Angelomario37

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Proprietario Casa
Buongiorno a lor signori. Sono proprietario di un terreno edificatorio a cui un imprenditore edilizio ha avanzato proposta di acquisto rateizzato in due anni, senza permute (che non interessano) e con “patto di riservato dominio” operativo ovviamente sino a quando non sarà stata pagata l’ultima rata.
La domande a cui vi prego darmi ambita risposta è la seguente: a me proprietario-venditore conviene accettare la formula del cosiddetto “patto di riservato dominio” oppure richiedere apposita polizza fideiussoria che garantisca, nella maniera più esaustiva possibile, il puntuale pagamento di tutte le rate a prescindere se gli immobili costruiti saranno stati venduti o meno?
Avreste da consigliarmi alternativamente altri "scenari"?
Inoltre, optando per la prima ipotesi e nel caso non fossero onorati i pagamenti nei termini contrattuali, cosa succede dei manufatti sin lì costruiti in conseguenza dell’attivazione del “patto di riservato dominio”? Non saprei se si tratta di una “bella domanda”, oppure di una domanda troppo “terra terra” ......
Grazie mille a tutti coloro che vorranno illuminarmi.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Dipende da quali rischi intendi assumere.
Vendere con una "riserva" ti espone alle lungaggini e spese burocratiche qualora il costruttore diventi insolvente (fallimento).

Per non saper ne leggere ne scrivere pretenderei entrambe.
 

Angelomario37

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salomonicamente irreprensibile.
Buongiorno, Signor Dimaraz. Prendo amaramente atto che, almeno nel mio caso, Ella è stata l'unica persona -a tuttora- ad avermi gratificato di una risposta peraltro in linea con la Sua notoria disponibilità nei riguardi di tutti. Evidentemente, per la mia "bella domanda" (ora sì che posso definirla tale), la maggioranza ha ritenuto non esprimersi forse anche nel rispetto della locuzione italiota "c'ho famiglia". Ove malauguratamente così fosse, non sarebbe male prendere in considerazione l'opportunità di modificare la denominazione del sito telematico da "Propit" in "Propit&Imprendit", in pratica "Aut bibas aut abeas"!
Cordialmente e ancora grazie.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Non fartene cruccio.
I motivi di mancati interventi possono essere i più disparati e non ultimo una pura casualità (scivolamento in fondo alla lista delle nuove domande per contemporaneo o successivao aumento dei questionanti).

Il tema da te proposto è poi giusto un "filino" atipico e pochi possono vantare esperienza per darti suggerimenti.

La vendita con patto di riservato dominio è regolata dal Codice Civile (art. 1523 e succ.)...ma è sempre stata riferita a beni "mobili".
Giurisprudenza ha ammesso che nulla vieta sia applicabile anche in ambito "immobiliare" e stante la crisi nelle concessioni di mutuo è stata diventata attuale anche i tale ambito.

Nello specifico del caso da te prospettato vi è comunque una ulteriore complicazione: non vendi a rate e non vendi ad un "proprietario finale/consumatore" bensì ad una impresa che dopo l'edificazione dovrà a sua volta cedere a terzi in modo da poter saldare le tue spettanze.

Troppe le variabili che si possono ipotizzare e troppe le incognite su cosa, come e quando si risolverebbero eventuali inadempienze.

Si pensi solo a quale atto produrre nel momento in cui il costruttore trovasse una aquirente per una delle abitazioni: come potrebbe vendere un immobile eretto su un terreno che ancora non gli appartiene?.

Solitamente chi si trova nella tua situazione vende con permuta...ovvero ottiene in cambio del prezzo la proprietà di una o più unità immobiliari.
 

Angelomario37

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non fartene cruccio.
I motivi di mancati interventi possono essere i più disparati e non ultimo una pura casualità (scivolamento in fondo alla lista delle nuove domande per contemporaneo o successivao aumento dei questionanti).

Il tema da te proposto è poi giusto un "filino" atipico e pochi possono vantare esperienza per darti suggerimenti.

La vendita con patto di riservato dominio è regolata dal Codice Civile (art. 1523 e succ.)...ma è sempre stata riferita a beni "mobili".
Giurisprudenza ha ammesso che nulla vieta sia applicabile anche in ambito "immobiliare" e stante la crisi nelle concessioni di mutuo è stata diventata attuale anche i tale ambito.

Nello specifico del caso da te prospettato vi è comunque una ulteriore complicazione: non vendi a rate e non vendi ad un "proprietario finale/consumatore" bensì ad una impresa che dopo l'edificazione dovrà a sua volta cedere a terzi in modo da poter saldare le tue spettanze.

Troppe le variabili che si possono ipotizzare e troppe le incognite su cosa, come e quando si risolverebbero eventuali inadempienze.

Si pensi solo a quale atto produrre nel momento in cui il costruttore trovasse una aquirente per una delle abitazioni: come potrebbe vendere un immobile eretto su un terreno che ancora non gli appartiene?.

Solitamente chi si trova nella tua situazione vende con permuta...ovvero ottiene in cambio del prezzo la proprietà di una o più unità immobiliari.
L'éscamotage della permuta, anche se rappresenta la meno rischiosa, nel mio caso non è fattibile, atteso che i miei figli vivono in luoghi diversi da quello in cui trovasi il terreno edificatorio. Le sarei oltremodo grato se Lei si pronunciasse anche sulla convenienza e proponibilità di fare ricorso ad idonea polizza fideiussoria. Grazie.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
La polizza fidejussoria ha i suoi limiti nei costi e nella possibilità di trovare il fidejussore....comunque sono tutte "incombenze" di competenza del compratore.

Ps.
Nel caso con formula di liquidazione "a prima richiesta".
 

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