casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Quindi se ho capito bene i comuni potranno deliberare il 3 per mille in più o in meno solo sulla loro quota pari al 3,8 per mille. Mi era sorto un dubbio in merito perchè non capivo come un ente locale potesse modificare le aliquote destinate allo stato, mettici anche che molti software che sono in giro per la rete non fanno questa distinzione, non è che ti dicono "attenzione l'aliquota determinata dal comune si applica solo sul 50%".
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
.........e Mario Monti ti ringrazierà !

Non solo lui, ma soprattutto i Comuni che avranno un afflusso di denaro enorme.
Mi spiego con il caso Roma.
Aliquota lorda su seconde case 10,6 per mille: aliquota netta per il Comune 6,8 per mille. Il gettito di questa imposta è già superiore a quanto il Comune incassava per l'ICI perché l'imposta si applica su un più ampio patrimonio immobiliare (ad es: immobili rurali, anche se con aliquote differenti, e tutte quelle prime case che con l'IMU non sono più considerate tali), su un valore maggiorato del 60%, e ricomprende il maggior gettito derivante dagli appartamenti locati a canone concordato (ai quali non si applicava la maggiorazione IRPEF).
Il gettito IRPEF dagli immobili che risultavano sfitti, viene più che compensato dalla maggiore base per il calcolo dell'imposta.

Questo ti fa capire come tutto il gettito derivante dall'imposta sulle abitazioni principali (sbagliato dire prime case), che a Roma è il 5 per mille, è tutto gettito aggiuntivo per le casse dei Comuni.

Chi fa l'affare dunque, solo Monti o soprattutto i Comuni?
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Tovrm volevo chiederti per quanto riguarda la casa assegnata al coniuge divorziato indipendentemente dal fatto che ne sia proprietario o no sai se sarà considerata prima casa se vi è residente e vi dimora? Nell'F24 dovrò indicare il n. degli immobili tranne quella?
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi se ho capito bene i comuni potranno deliberare il 3 per mille in più o in meno solo sulla loro quota pari al 3,8 per mille. Mi era sorto un dubbio in merito perchè non capivo come un ente locale potesse modificare le aliquote destinate allo stato, mettici anche che molti software che sono in giro per la rete non fanno questa distinzione, non è che ti dicono "attenzione l'aliquota determinata dal comune si applica solo sul 50%".
Purtroppo non è così.
Io, per sfortuna, abito in un Comune dissanguato dalla "mala politica" ed ora in mano ad un Commissario Prefettizio che per farla breve e per ridare un po' di ossigeno alle casse del comune ha "deliberato (da solo) un'aliquota IMU del 6 p.m per l'abitazione principale e del 10,60 per le seconde case.
Mi auguro che la legge permetta una revisione entro settembre 2012, confidando nelle elezioni che si terranno fra 15 giorni.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Tovrm volevo chiederti per quanto riguarda la casa assegnata al coniuge divorziato indipendentemente dal fatto che ne sia proprietario o no sai se sarà considerata prima casa se vi è residente e vi dimora? Nell'F24 dovrò indicare il n. degli immobili tranne quella?

Il versamento dell'IMU è a carico del coniuge separato che vive in casa, anche se non è il proprietario dell'abitazione. Lo prevede l'emendamento del relatore Gianfranco Conte al decreto legge di semplificazione fiscale. La norma stabilisce che «l'assegnazione della casa coniugale al coniuge non titolare di diritti reali sullo stesso, convenuto ovvero disposto in sede di separazione o di divorzio dei coniugi, si intende in ogni caso effettuato a titolo di diritto di abitazione»
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ma questo diritto di abitazione è un diritto reale di godimento e io quindi sarei il nudo proprietario o il diritto di abitazione disposto dal giudice non ha comunque effetto sulla piena proprietà dell'immobile, anche perchè il diritto di abitazione le è stato concesso in quanto affidataria di un figlio ormai maggiorenne. Io essendone il pieno proprietario potrei decidere di donarlo a mio figlio.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Tu puoi disporre del tuo bene come più ti aggrada, tuttavia, fino a che non decade il diritto di abitazione, l'immobile lo occupa l'assegnatario di tale diritto.
Anche se tu donassi l'immobile a tuo figlio (o lo vendessi a terzi), sua madre manterrebbe il diritto di vivere in quella casa, pagandoci, però, le relative tasse.
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Fino ad adesso non ci ha pagato una lira di tasse anche perchè il mio legale mi ha sempre detto che il diritto di abitazione concessogli non era valido ai fini delle imposte e questo me lo confermò anche l'ufficio tributi del comune di velletri quando gli chiesi se doveva pagarla lei l'ICI mi dissero di no perchè il diritto di abitazione della sentenza non fa diventare nudi proprietari.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
E infatti le tasse non le paga il nudo proprietario, ma il titolare del diritto reale sul bene (ad es. l'usufruttuario o l'enfiteuta). Per quanto riguarda l'IMU, il diritto di abitazione è equiparato all'avere un diritto reale sul bene, quindi l'IMU spetta all'assegnatario del diritto.
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Torvrm guarda che ho scritto "NON CI HA (la mia ex moglie)PAGATO UNA LIRA" ma ho sempre pagato io in quanto proprietario a pieno titolo come da visure catastali. Piena proprietà 1/1. E' equiparato ma non è un diritto reale di godimento come potrebbe essere il diritto di abitazione del coniuge superstite.
 

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