Grazie, ma quella fu una vendita facile.
Come già detto, ci sono situazioni più complesse da esaminare con attenzione prima di stipulare il preliminare.
Uva buon pomeriggio, non so se riuscirò a venderlo questo benedetto immobile, in quanto mentre stavo per fare una pratica docfa per una finestra già condonata, e quindi stavo facendo correggere la piantina catastale, nel prendere le misure il geometra si è accorto che sul progetto urbanistico edilizio originario del 1956 ci sono misure delle stanze differenti di pochissimo, tipo una camera anziché essere di 5,4 metri come riportato sulla pianta depositata in comune è 5,1 e così via per le altre due stanze. Non so più che fare perché considera che io ho acquistato 9 anni fa senza accorgermi di ciò….ma insomma che devo fare? Se l’acquirente chiede il mutuo, pensi che la banca fa problemi? Grazie Uva
 
il geometra si è accorto che
Quindi la tua affermazione precedente:
Per me l'appartamento è a posto
è stata smentita dal tecnico.

che devo fare?
Affidati al geometra per regolarizzare il tutto.

Se l’acquirente chiede il mutuo
il perito della banca potrebbe non fare controlli approfonditi, ma è opportuno che l'immobile sia a posto.

Ricordati che per avviare la pratica di mutuo occorre un contratto preliminare regolarmente redatto e registrato all'Agenzia delle Entrate.
 
il geometra si è accorto che sul progetto urbanistico edilizio originario del 1956 ci sono misure delle stanze differenti di pochissimo, tipo una camera anziché essere di 5,4 metri come riportato sulla pianta depositata in comune è 5,1 e così via per le altre due stanze.

Mi pare una follia che dopo 70 anni l’ultimo acquirente debba pagare il conto delle difformità nel progetto del costruttore (che magari eseguì qualche limitata variante senza presentare un nuovo progetto, cose abbastanza frequenti negli anni Cinquanta afaik) dopo che per decenni nessuno ha mai obiettato nulla e ora ci si scopre pignoli al centimetro.
 
Il tecnico saprà verificare se le piccole difformità riscontrate adesso sono sanabili in base al "SalvaCasa" di cui avevamo già parlato:

I consigli di UVA e Seth sempre super utili, e sono efficaci per approfondire.
Relativamente al diniego di contratto annuale ho chiesto ad una associazione di categoria e mi ha detto che si può fare il diniego di rinnovo come per i 4+4 solo per particolari motivi, tra cui dovrei rientrare.
Rileggendo la normativa:

Art. 3. Disdetta del contratto da parte del locatore

Alla prima scadenza dei contratti stipulati ai sensi del comma 1 dell'articolo 2 e alla prima scadenza dei contratti stipulati ai sensi del comma 3 del medesimo articolo, il locatore può avvalersi della facoltà di diniego del rinnovo del contratto, dandone comunicazione al conduttore con preavviso di almeno sei mesi, per i seguenti motivi:

“ stipulati ai sensi del comma 3 del medesimo articolo”

3. In alternativa a quanto previsto dal comma 1, le parti possono stipulare contratti di locazione, definendo il valore del canone, la durata del contratto, anche in relazione a quanto previsto dall'articolo 5, comma 1, nel rispetto comunque di quanto previsto dal comma 5 del presente articolo.

I contratti per studenti sono previsti dal comma 5 art. 3.
 

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