ODLAVSO

Membro Junior
Proprietario Casa
Buongiorno,

Nel cortile condominiale vorremmo posizionare dei parcheggi per disabili.

Se il regolamento condominiale vieta la sosta degli autoveicoli nel cortile, per posizionare detti posti auto

serve l'approvazione dell'assemblea?
 
Irrilevante la presenza di un disabile.
SE un RdC (tanto più se contrattuale) indica il divieto di adibire a parcheggio il cortile...la cosa si supera con una delibera presa con adeguata maggioranza.
 
non potrebbe essere che il condomino disabile realizzi il parcheggio come opera necessaria a sè stesso e per la sua infermità anche senza l'approvazione dell'assemblea? Come lo scivolo per accesso ad esempio
 
Premesso che il superamento di una "barriera" è questione diversa dal fruire di una "comodità"...in entrambi i casi serve l'approvazione dell'assemblea.

Non è che ciascuno di noi possa disporre a proprio piacimento del "bene comune" solo pechè un giorno gli viene qualche idea.

L'assemblea potrà concedere il permesso...in mancanza il proponendte dovrà fare ricorso ad un Giudice.
Altrimenti torniamo al Far West.
 
Nel cortile condominiale vorremmo posizionare dei parcheggi per disabili.
Si, nel palazzo c'è un disabile
allora è un posto unico riservato ad un disabile specifico oppure è un posto a disposizione per un qualunque disabile.
Secondo me la cosa va affrontata in assemblea con un certo criterio perché, al di là della disabilità della persona che attualmente usufruirebbe del posto auto, si crea un precedente per cui, in un futuro, un qualsiasi altro condòmino munito di attestazione di invalidità (anche gli autistici possono avere il contrassegno disabili) in possesso di contrassegno disabile può chiedere di avere un posto nel cortile dove parcheggiare la propria vettura oppure, nella impossibilità di creare un secondo posto auto, può chiedere di usare in alternanza il posto. Figuriamoci se poi il condominio è composto da persone anziane che possono procurarsi i certificati di invalidità sufficienti per avere il contrassegno disabili: dai malati di cuore alle protesi d'anca. Potrebbero nascere delle controversie perché ognuno pensa di avere una invalidità più grave dell'altro oppure che il primo ad avere la possibilità di usare il posto auto l'ha usato per tanto tempo e che sarebbe ora che lasciasse usare il posto anche agli altri. Purtroppo nei condomìni si trova di tutto.
Nel supercondominio dove abita mia sorella ci sono due passi carrai ciascun passo carraio ha due posti disabili alla propria sinistra e due alla propria destra: 8 posti riservati disabili. Il passo carraio più lontano dal numero civico è vicino all'ingresso del supercondominio successivo: anche qui stessa situazione vicino al passo carraio più un posto disabile proprio davanti al numero civico. Insomma 13 posti riservati ai disabili in poco più di 100 metri di strada.
 
remesso che il superamento di una "barriera" è questione diversa dal fruire di una "comodità"...in entrambi i casi serve l'approvazione dell'assemblea.
mi pae di ricordare che in caso di abbattimento delle barriere architettoniche non serva l'autorizzazione dell'assemblea, sono d'accordo che il parecheggio è una cosa diversa
 
mi pae di ricordare che in caso di abbattimento delle barriere architettoniche non serva l'autorizzazione dell'assemblea, sono d'accordo che il parecheggio è una cosa diversa
E' cosa diversa: ma presumo assimilabile. E mi aspetto che la maggioranza dei giudici faccia questa assimilazione. Per cui vale la pena di arrivare a far decidere ad un terzo?
Interessante invece l'osservazione sulla non esclusività del posto, per mediare fra opposte esigenze: non si creano malumori, e si tiene conto dei limiti.
 

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