Franci63

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Noto una certa contraddizione.
concordo
I soldi, nel suo conto corrente, ci sarebbero e non avrebbe problemi a firmare due assegni che sarebbero, quindi, del tutto coperti se fossero incassati.
Dal punto di vista ereditario degli altri due fratelli (A e B) non ci sarebbero contestazioni future per il mancato incasso da parte dei genitori di quanto indicato sul contratto.
Al netto della contraddizione evidenziata da @Nemesis, si intuisce che ora il figlio acquirente è maggiorenne.
Quindi può fare gli assegni,avendo la provvista; i genitori li incassano e poi fanno assegni (o bonifici con causale plausibile) al figlio restituendogli la somma poco per volta,se sono tutti sicuri che i fratelli niente avranno da dire in futuro.
Per tranquillità di tutti, i fratelli potrebbero firmare una scrittura privata in cui dichiarano di aver ricevuto in passato donazioni dai genitori,equivalenti a quanto donato ora al terzo fratello.
Per un discorso di rivendibilità (e di mancata contestazione in eredità) dei genitori hanno deciso appunto di vendere, e non donare, un'abitazione ad un loro figlio minore a compensazione di quanto già dato agli altri due fratelli maggiori.
Certo è uno strano modo per compensare; potevano vendere ad un prezzo più basso,vicino al valore catastale,invece che a prezzo pieno.
 

andfan

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Facciamo chiarezza.
Come ho scritto, i soldi il figlio 3 ce li ha ma sono personali.
La prima rata è stata pagata con i soldi che in qualche modo gli sono fatti pervenire nel tempo dai genitori in previsione del contratto.
Non hanno fatto dei bonifici perché gli è stato detto che, in ogni caso, sarebbero entrati nell'asse ereditario indipendentemente dalla motivazione del bonifico, il problema era visto più come necessità di registrare il bonifico come donazione per non dare troppo nell'occhio.
Per la 2a rata non ce l'hanno più fatta a fare il giochino di dare i contanti un po' per volta; hanno avuto paura che alla fine destassero un po' troppa attenzione il versamento, ogni 15 gg, di circa 2000 euro in contanti e farseli ridare come 2a rata dell'acquisto.

Il figlio #3 non vuole pagare con soldi propri e ricevere indietro i soldi (di nuovo in contanti o con bonifico per le ragioni prima illustrate sull'oggetto del bonifico.)

La cifra della 2a e 3a rata è di 35000 euro.
Quindi?
- Esiste una dicitura tale di un bonifico (diciamo di 20000 euro) che non sia attaccabile come donazione e come prestito da restituire (in questo caso non ne uscirebbero)?
- Esiste una bozza standard per il foglio che i fratelli potrebbero firmare per rendere trasparente il fatto che sono già stati compensati in passato?

Grazie...
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Gli restano da pagare altre 2 rate di 25000 euro l'una, quindi un totale di 50000 euro.
La cifra della 2a e 3a rata è di 35000 euro.
La precisione delle informazioni è discutibile anche in questo caso.
acciamo chiarezza.
Come ho scritto, i soldi il figlio 3 ce li ha ma sono personali.
La prima rata è stata pagata con i soldi che in qualche modo gli sono fatti pervenire nel tempo dai genitori in previsione del contratto.
Non hanno fatto dei bonifici perché gli è stato detto che, in ogni caso, sarebbero entrati nell'asse ereditario indipendentemente dalla motivazione del bonifico, il problema era visto più come necessità di registrare il bonifico come donazione per non dare troppo nell'occhio.
Per la 2a rata non ce l'hanno più fatta a fare il giochino di dare i contanti un po' per volta; hanno avuto paura che alla fine destassero un po' troppa attenzione il versamento, ogni 15 gg, di circa 2000 euro in contanti e farseli ridare come 2a rata dell'acquisto.
Questo era ed è chiaro.
Ma se si fanno cose studiate male e si deve rimediare,è necessario avere un po’ di elasticità.A tutti gli effetti si è voluta fare una donazione,quindi sarà necessario prendersi qualche piccolo rischio (pochi,a dire il vero, se i fratelli sono concordi) per
risolvere.

Non capisco la preoccupazione nei confronti del fisco,dato che per donazioni genitori-figli c'è una franchigia di 100.000, entro la quale non sono dovute imposte,quindi il fisco non avrebbe niente da pretendere.
È più rischioso che il fisco chieda al figlio da dove vengono i soldi,se i versamenti sono stati fatti in contanti, perché potrebbe essere reddito “in nero”, non dichiarato.

La nullità della donazione , se fatta senza atto pubblico, potrebbe essere fatta valere dai fratelli ( o comunque dai futuri eredi del donante), o da chi ne ha interesse.
Ma se i fratelli sono stati soddisfatti per pari valore con altra donazione e sono disponibili a metterlo nero su bianco non vedo rischi.
Ripeto,il figlio paga, e i genitori gli fanno un assegno della somma (o due o più).
Oppure i genitori fanno il versamento al figlio con assegno,come aiuto acquisto immobile.
Io ho fatto così,ho versato sul conto di mia figlia la somma necessaria per acquistare un immobile di proprietà di mio marito, con l’accordo del notaio.
Esiste una bozza standard per il foglio che i fratelli potrebbero firmare per rendere trasparente il fatto che sono già stati compensati in passato?
Ovviamente no, basta scrivere io sottoscritto dichiarò di aver ricevuto in passato a titolo gratuito la somma di xxx dai miei genitori.
È una scrittura ad uso interno famigliare, per evitare contestazioni in futuro, alla morte dei genitori donanti.
Se tutti hanno ricevuto la stessa somma ,nessuno avrà interesse a impugnare le donazioni degli altri due.

P.S. Se chiedi aiuto ad un forum è inutile che puntualizzi come se fossero tutti fessi,la domanda è chiara,non è responsabilità di chi risponde se qualcuno ha combinato pasticci.
Se vuoi una risposta professionale paghi un professionista,qui trovi spunti e riflessioni.
 

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ti ringrazio del tempo dedicatomi e della risposta.
Lungi da me l'idea di solo pensare che chi ha letto, e risposto, sia un fesso così come il pensiero di addossargli responsabilità per azioni altrui.
Non so da dove tu l'abbia dedotto ma se il tuo pensiero fosse questo allora la mia colpa è quella di non essere in grado di esprimermi in maniera corretta.
Mai detto di cercare, o pretendere, risposte professionali in quanto è chiaro che un forum, pur popolato da persone con varie esperienze o competenze, è sempre un luogo propedeutico all'incontro con un professionista se le cose si vogliono fare in maniera, appunto, professionale.
Detto questo, ringrazio tutti e ritengo che le risposte ricevute siano sufficienti, appunto, a formare spunti e riflessioni.
 

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