Franci63

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Io ho capito che in caso il nudo proprietario, divenuto pieno, NON resti silente, la titolarità passa immediatamente. Il possibile allungo alla prima scadenza utile del contratto ci sarebbero in caso non si "rivendichi" l'immobile. Quindi la postante continuerebbe nel contratto esistente come locatore godendo dei frutti.
E' così infatti; ma mi pare che la postante sia preoccupata all'idea di un inquilino, anche se fosse lei a goderne i frutti.
Quindi valuterà cosa fare, ora che ha le info necessarie.
 

Gio48

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L'usufruttuaria potrebbe anche rinunciare all' usufrutto se il problema sono solo le spese
In realtà ho capito che lo stato PRETENDE che noi paghiamo il famoso 10% perché su quello prende le tasse! e questo è da registrarsi nell'atto di "rinuncia" all'usufrutto.
Non dovresti spendere altro, per acquistare l'usufrutto.
Valuta bene, poi potresti provare a trattare con chi potrà decidere per conto della signora.
Il 10 % non è una cifra "obbligatoria" , può essere soggetta a trattativa.
cosa vuoi dire quando scrivi che "non è una cifra obbligatoria?" il notaio della nipote disse che lo era!
 

Franci63

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cosa vuoi dire quando scrivi che "non è una cifra obbligatoria?" il notaio della nipote disse che lo era!
Intendo dire che nessuno obbliga a vendere a 100, una cosa che vale 100.
La si può anche vendere a 50, o a 200. Basta che le parti siano d'accordo.
Poi se serve un'autorizzazione perché la signora è incapace di intendere e volere, è un altro discorso.
 

basty

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e questo è da registrarsi nell'atto di "rinuncia" all'usufrutto.
Sono due pratiche diverse: una è la vendita/cessione dell'usufrutto (leggi quel 10% )
l'altra è la rinuncia volontaria, in genere senza compenso credo.
Presumo che i due atti siano diversi:0
il primo a carico dell'acquirente
il secondo teoricamente a carico del rinunciante.
 

Gio48

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L'usufruttuaria potrebbe anche rinunciare all' usufrutto se il problema sono solo le spese
Purtroppo l'usufruttuaria sembra che per legge non possa rinunciare Cioè può rinunciare se io le do il 10% del valore commerciale che l'Agenzia delle Entrate ritiene giusto
o, se il contratto fosse di 4+4, fino ad un massimo di 5 anni dalla morte dell'usufruttuaria.
ma sarei obbligata a fare il rinnovo anche se l'usufruttuaria morisse prima del rinnovo?
 

Gio48

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Sono due pratiche diverse: una è la vendita/cessione dell'usufrutto (leggi quel 10% )
l'altra è la rinuncia volontaria, in genere senza compenso credo.
Presumo che i due atti siano diversi:0
il primo a carico dell'acquirente
il secondo teoricamente a carico del rinunciante.
Qualcuno sa se questa pratica sia possibile e a norma di quale articolo di legge?
 

Gio48

Membro Attivo
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( gio48 )perche' non fai tu il contratto di affitto. fino alla dipartita della signora.
cosi puoi fari tutti li interventi che vuoi.
Ci abbiamo pensato ma purtroppo la casa era abbandonata da qualche anno ha gli impianti non a norma è molto grande e parzialmente arredata con mobili di altri tempi che non sono molto fruibili da persone giovani e anche per gli studenti dovrei comunque acquistare parecchie cose
 

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