kocodream

Nuovo Iscritto
Di recente l'appartamento al piano attico adiacente al mio, è stato affittato ad una inquilina proprietaria di due cani di piccola taglia; i due animali vivono praticamente "reclusi" nel terrazzo e in assenza dei loro padroni abbaiano in continuazione ad ogni piccolo rumore o passaggio in strada di altri cani o in presenza di persone nei balconi di fronte.
La situazione è talmente insostenibile che tutto il condominio ha richiesto all'amministratore un intervento risolutore.
E' emerso che il regolamento di condominio non consente il possesso di cani, ma ciò nonostante, a detta dell'amministratore, non si può far altro che diffidare il proprietario (dell'appartamento, non l'inquilina proprietaria dei cani).
A seguito di questa diffida, l'inquilina si è impegnata a tenere i cani in casa in modo che non disturbassero, ma ciò è durato solo pochi giorni.
Ho telefonato a Vigili Urbani e Carabinieri, ma sembra che l'unica cosa da fare sia un esposto per disturbo della quiete pubblica, che verrà poi trasmesso alla Magistratura, che se riterrà opportuno (gli mancano le cose da fare...) aprirà un procedimento e che se andrà in fondo produrrà una MULTA!!
Chi di voi si è trovato in situazioni simili? Come avete risolto il problema?
Grazie per qualsiasi contributo.
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Il condomìnio può agire in giudizio al fine di ottenere la cessazione delle molestie o delle immissioni causate dagli animali.
Riguardo alle immissioni, queste «devono ritenersi illecite quando per la loro intensitа e frequenza siano tali da cagionare l’ insofferenza e provocare disturbi alla quiete o malessere anche a persone di normale sopportazione, costituendo ciò uso anormale del diritto di proprietà ed apportando una illecita immissio in alienum che deve essere eliminata» (TERZAGO).

Il giudice in tal caso potrà, con un provvedimento di urgenza ex art. 700 c.p.c., disporre l’allontanamento degli animali, affidandone la custodia ad enti specializzati (Trib. Napoli 8-3-1994).
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
E' necessario convocare un' assemblea, promuovere la causa con una apposita delibera, e incaricare un avvocato di iniziare le azioni legali necessarie per tutelare gli interessi dei condòmini.
 

kocodream

Nuovo Iscritto
Scusate, ancora una domanda sul tema: per deliberare in assemblea l'avvio di un'azione legale, c'è bisogno dell'unanimità, della maggioranza dei presenti o può essere avviata a prescindere dal parere dell'assemblea?
Voglio dire: in caso l'assemblea non sia d'accordo nel farlo (il condominio è numeroso e non tutti sono ugualmente sensibili al problema; quindi potrebbero dissentire, per evitare di sostenere i costi di un'azione legale), come posso tutelare il mio diritto al rispetto del regolamento di condominio, nonchè alla mia tranquillità?
 

Gatta

Membro Attivo
M'inserisco nel tema, esprimendo le mie perplessità sul fondamento giuridico di un regolamento condominiale che vieti il possesso di animali.
Infatti secondo la dottrina prevalente (che mi permetto condividere),sarebbe inesistente un divieto giuridico ex regolamento di tenere in condominio animali domestici.
Il regolamento che conterrebbe una norma del genere sarebbe limitativo del diritto di proprietà e da considerarsi in buona sostanza nullo giuridicamente.
Sul punto anche la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito con diverse sentenze (fra le tante la n.5078,30/1079) che regolamenti con clausole siffatte sono nulli e quindi anticostituzionali perchè limitativi della libertà personale dell'individuo.
Non vorrei attirarmi con questa mia presa di posizione i fulmini degli utenti propit,ma mi correva l'obbligo per scrupolo professionale intromettermi nell'interessante diatriba.
Gatta
 

kocodream

Nuovo Iscritto
In effetti sono stato impreciso; il regolamento condominiale non vieta il possesso di animali, ma vieta la loro presenza su terrazzi, ballatoi o in genere in aree esterne, sulle quali possono cagionare disturbo al vicinato. Non ricordo puntualmente il dispositivo, ma il concetto più o meno è questo.
In ogni caso è buffo pensare che, secondo l'interpretazione fornita, si consideri "limitativo della libertà personale dell'individuo" l'impedimento del possesso di animali (considerando anche il fatto che nessuno obbliga a prendere in affitto o acquistare un appartamento dove vige questo divieto), ma che non venga altrettanto tutelata la libertà personale di uscire sul proprio terrazzo, senza per questo scatenare una "cagnara" nel senso più proprio del termine.
 

Gatta

Membro Attivo
Caro kokodream ti perdono per la .....grave imprecisione (!): mi sembrava alquanto strana una regola contra legem.
Non ho ben compreso il secondo capoverso:impedire la presenza degli animali (ex regolamento?) sui terrazzi mi sembra anche alquanto balzano e la "cagnara" forse viene provocata da chi fa gli sberleffi al cane!! (scherzavo):prova a gettargli un bel pezzo di carne per rendertelo amico....
Scusa ma il cane non è l'amico dell'uomo?
Gatta
 

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