone di "buona volontà"...ma i strafalcioni non si contano.
Non vi è alcuna "donazione indiretta" fra coniugi che acquistano in comunione dei beni/contestazione.

Ora non ho tempo di scrivere ulteriori dissertazioni che alla luce dei rapporti diventano pura "accademia teorica". e che, per essere utili, necessitano di ulteriori particolari.
 
Non vi è alcuna "donazione indiretta" fra coniugi che acquistano in comunione dei beni/contestazione.
Giusto. Non è una donazione indiretta (che ho richiamato come esempio di spesa fatta per affetto che non si può reclamare indietro salvo casi particolari). È, a essere precisi, un contributo al progetto familiare, in quanto tale non rimborsabile (irripetibile). Così almeno ha detto la Cassazione nella già segnalata recente sentenza su un marito in separazione dei beni che aveva pagato la casa per intero pur intestandola al 50% alla moglie. O capisco male? Riporto un paio di pagine della sentenza che mi paiono parlare chiaro.
Può darsi che un giudice di merito decida diversamente? Può darsi che nel caso specifico dí questo thread ci siano elementi che potrebbero portare a una conclusione diversa? Non lo escludo, ma andrebbero verificati.

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Dico anche la mia, sapendo che litigare, generalmente, penalizza entrambi, se non altro in termini di tempo e tranquillità.
Se l’intenzione è quella di vendere, si vende e, alla cifra ricavata, che sarà al netto del mutuo estinto, si sottraggono i 180 versati dal marito: il rimanente si divide per due.
 
Dico anche la mia, sapendo che litigare, generalmente, penalizza entrambi, se non altro in termini di tempo e tranquillità.
Se l’intenzione è quella di vendere, si vende e, alla cifra ricavata, che sarà al netto del mutuo estinto, si sottraggono i 180 versati dal marito: il rimanente si divide per due.

Anch’io penso che sarebbe saggio cercare un accordo se possibile, ma visti i cattivi rapporti lo lascerei forse concordare ai rispettivi avvocati, anche per stabilire il punto d’incontro economico che non è detto sia 180.
Se il marito ritiene di avere diritto al rimborso forse non si limiterà a chiedere i 180k ma vorrà anche la rivalutazione.
La moglie d’altra parte potrebbe farsi forte della giurisprudenza che ho indicato e che nessuno qui si è preso la briga di analizzare.
 
E quanto è stata pagata?
Di sicuro 180mila Euro di base più un mutuo che ad oggi costa a tutti e 2 450 eur al mese (225 a testa) per ancora 4 o anni
Anch’io penso che sarebbe saggio cercare un accordo se possibile, ma visti i cattivi rapporti lo lascerei forse concordare ai rispettivi avvocati, anche per stabilire il punto d’incontro economico che non è detto sia 180.
Se il marito ritiene di avere diritto al rimborso forse non si limiterà a chiedere i 180k ma vorrà anche la rivalutazione.
La moglie d’altra parte potrebbe farsi forte della giurisprudenza che ho indicato e che nessuno qui si è preso la briga di analizzare.

Non è corretto …😂😉
IO ho letto ma il caso è leggermente diverso, qui non c'è la comunione dei beni ma bensì la separazione
 
forse non si limiterà a chiedere i 180k ma vorrà anche la rivalutazione.
Tecnicamente mi pare di aver capito che per pretendere la restituzione , tale contributo doveva essere evidenziato sul rogito, secondo un comma di art del CC citato in sentenza.

Personalmente penso sia una interpretazione troppo da lugulei, ma certamente utile per negoziare.
 
Di sicuro 180mila Euro di base più un mutuo che ad oggi costa a tutti e 2 450 eur al mese (225 a testa) per ancora 4 o anni
No: non è una risposta corretta. La casa 2 è stata acquistata ad un prezzo ben definito, ad es 250k€; il mutuo richiesto e parzialmente rimborsato avrà coperto come quota capitale la differenza tra il prezzo(es 250) e quanto già disponevate (180).

Supponendo che alle rate di rimborso mutuo abbiano contribuito entrambi i coniugi , certamente l’esborso diventava maggiore di 250-180=70 per via degli interessi applicati al mutuo.

La mia idea , per superare il discutibile criterio di rivalutazione dei 180k ad oggi era quella di rilevare che il marito aveva nella fase iniziale coperto con suoi beni 180/250= 72%

Allora oggi gli spetterebbe il 72% dell’ ipotetico valore/ricavo, il resto lo si divide a metà
 

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