Luxi

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Buongiorno a tutti! Sono al mio primo post e spero di non sbagliare. Ringrazio fin d’ora chi vorrà aiutarmi.

1. Dalla divisione di un villino hanno origine due u.i.; la più piccola è al piano terreno ed ha come copertura solo una parte di una falda del tetto; naturalmente, non è possibile erigere alcun muretto di confine su quella falda. Basterebbe questo per affermare che le due u.i. costituiscono un condominio?
2. Entrambe le u.i. scaricano i rispettivi reflui nel medesimo impianto fognario. Giuridicamente, è corretto parlare di “servitù di passaggio” di una u.i. sull’altra? A me sembra si tratti di un’altra “parte in comune” che avvalora la tesi di condominio; sbaglio?
3. Il villino disponeva di un pozzo; entrambe le u.i. possono estrarre acqua utilizzando la medesima motopompa. Ove le risposte ai due precedenti punti fossero negative, in presenza di tutti e tre questi elementi si può sostenere con certezza che le due u.i. costituiscono condominio?
 

Luxi

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Grazie, Dimaraz!
Potrei sapere se basta già la condizione di condivisione della falda del tetto? Tra l’altro, il pluviale del tetto del primo piano scarica su quella falda del piano terreno.
 

Luxi

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@ Franci63
Si tratta di una divisione giudiziale, con quote molto diverse. La CTU presenta già altri problemi; la costituzione in condominio minimo ne aggiunge di ulteriori: impossibile deliberare.
 

Luxi

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Proprietario Casa
Aime' in condomini minimi capitano degli stalli....
Grazie, Marcanto!
Che, a fronte di una richiesta di scioglimento di comunione, possano mandarmi in condominio minimo… mi sembra una follia!
Ma, secondo te, l’utilizzo della medesima fognatura si configura come “servitù di passaggio”?
Non è forse… altro? Ieri leggevo di “servitù di servizio” ma… non sono un Tecnico.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Grazie, Dimaraz!
Potrei sapere se basta già la condizione di condivisione della falda del tetto? Tra l’altro, il pluviale del tetto del primo piano scarica su quella falda del piano terreno.

I muri perimetrali il tetto. le fondazioni in comune lo rendono un Condominio.

la costituzione in condominio minimo ne aggiunge di ulteriori: impossibile deliberare.

Se non hai un "comproprietario" (delle parti comuni) con cui sei in sintonia...togliti dagli infiniti conflitti: Vendi.
 

Gianco

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2. Entrambe le u.i. scaricano i rispettivi reflui nel medesimo impianto fognario. Giuridicamente, è corretto parlare di “servitù di passaggio” di una u.i. sull’altra? A me sembra si tratti di un’altra “parte in comune” che avvalora la tesi di condominio; sbaglio?
3. Il villino disponeva di un pozzo; entrambe le u.i. possono estrarre acqua utilizzando la medesima motopompa. Ove le risposte ai due precedenti punti fossero negative, in presenza di tutti e tre questi elementi si può sostenere con certezza che le due u.i. costituiscono condominio?
L'impianto fognario in comune crea una servitù di acquedotto.
Perché sussista una servitù di passaggio, occorre che la fascia interessata sia separata o semplicemente individuata da una dimensione concordata destinata a servitù di passaggio in comune. Questa soluzione sarebbe logica se anche il resto del cortile fosse suddiviso fra i comproprietari. Altrimenti tutto il cortile circostante, compresa l'area destinata al transito dei mezzi, sarebbe in comproprietà ed usufruibile da entrambi. Solo un accordo sottoscritto potrebbe portarvi a separare di fatto le due porzioni. Successivamente potreste procedere al frazionamento sia delle abitazioni del del cortile, dopo avere regolarizzato la situazione urbanistica.
Relativamente al pozzo, probabilmente dovreste avere un'elettropompa, forse autoclave, se disponeste dell'energia elettrica.
 

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