basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non esistono "pretermessi" nella successione legittima. E non si impugna la "successione". Ma, eventualmente, si agisce in riduzione contro i donatari.
Va bene: cerca però di capire anche tu.

Un genitore ha due figli e dona tutto il suo patrimonio a un solo figlio
Tale operazione non si configurerà come non menzione in un testamento, ma di fatto tenderebbe ad escludere dalla successione il figlio; che dovrà agire in riduzione contro il donatario.
E senza testamento la quota che gli riserva la legge sarà del 50%, o solo 1/3?
 

vittorievic

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Proprietario Casa
E senza testamento la quota che gli riserva la legge sarà del 50%, o solo 1/3?
non vorrei rubare il mestiere a @Nemesis ma in caso di donazione in vita e di morte senza testamento si applicano le quote previste per la successione testamentaria: il valore della donazione non può superare il valore della quota disponibile .
Quindi situazione
  • senza coniuge e un solo figlio, metà dell’eredità spetta al figlio, la restante è quota disponibile
  • senza coniuge e più figli, due terzi dell’eredità spetta ai figli che la dividono in parti uguali, mentre un terzo è quota disponibile.
 
U

User_59770

Ospite
non vorrei rubare il mestiere a @Nemesis ma in caso di donazione in vita e di morte senza testamento si applicano le quote previste per la successione testamentaria: il valore della donazione non può superare il valore della quota disponibile .
Quindi situazione
  • senza coniuge e un solo figlio, metà dell’eredità spetta al figlio, la restante è quota disponibile
  • senza coniuge e più figli, due terzi dell’eredità spetta ai figli che la dividono in parti uguali, mentre un terzo è quota disponibile.
Da quello che ho capito per esserci questa cosa le donazioni senza testamento devono avvenire con dispensa da collazione sennò tra gli eredi obbligati a collazione devono conferire il tutto
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Da quello che ho capito per esserci questa cosa le donazioni senza testamento devono avvenire con dispensa da collazione
gli eredi tenuti alla collazione sono solo figli, discendenti in linea retta dei figli e, se ancora in vita, il coniuge.
Poi nella successione testamentaria se un chiamato all'eredità, anche se non legittimario, ha avuto una donazione dal testante quando questi era ancora in vita, lui dovrà collazionare la sua donazione. L'unica via di scampo per lui per non collazionare è quella di rinunciare alla eredità disposta dal testante e tenersi la donazione.
La dispensa dalla donazione deve essere scritta sull'atto della donazione medesima ma, come già detto prima, lo scudo della dispensa ha valore fino all'interno del valore della quota disponibile.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
non vorrei rubare il mestiere a @Nemesis ma in caso di donazione in vita e di morte senza testamento si applicano le quote previste per la successione testamentaria:
Può essere, ma rimango dubbioso.
Se le donazioni in vita vanno riconferite nell'asse ereditario, propenderei nel dedurre che questo asse vada diviso secondo la successione legittima, se non esiste testamento. In sostanza come se la donazione fosse un anticipo della eredità. Se esiste la dispensa, si divide cosa resta, purchà rimangano le quote legitime.
Invece nel caso di successione testamentaria ritenevo che la donazione non potesse superare la quota disponibile.
Quindi rimane la necessità che @Nemesis eserciti il ... mestiere.
 
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Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
nella successione testamentaria se un chiamato all'eredità, anche se non legittimario, ha avuto una donazione dal testante quando questi era ancora in vita, lui dovrà collazionare la sua donazione
L'obbligo collatizio non sussiste nella sola successione testamentaria. E i soggetti tenuti sono i figli e i loro discendenti e il coniuge che concorrono alla successione.
La dispensa dalla donazione deve essere scritta sull'atto della donazione medesima
Non necessariamente. La dispensa (dalla collazione, e non dalla "donazione") può essere concessa in forma sia espressa sia tacita. Nel primo caso è contenuta nell'atto di donazione o nel testamento, nel secondo si ricava dal contesto dell'atto o dalle sue clausole.
 
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U

User_59770

Ospite
Quindi riassumendo se un genitore dona a un figlio tutto suo patrimonio e nn lo dispensa alla dipartita il donatario dovrà rimettere i beni ricevuti nell asse ereditario e suddividere equamente cn l altro fratello, mentre se un genitore dona al nipote(figlio di un fratello) a prescindere che ne sia dispensato o meno alla dipartita de donante il figlio potrà agire unicamente in riduzione per eventuale lesione della sua quota di legittima visto che nn è prevista la collazione mi confermate ?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
il figlio potrà agire unicamente in riduzione per eventuale lesione della sua quota di legittima visto che nn è prevista la collazione mi confermate ?
il figlio agisce perché è stato leso il valore della sua quota legittima. Il valore della quota legittima si calcola sulla ricostruzione per intero di tutti i beni di proprietà del de cuius compresa tutta la donazione (collazione). Poi se il valore della donazione è inferiore alla quota disponibile chi l'ha avuta se la tiene. Se è superiore deve dare la differenza in modo da reintegrare il valore della quota legittima.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Il valore della quota legittima si calcola sulla ricostruzione per intero di tutti i beni di proprietà del de cuius compresa tutta la donazione (collazione).
La donazione al nipote non è soggetta a collazione. Ma, come tutte le donazioni, deve essere calcolata ai fini della riunione fittizia ex art. 556 c.c.
 

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