Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Insomma, conta il numero dei versamenti (metodo retributivo) oppure l'entità degli stessi (metodo contributivo)? Grazie.

Un misto.
Prima per tutti contava l'ultima "retribuzione"...per certi sarà appunto un "minestrone"...per gli "aspiranti futuri" sarà contributivo...dopo sarà nemmeno quello.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Permettimi di dubitare di simile affermazione...quanti 15enni possano aver iniziato l'attività lavorativa direttamente come lavoratori autonomi si da poter avere 40 anni di contributi alla "tenera età" di 55...è una cosa che dovresti spiegare.

Ammesso e non concesso nee sistano ...peccheresti comunque nei termini numerici "parecchi"!!!

Viceversa posso "garantirti" che esistono tanti "pensionati" con meno di 55 anni con anzianità retributiva di oltre 40...solo che ne hanno "lavorato" (versato) per meno di 35: ex militari ..,.che ogni 5 anni di lavoro ne maturavano 6 ai fini pensionistici...(taluni persino 4 ogni 3 effettivi).
Parecchi quattordicenni, nati negli anni 50, hanno iniziato come apprendisti appena finite le medie, per poi aver aperto la p.IVA dopo il servizio militare.....naturalmente nel conteggio dei contributi rientrano anche gli anni di apprendistato.
Altri hanno contributi da artigiani già a 15 anni avendo fatto parte di una impresa familiare.
....Per quanto riguarda il "parecchi" lo so per certo, avendo procurato loro l'estratto conto INPS e avendo inoltrato loro la domanda di pensione (e attualmente scaricando loro la CU annuale per la dichiarazione dei redditi).....
Per quanto riguarda il discorso degli ex militari ti do pienamente ragione: un carabiniere del 65 (quasi mio coetaneo) è appena andato in pensione....sigh....
 
Ultima modifica:

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Parecchi quattordicenni, nati negli anni 50, hanno iniziato come apprendisti appena finite le medie, per poi aver aperto la p.IVA dopo il servizio militare.....naturalmente nel conteggio dei contributi rientrano anche gli anni di apprendistato.
Altri hanno contributi da artigiani già a 15 anni avendo fatto parte di una impresa familiare.
....Per quanto riguarda il "parecchi" lo so per certo, avendo procurato loro l'estratto conto INPS e avendo inoltrato loro la domanda di pensione (e attualmente scaricando loro la CU annuale per la dichiarazione dei redditi).....
Per quanto riguarda il discorso degli ex militari ti do pienamente ragione: un carabiniere del 65 (quasi mio coetaneo) è appena andato in pensione....sigh....
Sono d'accordo e ricordo ancora le pensioni baby...qpq.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
naturalmente nel conteggio dei contributi rientrano anche gli anni di apprendistato.
Altri hanno contributi da artigiani già a 15 anni avendo fatto parte di una impresa familiare.

Tu hai una visione parziale...più che ovvio da te vengano quanti già presumono di avere le carte in regola per ottenre una pensione...o forse perchè in zona "felice".

Per ognuno di 15enni di cui parli, regolarizzati come apprendisti o con contributi versati , ne trovi 10 a cui mai è stata regolarizzata la posizione...oppure con "marchette" mancanti (e se te lo dico parlo per esperienza)...quanto all'aver fatto parte di imprese famigliari...ancor più sono quanti lavoravano senza essere nemmeno stati registrati (e ho diversi amici in tal situazione).

Quel che fa più rabbia...è che alla fine della fiera per buona parte si andrà in pensione ben oltre i 40 anni di versamenti ...e con importi poco diversi da quanto si sarebbe ottenuto con la pensione "sociale".
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ragiona come l'INPS e l'ISTAT messe insieme. Se un uomo pensionato baby ha 80 anni e d'altronde la speranza di vita di un uomo è 80 anni...una pensione baby sta per venire sostituita da una pensione di reversibilità a favore della consorte ipoteticamente coetanea, che ha una speranza di vita di 85 anni.
 
O

Ollj

Ospite
Pensioni "baby".
Governo Rumor 1973.
Dipendenti pubblici (no usuranti :sorrisone:)
- 14 anni, sei mesi e un giorno, donne sposate e con figli.
- 20 anni per tutti gli altri statali.
- 25 anni per i dipendenti degli enti locali.
Stima annuale di spesa tra i 7 e gli 8 miliardi di Euro.
400 mila le persone interessate.
Solo nel 1992 furono cancellate... ed in modo solo progressivo :disappunto::disappunto: infatti mantennero il diritto tutti coloro che, all'entrata in vigore della legge, avessero superato il limite dei 15 anni di servizio (se donne con figli), o dei 20 anni (tutti gli altri), e quei dipendenti degli enti locali che hanno già superato 20 anni di servizio (se donne con figli) o i 25 (tutti gli altri); gli altri mantennero ancora un privilegio; solo dopo il 2002 si iniziò, per tutti, ad andare in pensione con 35 anni di servizio

Quindi nel 1973, un impiegato pubblico appena assunto con età di 23 anni:
- se donna con figli, andò in pensione a 37 anni
- se altro statale, andò in pensione a 43 anni
- se altro dipendente pubblico, andò in pensione a 48 anni.
Per tutti: ora hanno solo 66 anni e hai voglia nel dire che:
Le pensioni baby stanno scomparendo - dando in alcuni casi vita alle pensioni di reversibilità - causa età dei titolari, prossima all'aspettativa di vita!
:^^::^^:
 

fiorio

Membro Junior
Proprietario Casa
Allora teniamo duro e non ci resta che attendere che passino tutti a miglior vita :sorrisone:oppure uccidiamoli tutti o procediamo a decimazione (sperando che non abbiano sposato persone assai più giovani e sanissime beneficiarie di reversibilità). Tanto la donna del primo esempio ha solo 66 anni, è vero, ma quello del secondo già 71, quello del terzo 77, quanto dureranno mai!? e magari forza dai che ci siamo quasi. (vedo qualcuno che fa gli scongiuri)
Si ristabiliranno allora le finanze dello stato e gli equilibri? :occhi_al_cielo:
 

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