Lunatu

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Proprietario Casa
Salve,
ho un ex inquilino che ha lasciato l'appartamento che gli avevo affittato il 31 marzo scorso. Per tutti gli anni in cui è stato conduttore si è sempre comportato correttamente ed ha sempre pagato le quote condominiali senza sollevare alcun problema. Ma al momento di andare via si è rifiutato di pagare il conguaglio del 2017 e le ultime quote del riscaldamento di cui ha usufruito, per un totale di ca. € 1750. Egli giustifica questo rifiuto sostenendo che negli anni passati il condominio ha fatto degli errori di calcolo e gli ha addebitato quote esagerate, pertanto l'importo che non vuole pagare andrebbe a parziale risarcimento di quanto avrebbe pagato in eccesso.
Ora vorrei sapere:
1. se può contestare gli anni passati
2. se io ero tenuta ad invitarlo alle riunioni di condominio e se avrei dovuto inviargli i bilanci, oppure se avrei dovuto inviarli solo su sua richiesta, che non ci è mai stata
3. se qualora risultasse che il condominio ha fatto degli errori nel calcolo delle quote sono io che ne devo rispondere o è il condominio stesso.
Grazie mille per il vostro aiuto!
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
2. se io ero tenuta ad invitarlo alle riunioni di condominio
Non tu, ma l'amministratore di condominio.
L’art. 10, primo comma della legge n. 392/1978 recita:
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'appartamento locatogli, nelle delibere dell'assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d'aria.
Il quarto, e ultimo comma di quell'articolo, recita:
Si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni del codice civile sull'assemblea dei condomini.

Ciò premesso, l'art. 1136, comma 6, del codice civile recita:
L'assemblea non può deliberare, se non consta che tutti gli aventi diritto sono
stati regolarmente convocati.
L'art. 66, comma 3, delle disposizioni di attuazione del codice civile recita:
L'avviso di convocazione, contenente specifica indicazione dell'ordine del giorno, deve essere comunicato almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza in prima convocazione, a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o tramite consegna a mano, e deve contenere l'indicazione del luogo e dell'ora della riunione. In caso di omessa, tardiva o incompleta convocazione degli aventi diritto, la deliberazione assembleare è annullabile ai sensi dell'articolo 1137 del codice su istanza dei dissenzienti o assenti perché non ritualmente convocati.

Il codice inoltre prevede l'anagrafica condominiale e l'obbligo per i condomini di dichiarare se la loro unità immobiliare è locata, e in tal caso di comunicare il nome del conduttore, che per i servizi sopra indicati è il solo soggetto che ha diritto di voto.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ora vorrei sapere:
1. se può contestare gli anni passati
2. se io ero tenuta ad invitarlo alle riunioni di condominio e se avrei dovuto inviargli i bilanci, oppure se avrei dovuto inviarli solo su sua richiesta, che non ci è mai stata
3. se qualora risultasse che il condominio ha fatto degli errori nel calcolo delle quote sono io che ne devo rispondere o è il condominio stesso.

1-Si con il limite di 5.
2a- Non era tuo compito ma dell'amministratore a far data dal 2013 (nuove norme condominiali)...ma avrebbe avuto diritto di voto (subentrandoti) solo per questioni di termoregolazione (scelta della temperatura) non potendo nemmeno presenziare su questioni economiche.
2b-I Bilanci sono destinati unicamente ai proprietari. Gli inquilini hanno diritto ad ottenere unicamente estratto delle spese di loro competenza.
3-??? Se il conduttore e in grado di dimostrare che vi sono errori negli addebiti che gli sono stati imputati ha diritto/dovere alla correzzione dello sbilancio a tuo carico mentre tu devi rivalerti sul Condominio. Giocoforza le cose vanno di pari passo.

In ogni caso il conduttore (ne tu verso il Condominio) ha diritto di non pagare di sua iniziativa (si rende moroso) ma dovrà contestare in giudizio qualora non concordiate (tu con il Condominio).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
..ma avrebbe avuto diritto di voto (subentrandoti) solo per questioni di termoregolazione (scelta della temperatura) non potendo nemmeno presenziare su questioni economiche.
Mi sembra una lettura troppo restrittiva: mi sembra abbia pieno titolo anche per la scelta del fornitore di energia, combustibile, e quanto attinente al riscaldamento.

Semmai ho sempre riscontrato una anomalia nella L. 392/78: da all'inquilino solo diritti e pochi doveri; se fosse insolvente lascia al locatore l'onere di saldare il conto.

E di solito i più pretenziosi sono quasi sempre gli inquilini che poi non saldano le spese.
 

Lunatu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Infatti, è quello che succede a me. Oltretutto si rifiuta di saldare il riscaldamento perché sostiene di aver pagato troppo di condominio. Ora a me pare che non si possa mischiare le due gestioni: il riscaldamento è una cosa, il condominio un'altra. Se continua a rifiutare che chance ho di rifarmi su di lui?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
E se non basta arrivi al decreto ingiuntivo. Se poi risulta nullatenente e non ha neppure uno stipendio pignorabile, Criscuolo ti consiglierà un buon colagogo anti travaso di bile
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In sostanza significa fargli causa: e seguire i passi previsti dalla procedura.
Prima dovrai tentare la mediazione (un passaggio diventato obbligatorio, ma che può risolversi in nulla di fatto se le parti non si accordano di fronte ad un legale-mediatore), poi il giudice di pace, poi eventuale appello, ....
 

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