Il comma disciplina
Grazie sincere: confesso di essere sconcertato.
La constatazione che mi provoca è la sensazione che la sintesi concentrata negli articoli di un codice , possano essere potenzialmente equivocati, se non si estende la consultazione alle motivazioni che hanno portato alla stesura.
Ne terrò conto, spero
 
Una domanda: ma quando un testamento olografo viene pubblicato per consentire le disposizioni in esso contenute, il notaio è tenuto a verificare che detto testamento sia stato scritto “a penna” e non si tratti invece di una fotocopia?
Molte grazie…
 
Extra, c'è poco da fare la situazione va vista da vicino e con i documenti davanti e se non ci sono si devono fare le varie mosse, qui potrai avere solo dei suggerimenti o dei pensieri ma senza gli effettivi documenti ecc. cosa possiamo dirti? ore decidi o metti la testa in un sacco e dimentichi o tirala fuori e vai da un avvocato esperto in materia neanche da un avvocato qualunque
 
Una domanda: ma quando un testamento olografo viene pubblicato per consentire le disposizioni in esso contenute, il notaio è tenuto a verificare che detto testamento sia stato scritto “a penna” e non si tratti invece di una fotocopia?
Molte grazie…
Certo.
Per legge il testamento olografo deve essere scritto interamente dal testatore, firmato di suo pugno, e con la data. Art. 602 cc.
Certo una fotocopia non rientra tra i requisiti necessari: serve l’originale.
 
Chiacchia, ho scritto alla grafologa (a dire il vero è una mega e-mail: speriamo sopravviva :fiuu:… ma si è sempre dimostrata assai gentile, perciò mi sono permesso di illustrarle bene la situazione con i dubbi che ho, che non riguardano tanto la grafia del testamento che mi ha inoltrato mia cognata, quanto che possa esserci presente sull’originale lo stesso contenuto di quello che io ho letto, ma con una grafia differente -perché magari lei se n’era conservata una copia di quell’originario testamento…-) che, come riportato precedentemente, mi aveva avvisato che per poter visionare l’originale occorreva prima effettuare il disconoscimento dello stesso intraprendendo quindi un’azione legale contro di lei. Le ho precisato tutti i dubbi che mi portano a sospettare sulla rispondenza del testamento allegato alla dichiarazione di successione e poi le ho chiesto se potevo domandarle la commissione, essendo lei di Roma ed abituata ad avere a che fare con i tribunali, di andare alla Cancelleria del Tribunale e scattare una foto alla “copia” di quel testamento in maniera tale che possa confrontarla con il testamento inviatomi da mia cognata e quanto ciò mi sarebbe eventualmente costato. Lo so, è solo un primo controllo (magari potrebbe essere stato ricopiato a penna in modo professionale, da gente espertissima e solo con un controllo approfondito si potrebbe evincere che magari quella grafia identica a quella di mio fratello non può assolutamente risalire al 2008 ma piuttosto al 2024), ma farlo sull’originale significherebbe inimicarmi mia cognata basandomi solo su forti sospetti, presentimenti e accadimenti che non tornano assolutamente. Essere costretti, obbligati a procedere con un’azione legale contro di lei senza poter possedere prima la granitica certezza delle mie forti perplessità sul suo agire, sul comportamento privo di ogni logica adottato su questo testamento comparso tutto di un tratto (ma a quanto pare questa è la legge italiana 🤷‍♂️),. Le ho domandato pure, dopo averle esposto tutte le mie perplessità, se poteva darmi un suggerimento, o meglio come si sarebbe comportata al mio posto, con da un lato mia cognata che sembra intenzionata a donarmi ancora il garage dopo che mi aveva effettuato un bonifico da 10.000 euro poco a ridosso della scomparsa di mio fratello. Insomma se tenere un atteggiamento da orco sospettando di lei e lanciandole accuse non proprio piacevoli (falsificazione di testamento) in risposta ad un suo comportamento apparentemente splendido verso di me… Non è una decisione facile da prendere, però almeno ora so che l’originale di quella copia di quel testamento di cui ho domandato la fotografia è scritto a penna. È solo una verifica indolore di “primo livello”, non di secondo, ma meglio questa anziché nulla…
 
Ultima modifica:
Non solo: anche che era firmato e datato in originale. E' ciò che fa con i testamenti.
Sì, grazie…e del reato lo aveva scritto anche Franci63, ma onestamente che sia datato e firmato ai fini della sua autenticità me ne faccio ben poco (intendo dire: queste sue caratteristiche, sia pure giustamente imprescindibili, non mi tutelano da un eventuale testamento fotocopiato). Invece sapere che la “copia” che si può consultare alla cancelleria del tribunale, come saggiamente mi aveva informato Nemesis nel suo post n. 41 tirando in ballo l’articolo 622 del Codice Civile, è in pratica una fotografia di quello scritto… ✍️, “a penna”, allontana almeno l’idea che posa essere stata consegnata una fotocopia al notaio. Ciò che è stato consegnato al notaio è stato compilato a penna, che poi possa essere al 100% la grafia di mio fratello del 2008, quello avrebbe bisogno di ulteriori ed approfonditi esami che purtroppo si possono svolgere solo intraprendendo prima un’azione legake contro mia cognata disconoscendo il testamento da lei consegnato…
 
la grafia di mio fratello quello avrebbe bisogno di ulteriori ed approfonditi esami che purtroppo si possono svolgere solo intraprendendo prima un’azione legake
Prelevando la copia depositata e pubblicata, puoi far fare la analisi grafologica e verificare se il testo sia il medesimo in tuo possesso, prima di iniziare qualsiasi azione legale.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Indietro
Top