marco.1987

Membro Junior
Conduttore
Aggiungo ancora un piccolo appunto perché, da alcuni commenti fatti, mi pare di capire che ci sia un po' di confusione nel rapporto tra capienza fiscale e cessione del credito/sconto in fattura.
Per farla breve, dal momento che il beneficiario trova un cedente per il credito in cessione o un fornitore che possa sobbarcarsi lo sconto in fattura, la sua capienza fiscale non ha più alcuna rilevanza.
Infatti, quella che in origine avrebbe potuto essere sfruttata come "detrazione" da parte sua (che implica, naturalmente, la dovuta capienza), si trasforma in un "credito", che fiscalmente è tutt'altra cosa.
Ovviamente, che acquisterà il credito dovrà avere a sua volta la capienza sufficiente per utilizzarlo. Ma questa non è certo una preoccupazione del proprietario/detentore dell'immobile.
I meccanismi di cessione del credito e sconto in fattura sono stati creati proprio per agevolare chi non ha sufficiente capienza e, quindi, rischia di non poter sfruttare appieno i Bonus Casa.
Grazie per tutti i dettagli e la precisione che hai ed il supporto prezioso su questo forum
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Grazie per tutti i dettagli e la precisione che hai ed il supporto prezioso su questo forum
Figurati e grazie per quello che hai scritto!
Forse, spesso, sono un tantino prolisso nei miei post, ma gli argomenti trattati sono davvero complessi e cercare di dare risposte in qualche riga può diventare poco utile (se non addirittura pericoloso) per chi ha chiesto aiuto.
Ho a che fare quotidianamente con contribuenti che non sono esperti e che ripongono molte speranze (e denaro) in operazioni connesse ai Bonus Casa e sono fermamente convinto che sia un loro diritto ottenerli senza rischi.
Provenendo io da una famiglia che ha sempre dovuto faticare tanto per mettere da parte qualche risparmio, probabilmente ho il difetto di immedesimarmi un po' troppo nelle situazioni dei clienti (e dei partecipanti dei forum in cui intervengo).
Prendiamola come "deformazione emotivo-professionale"...:) ;)
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Forse non si era capito il "sottointeso"...certe norme spacciate per aiuto alla "ripresa" non sono altro che artifizi contabili per favorire gli "amici degli amici".
Lo penso un po’ anch’io che alla fine sia così perché, ragionando un attimino, è logico pensare che chiunque proverà a ceder il proprio credito anticipando una minima somma ma avendo dall’altra il grosso già anticipato dal finanziatore.

Alla fine si rivelerà una manovra fortemente finanziaria (e speculativa) e saranno gli stessi cittadini ad esserne artefici della crescita dei finanziatori stessi, eliminando tutta una serie di imprese!
 

rosalba77

Membro Junior
Proprietario Casa
Ipotesi di un esempio concreto di lavori in casa unifamiliare di proprietà:
1) installazione caldaia a condensazione e bombolone gas sostituisce caldaia pellets )
2) installazione pannelli fotovoltaici
Si aspirerebbe a spesa zero (finanziamento/cessione a Banca del110%) o quasi è fantascienza..?
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
Senza spendere soldi non credo, prima c'è tutto un lavoro di sopralluoghi verifiche e progettazione, che dovrai pagare tu. Poi dovrai trovare una ditta e poi una banca a cui dovrai cedere il credito. Al condominio di 8 appartamenti accanto al mio hanno preventivato 35000 euro di credito in cessione alla ditta e 15000 euro che dovranno pagare perché superano i massimali previsti.
Ripeto, non tirare fiori un euro è pura illusione
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
Ipotesi di un esempio concreto di lavori in casa unifamiliare di proprietà:
1) installazione caldaia a condensazione e bombolone gas sostituisce caldaia pellets )
2) installazione pannelli fotovoltaici
Si aspirerebbe a spesa zero (finanziamento/cessione a Banca del110%) o quasi è fantascienza..?
Se cambi una caldaia a pellets con una a gas la classe energetica peggiora anziché migliorare, quindi nessun superbonus.
Di conseguenza anche l'impianto FV potrai detrarlo "solo" con Bonus Ristrutturazioni.

Venendo alla "spesa zero", se non erro hai postato tu su un'altra discussione qui sul forum un articolo di PMI.it che elenca i primi prodotti legati al superbonus che stanno pubblicizzando alcune banche da qualche giorno.
Basta leggere le condizioni che li caratterizzano per capire che la ristrutturazione senza esborsi non esiste: gli istituti pagano il credito ceduto tra l'8 e il 22% meno del valore nominale, a seconda del tipo di Bonus.
Inoltre, rimborsano il beneficiario solo a credito "maturato", il che dipende da come egli deciderà di procedere in accordo con fornitori e tecnici su pagamento acconti e redazione di certificazioni ad avanzamento lavori
Infatti i crediti possono maturare redigendo tutta la documentazione prevista da norma (asseverazioni tecniche e di congruità spese e visto di conformità):
  1. una tantum a fine lavori
  2. tre volte sulla base del SAL: ad un primo stato di avanzamento pari a minimo il 30% dei lavori, ad un secondo SAL pari ad almeno il 60% e a chiusura interventi per la restante percentuale
Nel frattempo il beneficiario può decidere di anticipare la liquidità per pagare i fornitori di tasca propria o ricorrere ad un finanziamento/mutuo (su cui gravano ovviamente degli interessi variabili a seconda delle banche).
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
???

Propendo per una invariabilità.
Purtroppo non è così...
Infatti il DM 26/06/15 prevede che la biomassa abbia un fattore di conversione in energia primaria non rinnovabile pari a 0,20, mentre un generatore funzionante a gas abbia valore 1.

Ne consegue che gli indici di prestazione dei sistemi a biomassa riferiti all'energia primaria risultano (al netto dei reali rendimenti), di circa il 75-80% in meno rispetto a quelli che si ottengono con generatori a gas.
Tutto ciò ovviamente incide sulla classe energetica dell'edificio in cui sono installati: due immobili identici in tutto (isolamenti, serramenti, ecc.), uno con caldaia a pellets e l'altro con caldaia a gas potrebbero essere il primo in classe A e il secondo in G.

Questo è solo uno delle decine di fattori da tenere in considerazione quando si decide di ristrutturare accedendo ai Bonus Casa.

Insomma, è assolutamente inutile (oltre che sbagliato e pericoloso) ipotizzare interventi buttati a caso pur di accaparrarsi una fetta della torta.

Per ottenere le agevolazioni senza autodanneggiarsi è fondamentale, prima di ogni fare ogni altro passo, rivolgersi a professionisti che abbiano le dovute competenze fiscali e tecniche (e, magari, una certa esperienza sul campo e non solo teorica), i cui onorari sono anch'essi detraibili.

Altrimenti rischiate di:
  1. perdere tempo raccattando e facendo il collage di mille informazioni sparse qua e là e che dovete pure interpretare se non avete una preparazione in materia
  2. buttare i soldi dalla finestra in interventi inutili
  3. non ottenere una casa confortevole e prestante come la vorreste
  4. andare incontro a sanzioni civili e penali per richieste di bonus non conformi.

Vale la pena?
 

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