msteve9000

Membro Junior
Conduttore
Magari non sei "simpatico" ...e non hai nemmeno la "predisposizione genetica" ...perché qualche riccone ti piazzi in qualche appartamento.

Onore al tuo senso "fiscale"...ma non si capisce la finalità che ti ha spinto ad aprire questa discussione.

Cosa dire,io le persone che si sono dovute trasferire dalla propria città per motivi di studio o lavoro hanno pagato generalmente un affitto. Non sapevo che si potesse a pagare a fine mese anche con la "simpatia" o con i "sorrisi". Immagino quindi tu non abbia tirato fuori un euro, buon per te!
A parte gli scherzi, il mio non è semplicemente "senso fiscale", senza contratto il proprietario può buttarti fuori di casa e te non hai nessuna tutela, credo non ci sia bisogno di aprire una parentesi sull'argomento...
Volevo semplicemente capire se il proprietario può decidere arbitrariamente di far entrare chiunque sia di suo gradimento (perchè, concediamogli il beneficio del dubbio, lo ritiene "simpatico" e non vuole nulla in cambio oppure, molto più realisticamente, intende arrotondare e non se se la sente di formulare un nuovo contratto che rispecchia la situazione) senza formalizzare per iscritto la cosa e come tutelarmi se questa persona si comporta in maniera poco civile con gli altri inquilini. Ero pertanto interessato a capire se la posizione del subaffitario deve essere regolata all'anagrafe o all'agenzia delle entrate. Poniamo il caso estremo in cui io volessi chiudere il portone dell'appartamento con una serratura che può essere aperta solo dall'interno e decida di non far entrare nessuno a parte il proprietario, che ovviamente ne ha il diritto. Il subaffitario (in regola?) potrebbe chiamare la polizia e chiedere di entrare nell'appartamento? a che titolo giustificherebbe la sua presenza nell'appartamento? Sono a conoscenza invece che essendo io un inquilino con contratto regolare, potrei rivolgermi alla polizia nel caso il proprietario non volesse farmi entrare dimostrando di aver un contratto regolare di locazione della stanza dell'appartamento.
Ho fatto questo esempio estremo per capire come si ragiona in termini di legge e diritto, tutto qui!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
la posizione dell'ospite va regolata, anche se italiano, con una dichiarazione in questura di ospitalità

La norma di riferimento è la legge 18/05/1978, n. 191

Leggi la spiegazione nel sito della Polizia di Stato:
Cessione di fabbricato | Polizia di Stato

In pratica: se l'ospite è un cittadino italiano o UE la comunicazione cessione fabbricato è assorbita dal contratto di locazione o di comodato registrato all'Agenzia delle Entrate.
Se il contratto non è registrato (non soggetto all'obbligo di registrazione in quanto di durata inferiore a 30 giorni) oppure non esiste contratto scritto (comodato verbale, come pare sia il caso di cui hai parlato) la presenza dell'ospite che si protrae per più di 30 giorni deve essere comunicata.

Se l'ospite è un cittadino extraUE o apolide, la comunicazione è sempre obbligatoria.

Per approfondire ti consiglierei di rivolgerti all'Autorità di Pubblica Sicurezza del Comune dove si trova la vostra abitazione.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
come tutelarmi se questa persona si comporta in maniera poco civile con gli altri inquilini.

Puoi rivolgerti al tuo locatore esponendo il problema, magari facendogli scrivere da un avvocato (i Sindacati degli inquilini tipo il Sunia forniscono anche assistenza legale).
Però devi supportare le tue rimostranze con delle prove.

Se capitano risse, litigi violenti o fatti gravi puoi presentare un esposto all'Autorità di Pubblica Sicurezza competente in quella zona.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Poniamo il caso estremo in cui io volessi chiudere il portone dell'appartamento con una serratura che può essere aperta solo dall'interno e decida di non far entrare nessuno a parte il proprietario,
Saresti obbligato a fornire copia della chiave a qualsiasi coinquilino.
Tu hai "l'esclusiva" solo della camera specifica della quale puoi sostituire vla serratura/chiave ...ma non applicare ulteriori chiavistelli senza il permesso del proprietario.


Il subaffitario (in regola?) potrebbe chiamare la polizia e chiedere di entrare nell'appartamento? a che titolo giustificherebbe la sua presenza nell'appartamento?
Ovvio che si...lo farà direttamente o per tramite del suo "concedente uso".
E tu potresti beccarti una denuncia supportata dalle prove di un "intervento".
 

msteve9000

Membro Junior
Conduttore
Ovvio che si...lo farà direttamente o per tramite del suo "concedente uso".
E tu potresti beccarti una denuncia supportata dalle prove di un "intervento".
[/QUOTE]

io potrei sostenere la tesi che chiudo il chiavistello per motivi di sicurezza personale (maggiore protezione da furti etc..), non conosco chi sia l'altra persona e rivolgermi alle forze dell'ordine per capire se tale persona abbia il diritto ad entrare o meno nell'appartamento. Inoltre loro hanno gli strumenti per fare le opportune verifiche sulla regolarità o meno del rapporto tra subaffitario e proprietario.
Per questo motivo credo sia cmq importante sempre formalizzare la posizione degli inquilini, altrimenti si possono creare situazioni equivoche.
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
capisco il fastidio, tuttavia temo che fin quando è il proprietario a dare una copia delle chiavi a un'altra persona, non puoi far nulla a parte chiedere regole che ti garantiscano il pieno godimento, in sicurezza, di quanto hai affittato
secondo me faresti bene a parlare chiaramente col proprietario, esternando tutti i punti critici, e se nulla cambia a valutare di cambiare appartamento
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
credo sia cmq importante sempre formalizzare la posizione degli inquilini, altrimenti si possono creare situazioni equivoche.

Questo è corretto, ma per evitare o prevenire situazioni equivoche secondo me dovresti agire per gradi.

Prima confrontati col locatore chiedendogli un incontro, o tramite mail.

Se non ottieni risposte o comunque soddisfazione fagli scrivere da un avvocato una lettera formale.
Nella quale precisi che:
In quanto conduttore di una camera dell'appartamento ubicato in...via...n° civico...in forza del contratto di locazione parziale stipulato il...registrato presso l'Agenzia delle Entrate di...al n°...in data....dovendo condividere l'uso di bagno, cucina e aree comuni dell'unità immobiliare, desideri essere rassicurato circa l'identità degli attuali occupanti e loro regolare detenzione dell'immobile. In mancanza, procederai alle opportune verifiche presso gli Enti ed Autorità competenti.

In base alla reazione del proprietario decidi se e come proseguire nella tua strategia.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
dovendo condividere l'uso di bagno, cucina e aree comuni dell'unità immobiliare, desideri essere rassicurato circa l'identità degli attuali occupanti e loro regolare detenzione dell'immobile. In mancanza,...
...in mancanza, considerati i rischi del Covid-19 e potenziali varianti, potrebbe essere costretto a chiamare urgentemente un "collega" del cocchiere Pedro, come fece il Governatore spagnolo di MIlano, durante la peste del 1630. "Memento homo..
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Questo è corretto, ma per evitare o prevenire situazioni equivoche secondo me dovresti agire per gradi.
Prima confrontati col locatore chiedendogli un incontro, o tramite mail.
Se non ottieni risposte o comunque soddisfazione fagli scrivere da un avvocato una lettera formale.
Nella quale precisi che:
In quanto conduttore di una camera dell'appartamento ubicato in...via...n° civico...in forza del contratto di locazione parziale stipulato il...registrato presso l'Agenzia delle Entrate di...al n°...in data....dovendo condividere l'uso di bagno, cucina e aree comuni dell'unità immobiliare, desideri essere rassicurato circa l'identità degli attuali occupanti e loro regolare detenzione dell'immobile. In mancanza, procederai alle opportune verifiche presso gli Enti ed Autorità competenti.
In base alla reazione del proprietario decidi se e come proseguire nella tua strategia.

Condivido il suggerimento di @uva e aggiungo un'altra opzione. Se c'è questo viavai di persone sconosciute - a volte anche moleste - nell'appartamento perché non entri nell'ordine di idee di cercarti un'altra sistemazione condivisa ma più appropriata ? Non credo che quella sia l'unica camera in affitto a Bologna.
Il fatto di "denunciare" in qualche modo il comportamento del locatore alle autorità non credo che ti porterebbe ad avere con lui un rapporto più franco e sereno. Anzi, dovresti aspettarti dispetti e ritorsioni.
Debbo poi fare una precisazione. Nel rapporto tra locatore e conduttore il più tutelato dalla Legge è senz'altro quest'ultimo, anche se non esiste un contratto di locazione scritto ma vi sono le prove che questi corrisponde un canone o un qualsiasi altro corrispettivo.
Quindi non è vero che il locatore può cacciare via l'inquilino quando vuole se non c'è un contratto. Basta che vi sia la prova che l'inquilino paga per abitare lì e qualsiasi giudice, al quale l'inquilino può ricorrere, può decretare che esiste una locazione di fatto alla quale far riferimento per tutta la casistica di durata, di rilascio dei locali ecc.
Su questo forum se ne è discusso a lungo in passato.
 

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