Buongiorno, vorrei avere delle informazioni su quali sono orientativamente, le tempistiche per avere la delibera di un mutuo e quali sono le varie tappe sequenziali adottate generalmente dalle banche.
Vi spiego meglio. Stiamo acquistando un appartamento il cui costo è di 350.000 euro per il quale abbiamo già versato 5000 euro alla proposta di acquisto firmata e accettata a metà giugno. Gli accordi con i venditori sono che entro il 15 settembre faremo il preliminare e dovremo versare altre 45.000 euro che perderemmo se la banca respingesse la nostra richiesta di mutuo di 140.000 (da rimborsare in 25 anni) a meno che il parere negativo non sia dovuto a problematiche legate all'immobile.
Nel frattempo io ho scelto la banca (Intesa San paolo) e ho aperto la pratica di richiesta di mutuo il 25 giugno. Ho dato tutta la documentazione richiesta (il mutuo lo richiedo io, pur essendo sposata, perchè per me sarebbe la prima casa e potrei detrarre gli interessi passivi, cosa che non potrebbe fare mio marito, essendo già intestatario di un'altro immobile, in cui viviamo), copia della proposta di acquisto e dell'assegno dato ai venditori, copia delle buste paghe degli ultimi 3 mesi, 730 (che io faccio solo per recuperare le spese sanitarie, non avendo nulla di intestato), dell'atto di provenienza dell'immobile e della documentazione ad esso relativa, certificato contestuale e quant'altro.
Abbiamo aperto il conto presso la filiale come ci è stato caldamente suggerito dal cnsulente e ho accettato di firmare un'assicurazione sulla vita propostami dalla banca. Il tutto perchè, a detta del consulente che tra l'altro è il direttore della filiale, nessuna delle due cose è obbligatoria ma contribuisce ad aumentare il rating.
Tra l'altro il direttore mi aveva garantito che dal punto di vista reddituale non c'erano problemi,, tanto che non aveva nemmeno richiesto la fideiussione di mio marito.
Il 13 luglio il perito incaricato ha visionato l'immobile e mi ha garantito che non c'erano problemi di sorta, che la sua relazione sarebbe stata favorevolissima, che il prezzo dell'immobile è assolutamente congruo al valore dell'immobile e che l'indomani avrebbe spedito la relazione alla sede centrale. Tra l'altro il 10 Agosto il mio notaio ha fatto pervenire alla banca la relazione notarile preliminare, come richiestami dal Direttore. Ora però inizio ad avere l'ansia. la scadenza del 15 si avvicina sempre più e propio ieri il Direttore mi ha detto che non sa ancora nulla di ufficiale, che la pratiche vengono lavorate alla sede centrale di Torino e che però essendoci le ferie di mezzo, tutto procede al rilento ma lui continua a ripetermi di stare tranquilla, che dai controlli effettuati in banca dati e/o al Crif non hanno trovato nulla su di me, che il mio rating è molto buono, che i tempi sono quelli normali di attesa e che tutto procede come deve.
Ma il mio dubbio è: posso fidarmi del fatto che come il direttore dice, dal punto di vista reddituale non ci siano problemi ? Se la banca avesse avuto dei dubbi a tal proposito, avrebbe provveduto a mandare comunque la perizia e a richiedere la relazione del notaio o mi avrebbe contattato prima per cercare altre soluzioni come per esempio far diminuire la rata allungando la durata del mutuo o richiedere la garanzia di mio marito?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che con la loro esperienza vorranno aiutarmi a chiarire questi miei dubbi, cosa che mi permetterebbe di affrontare le settimane che verranno con un pò piu di serentità
Vi spiego meglio. Stiamo acquistando un appartamento il cui costo è di 350.000 euro per il quale abbiamo già versato 5000 euro alla proposta di acquisto firmata e accettata a metà giugno. Gli accordi con i venditori sono che entro il 15 settembre faremo il preliminare e dovremo versare altre 45.000 euro che perderemmo se la banca respingesse la nostra richiesta di mutuo di 140.000 (da rimborsare in 25 anni) a meno che il parere negativo non sia dovuto a problematiche legate all'immobile.
Nel frattempo io ho scelto la banca (Intesa San paolo) e ho aperto la pratica di richiesta di mutuo il 25 giugno. Ho dato tutta la documentazione richiesta (il mutuo lo richiedo io, pur essendo sposata, perchè per me sarebbe la prima casa e potrei detrarre gli interessi passivi, cosa che non potrebbe fare mio marito, essendo già intestatario di un'altro immobile, in cui viviamo), copia della proposta di acquisto e dell'assegno dato ai venditori, copia delle buste paghe degli ultimi 3 mesi, 730 (che io faccio solo per recuperare le spese sanitarie, non avendo nulla di intestato), dell'atto di provenienza dell'immobile e della documentazione ad esso relativa, certificato contestuale e quant'altro.
Abbiamo aperto il conto presso la filiale come ci è stato caldamente suggerito dal cnsulente e ho accettato di firmare un'assicurazione sulla vita propostami dalla banca. Il tutto perchè, a detta del consulente che tra l'altro è il direttore della filiale, nessuna delle due cose è obbligatoria ma contribuisce ad aumentare il rating.
Tra l'altro il direttore mi aveva garantito che dal punto di vista reddituale non c'erano problemi,, tanto che non aveva nemmeno richiesto la fideiussione di mio marito.
Il 13 luglio il perito incaricato ha visionato l'immobile e mi ha garantito che non c'erano problemi di sorta, che la sua relazione sarebbe stata favorevolissima, che il prezzo dell'immobile è assolutamente congruo al valore dell'immobile e che l'indomani avrebbe spedito la relazione alla sede centrale. Tra l'altro il 10 Agosto il mio notaio ha fatto pervenire alla banca la relazione notarile preliminare, come richiestami dal Direttore. Ora però inizio ad avere l'ansia. la scadenza del 15 si avvicina sempre più e propio ieri il Direttore mi ha detto che non sa ancora nulla di ufficiale, che la pratiche vengono lavorate alla sede centrale di Torino e che però essendoci le ferie di mezzo, tutto procede al rilento ma lui continua a ripetermi di stare tranquilla, che dai controlli effettuati in banca dati e/o al Crif non hanno trovato nulla su di me, che il mio rating è molto buono, che i tempi sono quelli normali di attesa e che tutto procede come deve.
Ma il mio dubbio è: posso fidarmi del fatto che come il direttore dice, dal punto di vista reddituale non ci siano problemi ? Se la banca avesse avuto dei dubbi a tal proposito, avrebbe provveduto a mandare comunque la perizia e a richiedere la relazione del notaio o mi avrebbe contattato prima per cercare altre soluzioni come per esempio far diminuire la rata allungando la durata del mutuo o richiedere la garanzia di mio marito?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che con la loro esperienza vorranno aiutarmi a chiarire questi miei dubbi, cosa che mi permetterebbe di affrontare le settimane che verranno con un pò piu di serentità