Ho acquistato a novembre 2009 un appartamento il cui rapporto qualità prezzo sembrava buono (purtroppo credo capiti spesso che il difetto sia dietro l'angolo). Fino all'anno scorso tutto ok ma quando ho deciso, per risparmiare qualcosa sulla rata mensile, di surrogare il mutuo, stipulandolo con altro istituto bancario, la perizia sull'immobile ha bloccato tutto.Il motivo era che vi era difformità tra lo stato di fatto (l'appartamento si presenta così come è riportato sulla planimetria catastale) ed il progetto approvato e depositato in comune comunque sanabile mediante S.C.I.A. ai sensi dell'art.37 del DPR 380/01.Il progetto dello stabile è del 1955 mentre la planimetria è del 1957 quindi abbondantemente ante 1967.Il difetto, sperando che questa descrizione e le immagini riescano a rendere l'idea, sussiste nella costruzione di 3/4 dell'attuale cucina e bagno (sono l'uno accanto all'altro) in un punto dello stabile (edificio a forma di rettangolo) che da progetto era invece libero da costruzioni ed adibito in parte a locale ascensore.
Come si può notare, la parte libera da costruzioni è quella in basso in mezzo alle due scale e dove al centro c'è probabilmente quella che doveva essere l'ascensore indicata con la A;
In questa seconda immagine vi ho indicato con tratti rossi il bagno e la cucina attualmente esistenti e la piccola freccia rossa un pò più a destra ad indicare l'attuale ingresso.Non l'ho indicato, poichè non conosco le reali dimensioni, ma accanto al bagno del mio appartamento c'è probabilmente la cucina dell'inquilino che abita di fianco ad evidenziare che il difetto riguarda anche l'altro lato dell'edificio e tutti gli altri appartamenti dei piani inferiori.Al piano terra, allo stesso modo, ci sono in quel punto altri locali.C'è da aggiungere tra l'altro che da quel lato dello stabile vi sono tutte le tubature di acqua, gas e scarichi.
Ecco, infine, la planimetria catastale che mostra lo stato attuale dell'immobile in mio possesso e che si rispecchia nelle modifiche che vi ho mostrato in rosso nella seconda immagine (chiedo scusa se le proporzioni non sono state rispettate fedelmente nelle aggiunte fatte in rosso).
Per concludere aggiungo che prima dell'acquisto e nell'atto di compravendita questo difetto non mi era stato prospettato ma è saltato fuori in un secondo momento e con una seconda perizia (nella prima, che non mi è stata tra l'altro mai mostrata, non credo fosse indicato);Lo stabile è corredato di concessione edilizia datata 1955 ma non di agibiltà bensì di collaudo delle opere in cemento armato datato 1956 (prima della planimetria catastale) in cui viene riportato che le prove sono state effettuate sulla costruzione costruita come da progetto senza sostanziali modifiche.
So di essermi dilungato molto ma spero che qualcuno che abbia avuto un'esperienza simile o che abbia conoscenze in merito mi dia delucidazioni sul da farsi e su chi eventualente rivalermi per le spese da affrontare in una futura sanatoria.Vorrei anche sapere come mai, a distanza di 60 anni, un proprietario è costretto a condonare un evidentissimo difetto di costruzione mai riconosciuto!!
Grazie ancora.
Come si può notare, la parte libera da costruzioni è quella in basso in mezzo alle due scale e dove al centro c'è probabilmente quella che doveva essere l'ascensore indicata con la A;
In questa seconda immagine vi ho indicato con tratti rossi il bagno e la cucina attualmente esistenti e la piccola freccia rossa un pò più a destra ad indicare l'attuale ingresso.Non l'ho indicato, poichè non conosco le reali dimensioni, ma accanto al bagno del mio appartamento c'è probabilmente la cucina dell'inquilino che abita di fianco ad evidenziare che il difetto riguarda anche l'altro lato dell'edificio e tutti gli altri appartamenti dei piani inferiori.Al piano terra, allo stesso modo, ci sono in quel punto altri locali.C'è da aggiungere tra l'altro che da quel lato dello stabile vi sono tutte le tubature di acqua, gas e scarichi.
Ecco, infine, la planimetria catastale che mostra lo stato attuale dell'immobile in mio possesso e che si rispecchia nelle modifiche che vi ho mostrato in rosso nella seconda immagine (chiedo scusa se le proporzioni non sono state rispettate fedelmente nelle aggiunte fatte in rosso).
Per concludere aggiungo che prima dell'acquisto e nell'atto di compravendita questo difetto non mi era stato prospettato ma è saltato fuori in un secondo momento e con una seconda perizia (nella prima, che non mi è stata tra l'altro mai mostrata, non credo fosse indicato);Lo stabile è corredato di concessione edilizia datata 1955 ma non di agibiltà bensì di collaudo delle opere in cemento armato datato 1956 (prima della planimetria catastale) in cui viene riportato che le prove sono state effettuate sulla costruzione costruita come da progetto senza sostanziali modifiche.
So di essermi dilungato molto ma spero che qualcuno che abbia avuto un'esperienza simile o che abbia conoscenze in merito mi dia delucidazioni sul da farsi e su chi eventualente rivalermi per le spese da affrontare in una futura sanatoria.Vorrei anche sapere come mai, a distanza di 60 anni, un proprietario è costretto a condonare un evidentissimo difetto di costruzione mai riconosciuto!!
Grazie ancora.