• Autore discussione Autore discussione ogpls
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La procura sarebbe data dal figlio maggiore ai genitori al momento del ricevimento dell'usufrutto per far si che gli stessi genitori anche senza il suo assenso possano disporre dell"alloggio e togliergli l"usufrutto per donarlo al figlio minore in qualsiasi momento
Scusa, ma così non è una donazione, è un "quasi ricatto" al figlio; "se non ti comporti come dico io, ti tolgo quanto donato, ancor prima del termine stabilito".
Mi pare che il tutto , che forse ha fini fiscali ( altrimenti non se ne capisce il motivo, basterebbe un semplice comodato ), sia davvero inutilmente contorto .
Inoltre la donazione è un contratto che va stipulato per atto pubblico, con costi per notaio e imposte; e ha controindicazioni per quanto riguarda la futura eredità dei donanti.

Direi che prima bisogna chiarire gli obiettivi , poi, con l'aiuto del notaio, si trova la forma contrattuale più indicata.
 
la questione è se l'usufrutto i genitori lo possono revocare prima della scadenza dei 7 anni eventualmente con una procura per dare poi l'usufrutto dello stesso alloggio all'altro figlio.
Ci sono diverse cose che non si capiscono in primis il motivo per il quale la donazione sia limitata a 7 anni. Come già spiegato in precedenza con la donazione una parte (donante) si spoglia di un bene, o di un diritto reale, per cederlo ad un'altra parte (donatario): la spogliazione è incondizionata, sia nel senso totalitario della parola e sia nel senso di ripensamento dell'atto.
Ma questi genitori non fanno prima a donare l'usufrutto di un appartamento a ciascuno dei due figli?
 

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