quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Avremmo avuto molto piacere di rileggere una riflessione di Sergio G., essendo rimasto in silenzio per un bel pò di tempo. Qualunque cosa avesse voluto scrivere,
Auguri sentitissimi e perseveranza coraggiosa. Quiproquo.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Avremmo avuto molto piacere di rileggere una riflessione di Sergio G., essendo rimasto in silenzio per un bel pò di tempo. Qualunque cosa avesse voluto scrivere,
Auguri sentitissimi e perseveranza coraggiosa. Quiproquo.
da semplice ragioniere di Vercelli posso solo dire che la posizione di Ollj è quella più vicina al mio modo di pensare,. Vent'anni fa avrei manifestato la stessa sua durezza Ora a 76 anni sono contento di aver realizzato l'obbiettivo della nota preghiera ""Signore dammi la forza di cambiare le cose che possono essere cambiate ,dammi la forza di accettare le cose che non possono essere cambiate, ed infine dammi la capacità di riconoscere le prime dalle seconde"

Le varie leggi che già esistono, se applicate coprono. tutti i casi che si possono presentare.
Il fatto è che c'è una mala fede di fondo che inquina tutto. Mi spiego:
Una banca non può liberamente vendere il proprio titolo per l'evidente confllitto di interessi.Ma questo l'investitore non lo sa e dato che gli hanno riempito la testa che "piccolo è bello" e che la banca che gli sta di fronte è rappresentata dalla istituzione dove anche i suoi nonni tenevano i quattrini e per di più, magari , ci lavora un vecchio compagno di scuola è comprensibile che si lasci abbindolare
anche,perchè "lui può contare su di un consigliere privilegiato che gli evita la seccatura di andarsi a documentare .

Mi ha sempre stupito che la stessa persona che rompe le scatole a tutti prima di decidersi a cambiare l'auto , sia quella che si "beve" tutto quello che gli somministra il banchiere o il bancario di turno. Timor revelentiaris ( si dice così?)
In parte è così. Ma c'è anche un altro tipo di cliente. Ve ne descrivo uno
Professionista affermato, proprietario di un a ventina d appartamenti a Roma e i altrettanti nx bona liquidità. Un giorno,anni fa mi dice:Senti Sergio , sono andato in b anca, non quella dove lavori tu ma alla mia per reclamare che mi stanno dando una miseria per il rendimento dei titoli che ho da loro,sono poi an dato alla banca XYZ che ni ha offerto bonds argentini al 14%.Se mi fai avere ' un'offerta dalla tua banca dello stesso tenore io mi sposto da voi "
Da noi però dovrai firmare che sei cosciente di perdere ll capitale e che sei assistito da un tuo consigliere finanziario ( questa è la prassi n Granbretagna Stati Uniti ecc).
Poi c'è il cliente rappresentato dal o dalla pensionata che abituata ad arrotondare la propria pensione investendo i risparmi di una vita con i Bot quando questi pagavano buoni rendimenti,c he si mette nelle mani del bancario/banchiere al quale hanno dato un target e che per restare in sella venderebbe la qualunque.
TUTTO EMERGE FACILMENTE DURA NTE UNA SEMPLICE ISPEZIONE.

ma se la testa della banca se ne guarda bene e se la Consob e la
Banca d'Italia fanno solo interventi formali per non disturbare il manovratore di turno c'è poco da sperare
 

quiproquo

Membro Senior
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da semplice ragioniere di Vercelli posso solo dire che la posizione di Ollj è quella più vicina al mio modo di pensare,. Vent'anni fa avrei manifestato la stessa sua durezza Ora a 76 anni sono contento di aver realizzato l'obbiettivo della nota preghiera ""Signore dammi la forza di cambiare le cose che possono essere cambiate ,dammi la forza di accettare le cose che non possono essere cambiate, ed infine dammi la capacità di riconoscere le prime dalle seconde"

Le varie leggi che già esistono, se applicate coprono. tutti i casi che si possono presentare.
Il fatto è che c'è una mala fede di fondo che inquina tutto. Mi spiego:
Una banca non può liberamente vendere il proprio titolo per l'evidente confllitto di interessi.Ma questo l'investitore non lo sa e dato che gli hanno riempito la testa che "piccolo è bello" e che la banca che gli sta di fronte è rappresentata dalla istituzione dove anche i suoi nonni tenevano i quattrini e per di più, magari , ci lavora un vecchio compagno di scuola è comprensibile che si lasci abbindolare
anche,perchè "lui può contare su di un consigliere privilegiato che gli evita la seccatura di andarsi a documentare .

Mi ha sempre stupito che la stessa persona che rompe le scatole a tutti prima di decidersi a cambiare l'auto , sia quella che si "beve" tutto quello che gli somministra il banchiere o il bancario di turno. Timor revelentiaris ( si dice così?)
In parte è così. Ma c'è anche un altro tipo di cliente. Ve ne descrivo uno
Professionista affermato, proprietario di un a ventina d appartamenti a Roma e i altrettanti nx bona liquidità. Un giorno,anni fa mi dice:Senti Sergio , sono andato in b anca, non quella dove lavori tu ma alla mia per reclamare che mi stanno dando una miseria per il rendimento dei titoli che ho da loro,sono poi an dato alla banca XYZ che ni ha offerto bonds argentini al 14%.Se mi fai avere ' un'offerta dalla tua banca dello stesso tenore io mi sposto da voi "
Da noi però dovrai firmare che sei cosciente di perdere ll capitale e che sei assistito da un tuo consigliere finanziario ( questa è la prassi n Granbretagna Stati Uniti ecc).
Poi c'è il cliente rappresentato dal o dalla pensionata che abituata ad arrotondare la propria pensione investendo i risparmi di una vita con i Bot quando questi pagavano buoni rendimenti,c he si mette nelle mani del bancario/banchiere al quale hanno dato un target e che per restare in sella venderebbe la qualunque.
TUTTO EMERGE FACILMENTE DURA NTE UNA SEMPLICE ISPEZIONE.

ma se la testa della banca se ne guarda bene e se la Consob e la
Banca d'Italia fanno solo interventi formali per non disturbare il manovratore di turno c'è poco da sperare
Vedi Sergio ognuno di noi si forma la propria opinione quasi sempre sul proprio vissuto e su quella di terzi più o meno a lui vicini ...Tu comprenderai meglio di me
la inevitabilità della contropposizione in caso di confronti, per cui la tua opinione
rispettabilissima e molto interessante vale quella di altri fra cui la mia. Io ho postato il mio vissuto che rientra tipicamente nel famoso refrain " Il Parco buoi"
che è il substrato consolidato nei corridoi bancari e non solo quelli. Gli esempi che tu hai postato non scalfiscono che di poco quella realtà...Che ci siano cittadini con
un grande risparmio accumulato con un reddito adeguato (a vita...) e che inevitabilmente sono o saranno portati ad un investimento più redditizio e che in qualche modo diventano anche più conoscitori di tutta la materia nessuno lo mette in dubbio...come nè tu, nè altri esperti propisti potete mettere in dubbio
il substrato da macello di cui sopra. Alla fine è sempre questione di numeri: quanti sono i miei "buoi" e quanti sono i tuoi "ricconi" ...Impossibile
quantificarlo e quindi ci ritiriamo nelle rispettive arie...la tua ovattata da transazioni milionarie..la mia molto, ma molto più modesta, accompagnata
dai muggiti e dalle bastonate dei vaccari...pardon... dei bancari.
Sergio ti ringrazio molto
per il tuo intervento. E' sempre un piacere leggere le tue riflessioni anche se in parziale
disaccordo con quelle di Quiproquo. Cordialissimi saluti e tanti auguri.
 
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moralista

Membro Senior
Professionista
Che ci sia stato dell'avidità del guadagno facile non c'è dubbio, ma la professionalità dove la mettiamo? di chi sia la colpa non vi è dubbio, ma anche che non ci sia stato correo nell'avidità non vi è dubbio, ora ognuno si gratti i propri guai e non pretendano dal popolino di rientrare delle loro perdite, e la smettano di lamentarsi, se guadagnavano nell'investimento cosa avrebbero fatto é, quanto sono stato BRAVO????
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Caro quiproquo a volte mi sembra che travisi quello che ti si dice per fare "passare" la tua teoria.
Cosa vuoi dire con la frase " ci ritiriamo nelle rispettive aree la tua ovattata da transazioni milionarie".

A me sembra di aver usato degli esempi pertinenti .
Quanto al commento di moralista penso che occorra fare un approfondimento che proveeò a fare io sperando di riuscirci.
Anzitutto occorre sottolineare che le b anche popolari sono coperative con quello che
ne consegue e cioè voto capitario cioè u na testa un voto anche se uno ne acquista di più. Inoltre per acquistare 'azione che da diritto al voto occorre essere presentati da
un socio.
Lo scopo di una banca coperativa è quella di assistere l'economia locale.
L'area finanziaria , fino alla deregulation, quasi non esisteva e era un dovere fungere da consigliere per problemi delle piccole aziende e dei privati cittadini.
Anche la gestione dei fidi era concettualmente parlando,diversa.
Un esempio:quando lavoravo a Biella al Banco di Roma nel 1961 ero stato messo a fare azione di sviluppo approfittando del fatto che mio padre venne incaricato di defascistizzare il vercellese ls valsesia ed il biellese e disarmare i partigiani.Con il cognome che si ritrovava non poevano scegliere di meglo.Lui era quello che assegnava le liicenze .
Il banco di Roma arrancava ultimo fra le banche che erano a Biella e contavano su di me per acquisire nuovi clienti
Un giorno visito un idustriale che era stato reinstallato da mio padre nei suoi
diritti.Mi accoglie con calore.Si complimenta con me per essere entrato in banca aggiungendo che se gli facevo arrivare una proposta interessante avrebbe depositato
una b ella cifra per farmi fare una bella figura.La conversazione si svolgeva in italiano , mi chiede in quale banca lavoravo glielo dico,lui si rabbuia in volto e in dialetto mi dice "amdispias ma a cui bastard ad Ruma ai dag nen i meisold
che tradotto vuol dire Mi dispiace ma quei bastardi di Roma non do i miei soldi
Anni prima godeva di un affidamento che gli venne revocato in 48 ore quando
scoppiò un incendio in una delle sue fabbriche, contemporaneamente l'amministratore della popolare lo chiamava per dirgli che gli aumentava il fido se ne avesse avuto bisogno perchè lo conosceva da anni e lo stimava onesto
e lavoratore.
So che non è più così perchè i marpioni sono dappertutto. Però se tu per decenni
hai a che fare con un certo tipo di banchieri che non avevano bisogno delle normative di Basilea e non eran dei fighetti tutto Bocconi e derivati è naturale che tu contini a considerarli fratelli maggiori che mettono a disposizione la loro esperienza.
Detto questo tutti hanno la loro parte di responsabilità ma le colpe sono di chi dirige disonestamente e di chi non vigila, c'è poco da fare
 

quiproquo

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Caro quiproquo a volte mi sembra che travisi quello che ti si dice per fare "passare" la tua teoria.
Cosa vuoi dire con la frase " ci ritiriamo nelle rispettive aree la tua ovattata da transazioni milionarie".

A me sembra di aver usato degli esempi pertinenti .
Quanto al commento di moralista penso che occorra fare un approfondimento che proveeò a fare io sperando di riuscirci.
Anzitutto occorre sottolineare che le b anche popolari sono coperative con quello che
ne consegue e cioè voto capitario cioè u na testa un voto anche se uno ne acquista di più. Inoltre per acquistare 'azione che da diritto al voto occorre essere presentati da
un socio.
Lo scopo di una banca coperativa è quella di assistere l'economia locale.
L'area finanziaria , fino alla deregulation, quasi non esisteva e era un dovere fungere da consigliere per problemi delle piccole aziende e dei privati cittadini.
Anche la gestione dei fidi era concettualmente parlando,diversa.
Un esempio:quando lavoravo a Biella al Banco di Roma nel 1961 ero stato messo a fare azione di sviluppo approfittando del fatto che mio padre venne incaricato di defascistizzare il vercellese ls valsesia ed il biellese e disarmare i partigiani.Con il cognome che si ritrovava non poevano scegliere di meglo.Lui era quello che assegnava le liicenze .
Il banco di Roma arrancava ultimo fra le banche che erano a Biella e contavano su di me per acquisire nuovi clienti
Un giorno visito un idustriale che era stato reinstallato da mio padre nei suoi
diritti.Mi accoglie con calore.Si complimenta con me per essere entrato in banca aggiungendo che se gli facevo arrivare una proposta interessante avrebbe depositato
una b ella cifra per farmi fare una bella figura.La conversazione si svolgeva in italiano , mi chiede in quale banca lavoravo glielo dico,lui si rabbuia in volto e in dialetto mi dice "amdispias ma a cui bastard ad Ruma ai dag nen i meisold
che tradotto vuol dire Mi dispiace ma quei bastardi di Roma non do i miei soldi
Anni prima godeva di un affidamento che gli venne revocato in 48 ore quando
scoppiò un incendio in una delle sue fabbriche, contemporaneamente l'amministratore della popolare lo chiamava per dirgli che gli aumentava il fido se ne avesse avuto bisogno perchè lo conosceva da anni e lo stimava onesto
e lavoratore.
So che non è più così perchè i marpioni sono dappertutto. Però se tu per decenni
hai a che fare con un certo tipo di banchieri che non avevano bisogno delle normative di Basilea e non eran dei fighetti tutto Bocconi e derivati è naturale che tu contini a considerarli fratelli maggiori che mettono a disposizione la loro esperienza.
Detto questo tutti hanno la loro parte di responsabilità ma le colpe sono di chi dirige disonestamente e di chi non vigila, c'è poco da fare

Caro quiproquo a volte mi sembra che travisi quello che ti si dice per fare "passare" la tua teoria.
Cosa vuoi dire con la frase " ci ritiriamo nelle rispettive aree la tua ovattata da transazioni milionarie".

A me sembra di aver usato degli esempi pertinenti .
Quanto al commento di moralista penso che occorra fare un approfondimento che proveeò a fare io sperando di riuscirci.
Anzitutto occorre sottolineare che le b anche popolari sono coperative con quello che
ne consegue e cioè voto capitario cioè u na testa un voto anche se uno ne acquista di più. Inoltre per acquistare 'azione che da diritto al voto occorre essere presentati da
un socio.
Lo scopo di una banca coperativa è quella di assistere l'economia locale.
L'area finanziaria , fino alla deregulation, quasi non esisteva e era un dovere fungere da consigliere per problemi delle piccole aziende e dei privati cittadini.
Anche la gestione dei fidi era concettualmente parlando,diversa.
Un esempio:quando lavoravo a Biella al Banco di Roma nel 1961 ero stato messo a fare azione di sviluppo approfittando del fatto che mio padre venne incaricato di defascistizzare il vercellese ls valsesia ed il biellese e disarmare i partigiani.Con il cognome che si ritrovava non poevano scegliere di meglo.Lui era quello che assegnava le liicenze .
Il banco di Roma arrancava ultimo fra le banche che erano a Biella e contavano su di me per acquisire nuovi clienti
Un giorno visito un idustriale che era stato reinstallato da mio padre nei suoi
diritti.Mi accoglie con calore.Si complimenta con me per essere entrato in banca aggiungendo che se gli facevo arrivare una proposta interessante avrebbe depositato
una b ella cifra per farmi fare una bella figura.La conversazione si svolgeva in italiano , mi chiede in quale banca lavoravo glielo dico,lui si rabbuia in volto e in dialetto mi dice "amdispias ma a cui bastard ad Ruma ai dag nen i meisold
che tradotto vuol dire Mi dispiace ma quei bastardi di Roma non do i miei soldi
Anni prima godeva di un affidamento che gli venne revocato in 48 ore quando
scoppiò un incendio in una delle sue fabbriche, contemporaneamente l'amministratore della popolare lo chiamava per dirgli che gli aumentava il fido se ne avesse avuto bisogno perchè lo conosceva da anni e lo stimava onesto
e lavoratore.
So che non è più così perchè i marpioni sono dappertutto. Però se tu per decenni
hai a che fare con un certo tipo di banchieri che non avevano bisogno delle normative di Basilea e non eran dei fighetti tutto Bocconi e derivati è naturale che tu contini a considerarli fratelli maggiori che mettono a disposizione la loro esperienza.
Detto questo tutti hanno la loro parte di responsabilità ma le colpe sono di chi dirige disonestamente e di chi non vigila, c'è poco da fare


Sergio non ho contestato i tuoi esempi...e come potrei??? E' vita vissuta che
per questo non si può e non si deve minimizzare. Io non ho delle tesi da sostenere... io sugli episodi ci ragiono e poi provo a farmene un'idea senza dare
per scontato pareri di menti superiori...Se leggi di nuovo i post precedenti ti accorgi che io non ho preso posizione di condanna estrema verso i "banchieri"...anzi ne ho proposto il perdono e quindi non so di cosa tu possa
incolparmi, non avendolo esplicitato. Anche i miei esempi non sono stati contestati
e quindi non vedo il punto di contrasto. Sulla frase di chiusura, uscita in automatico, vi sono senza ragionata intenzione:
1) l'ufficio "ovattato" del dirigente che riceve il cliente importante (così ti ho visto),
per transazioni corpose...
2) Al contrario per il bue del parco buoi, che viene ricevuto dall'impiegatuzzo sul
tavolinuzzo nel Salone ...( mi verrebbe da dire per celia vaccinaro...mangiatoia,
stalla...letamaio...) ma poi verrebbero prese per buone e i fuochi si spanderebbero
ancora di più...
Nessun sottinteso quindi e neanche una larvata e facile ironia sulle due diverse
situazioni...quanto peso abbiano ciascuna ho già detto che non è possibile una
misurazione adeguata...che poi alla fine non ha tutto sommato una grande importanza...Il punto reale sotto "critica" è l'atteggiamento e la consapevolezza
del dipendente, dirigente o funzionario che sia, che il prodotto che sta proponendo
è estremamente rischioso al di là della consapevolezza o meno dell'investitore, e
di quando impegno menefreghista lui vi pone con lucida coscienza. Il tutto,però, affievolito da un prodotto scelto, illustrato e imposto dalla Direzione generale.
E, infine, se vi sono stati illeciti giuridicamente rilevanti non è da questa
platea, nè da noi due che può partire l'assoluzione o la condanna delle quattro
banche assurte all'onore della cronaca nazionale e anche europea. Auguri.qpq
 

quiproquo

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Proprietario Casa
Che ci sia stato dell'avidità del guadagno facile non c'è dubbio, ma la professionalità dove la mettiamo? di chi sia la colpa non vi è dubbio, ma anche che non ci sia stato correo nell'avidità non vi è dubbio, ora ognuno si gratti i propri guai e non pretendano dal popolino di rientrare delle loro perdite, e la smettano di lamentarsi, se guadagnavano nell'investimento cosa avrebbero fatto é, quanto sono stato BRAVO????
Una delle prime regole che il "venditore" deve proporre e insistere con fraterna o paterna determinazione è la Diversificazione dell'investimento. Chiaramente non è un obbligo ma fa parte dei requisiti minimi e del codice deontologico.
Al pensionato con 30mila euro gli lascerai 20mila sui titoli di stato...5mila
sulle azioni e obbligazioni "sicure" e il resto su quelle insicure se non rischiose.
Il rispetto di tale proporzionalità è fra i primi comandamenti che si insegnano
ai venditori sulla base dell'assioma che ricorda: Cliente soddisfatto, Cliente acquisito.. Cliente insoddisfatto, Cliente perduto...E questa regola vale anche in
altri ambiti...In altre parole: il mordi e fuggi vale per gli imbonitori o per
i disperati...E non sembra che gli addetti delle quattro banche fossero in miseria
e alla disperazione...Ora e chiudo, la vera punizione la dovrebbero impartire
tutti i clienti delle quattro banche disertando il loro chiosco di accoglienza e
...mandarli al fallimento...Ma questo sul lato morale non è auspicabile per facili
motivi...mentre la soluzione più equa o la meno iniqua sarebbe che i dirigenti
pagassero di tasca propria quanto più possibile con il concorso di solidarietà di tutto il personale nessuno escluso...Si ripristinerebbe la fiducia con la clientela
con ripercussioni benefiche verso tutto il sistema bancario, uscito scosso dalla
"scossa". E scusate se vi sembra poco. Auguri a te e a Rita dedè che ci segue
sempre con attenzione mista italo-tedesca. Quiproquo.
 

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