carlo84

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Il condominio in cui abito ha ceduto da alcuni anni in locazione 4+4 l'appartamento ex portiere a due giovani sposi che ora si sono legalmente separati. La donna, che aveva sottoscritto il contratto, ha recentemente chiesto con raccomandata la sua risoluzione ed ha lasciato l'abitazione. Il marito, che invece, non si è trasferito e continua ad occuparla, contesta la procedura adottata dalla ex consorte e chiede di proseguire nella conduzione alle stesse condizioni e non intende stipulare un nuovo contratto nè accetta l'aumento del canone. Cosa fare? Ha ragione l'amministratore che vuole che si stipuli un nuovo contratto con ritocco del canone o l'inquilino? Grazie
 

maidealista

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Dalla Legge 392/78 :
Art.6. (Successione nel contratto). In caso di morte del conduttore, gli succedono nel contratto il coniuge, gli eredi ed i parenti ed affini con lui abitualmente conviventi *In caso di separazione giudiziale, di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili dello stesso, nel contratto di locazione succede al conduttore l'altro coniuge, se il diritto di abitare nella casa familiare sia stato attribuito dal giudice a quest'ultimo. In caso di separazione consensuale o di nullità matrimoniale al conduttore succede l'altro coniuge se tra i due si sia così con venuto.
http://www.sunia.it/salerno/legge392.htm
 

carlo84

Nuovo Iscritto
....In caso di separazione consensuale o di nullità matrimoniale al conduttore succede l'altro coniuge se tra i due si sia così con venuto Non avendo il giudice nulla disposto e avendo quindi la consorte inviata raccomandata per la risoluzione del contratto, come intendersi la posizione dell'ex marito? Grazie
A
 

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