tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Nel caso delle aste è spesso l'acquirente che deve farsi carico, a proprie spese, delle cancellazioni di iscrizioni, vincoli e gravami. Se chi acquista lo fa per tenere l'immobile per un lungo periodo, potrebbe non avere alcun interesse a spendere dei soldi per richiedere l'estinzione dell'ipoteca e lasciare quindi che la stessa decada trascorso il ventennio dall'iscrizione originaria.
Questo avviene soprattutto quando il tribunale nomina un delegato per la gestione dell'asta (il delegato può essere un notaio o un avvocato). L'assegnatario, in questo caso, paga anche la parcella del delegato, la quale cresce (anche consistentemente) in funzione delle pregiudizievoli da eliminare.
Se invece il tribunale gestisce direttamente l'asta, le cose tendono ad essere più semplici.
 

Kio

Nuovo Iscritto
La procedura di cancellazione la deve eseguire l'ente che ha iniziato la pratica,se la banca x ha messo l'ipoteca e poi ha chiesto il pignoramento, sempre la banca x dovra procedere nella richiesta di cancellazione...devi partire da chi ha richiesto l'ipoteca, se non ho capito male il problema....
 

hanton21

Membro Assiduo
kio : tutto perfetto : ma non intendevo "come togliere un pignoramento" ma "cosa avviene se,in unavendita all'asta,l'asta va deserta...e per quante volte si ripetera' l'asta stessa ?
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Generalmente lo trovi scritto nell'ordinanza. Se si tratta di un'asta senza incanto, l'ordinanza prevede già la data per la successiva vendita con incanto. Se anche questa va deserta, il giudice deve indicare la data per la successiva asta, in genere ribassando il prezzo base (in genere in un range 15%-30%) rispetto a quello dell'asta andata deserta, a meno che non intervengano nel frattempo altre situazioni. Se ad esempio debitore e creditori si mettono d'accordo, il bene pignorato potrebbe essere ritirato dalla vendita. Così pure se intervenisse una vendita a stralcio (in questo caso interviene un terzo acquirente che si mette d'accordo con esecutato e creditori). Oppure potrebbe darsi il caso che si ritenga non conveniente esperire altri tentativi di vendita se il ricavato venisse ritenuto insufficiente a soddisfare i creditori.

Fino a che il bene non viene venduto, i pignoramenti, le trascrizioni ed iscrizioni varie sul bene rimangono, salvo i casi di decadenza naturale, ove il creditore non li rinnovi.
 

Kio

Nuovo Iscritto
Tutto quello che ha scritto tovrm è giusto....cmq il bene senza che si trovi un accordo verrà messo all'asta sempre in quanto bisogna saldare il debito....il prezzo verrà continuamente abbassato sino alla sua vendita...fidati quando il prezzo sarà cosi basso qualcuno lo compreraà...bada bene però se il prezzo di vendita all'asta non copre il debito la banca x o altro credito potrà rivalersi sempre su di te per estinguere il debito nella sua totalità.
I debiti si estinguaono solo dopo essere stati pagati oppure come dice tovrm se tra creditore e debitore si trova un compromesso.
 

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