Anche qui diverse scuole di pensiero.
Alcune agenzie gonfiano la valutazione per prendere l'incarico, vale a dire, "L'immobile costa 100.000, ti faccio credere che lo piazzo a 120.000, così tu mi conferisci l'incarico".
Eh, appunto!
Finché c'è da ottenere l'incarico, ogni prezzo pare possibile. Temo che la musica cambi dopo un po'.
Ho notato anche che prima di comunicarti la loro valutazione chiedono sempre se già hai in mente una cifra che pensavi di ottenere, e se gliela dici (errore che ho commesso una volta all'inizio, quando ancora speravo in cifre superiori) poi cercano di "accontentarti".
Altre agenzie sanno che lo sconto viene chiesto sempre e che la gente non compra se non gli fai uno straccio di sconto, quindi piazzano a 120.000 e vendono a 100.000.
Ci sono diversi scenari possibili.
In generale direi di PROVARE ad avere fiducia nell'agenzia che hai scelto, e nel "lasciarla lavorare", come si vuol dire.
Una cosa è certa: l'immobile non te lo porta via nessuno, senza una tua firma. Parti da qui e vedi come vanno le cose.
Vero anche questo, l'immobile non lo porta via nessuno senza una mia firma.
Se più agenzie ritengono possibile e abbastanza probabile riuscire a vendere il tuo immobile a 190, direi che ti puoi fidare.
In realtà, non avevo chiarito questo aspetto, anche se la media delle valutazioni mi sembra altina, c'è variabilità di valutazioni anche tra agenzie, inoltre ogni agenzia stima una forchetta tra un minimo e un massimo ottenibile. Tra il minimo dell'agenzia più "pessimista" e il massimo di quella più "ottimista" c'è uno scarto non trascurabile, quasi del 20%. Quindi, anche volendo prestar fede alle valutazioni delle agenzie, devo scegliere se attenermi a quella più "prudente" o a quella più "avventurosa", per così dire, o a una via di mezzo.
L'agenzia prescelta pubblicherà l'annuncio a 199 considerando il margine di trattativa.
Se poi 199 non attira potenziali acquirenti, dopo qualche mese l'agente modificherà l'annuncio con un prezzo inferiore, più vicino a 190.
Però in quel caso si sarebbe perso qualche mese. Certo, anche vero che potrebbe valer la pena tentare, se poi va bene.
Il prezzo d’incarico dovrebbe essere quello con cui viene pubblicizzata la casa.
Di solito usa tenerlo un poco più alto ( nell’ordine del 4/6 % massimo) rispetto al prezzo di valutazione, cioè la cifra a cui realisticamente si punta, per consentire quel minimo di trattativa che piace tanto agli acquirenti.
199, nel mio esempio, è appunto uno scarso 5% sopra 190.
Ma nulla vieta di stabilire un prezzo non trattabile, cosa che a me è sempre parsa più seria.
Anche a me parrebbe più serio stabilire un prezzo non trattabile, ma tocca adeguarsi alle prassi locali.
All'inizio bisogna sempre provare a fidarsi, sennò uno farebbe da solo.
E' un periodo difficile! Roma e Lazio rischiano la zona arancione, mi è arrivata poco fa la mail da romatoday.it
Certo si poteva scegliere un momento di calma per vendere visto che i prezzi sono ai minimi storici, ma evidentemente se si è deciso di vendere, c'è una ragione più che valida, quindi così sia.
Mi pare però che si stia un po' invertendo la tendenza, almeno secondo l'analisi del mercato di zona che mi è stata consegnata da una delle agenzie che ho consultato. Questo potrebbe essere forse un argomento a favore di non scendere troppo sul prezzo anche a costo di perderci un po' di tempo, perché magari tra qualche mese, andando verso l'estate e l'uscita dall'ondata invernale del virus (speriamo definitiva!) si potrebbe assistere a un rialzo delle quotazioni. Che dite?
Vi ringrazio comunque tutti per i consigli!