Antonio Abiuso

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Caro @possessore, ho un'età in cui il massimo della tecnologia era in allora rappresentato dalla "radio a Galena". Forse, se non sei uno storico dei mezzi di comunicazione, neppure puoi forse sapere di cosa si tratti. Immaginati quindi se nei miei panni io possa effettuare un "regolare backup quantomeno settimanale..." perfino su "...hard disk esterno" ! Ci vuol tutta che riesca a utilizzare il p.c. come una macchina da scrivere. Quella iniziale era una 'Undervood' regalatami da mio padre per scriverci la mia prima tesi di laurea. Era l'ultimo modello avveniristico perché dotato del sistema a "doppio nastro" (rosso e nero). Perciò quando adesso col 'Toshiba' mi c'incasino pensa poi un mio nipote a togliermi dai guai.
Quindi se questo andrà in coma prima di me ne comprerò uno nuovo e tanti saluti.
Anche a te.
 
U

User_29045

Ospite
Vabbè Antonio, almeno i dati importanti non salvarli solo sull'hard disk del computer, ma anche (una copia) su un hard disk esterno, che tuo nipote potrà trovarti a buon prezzo sul mercato.
Ce ne sono da 1 terabyte a prezzi molto vantaggiosi.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Quella iniziale era una 'Undervood' regalatami da mio padre per scriverci la mia prima tesi di laurea.
se vuoi parlare di "vintage" ti posso dire che siccome mia sorella, che agli inizi degli anni '60 frequentava l'istituto tecnico per ragionieri, aveva 5 in dattilografia mio padre si decise a comprare una macchina da scrivere usata per farle fare pratica. Ne parlò con il tecnico del suo ufficio il quale dopo una quindicina di giorni gli portò una Olivetti M40 con caratteri Pica, macchina rigenerata. La macchina la usavamo un pò tutti: era un trattore quando io scrivevo la mia tesi il tavolo della sala ballava allegramente. Poi, prima della fine degli anni '70, l' abbiamo sostituita una Olivetti Lettera 22 ed una Underwood di pari categoria. Con l'avvento del PC e della stampante sono state accantonate ed, in seguito, eliminate.
Dai Antonio, il PC , anche se usato come una macchine da scrivere, è insuperabile sotto tutti i punti di vista.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
i portò una Olivetti M40 con caratteri Pica, macchina rigenerata.
Ma era un modello modernissimo. Io ho cominciato a scrivere con una Remington portatile acquistata nel 1924 da mio padre. Mi ricordo che per scrivere le lettere maiuscole, al posto dell'abbassamento dei martelletti, si alzava l'intero rullo scorrevole. Fra 5 anni compirà il primo secolo di vita.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Vedo che con le reminiscenze un tantino nostalgiche sono in buona compagnia, e me ne compiaccio. Ne racconto una. Tanti anni fa - cosa che adesso non potrebbe accadere (ma solo per mie ragioni anagrafiche) - mi successe che, ossessionato da un termine di scadenza, mi toccò di redigere personalmente nei tempi di recupero una corposa 'memoria'. Perciò, non potendo certo obbligare a trattenersi in studio la dattilografa (non tanto per motivi... sindacali ma per eludere le malelingue) dovetti passarci quasi tutta "a nuttata". Al pomeriggio mi fermò sulle scale l'inquilina del piano di sopra lamentandosi per quel fastidiosissimo "crepitio" notturno che non le aveva "fatto chiuder occhio". Al che le risposi: le porgo le mie scuse, signora, purtroppo mi son trovato in una emergenza di certo assai insolita, me ne darà atto. Però in certi casi s'impone un minimo di tolleranza. Quella stessa che uso io quando nel passare la notte in ufficio a scrivere con la penna stilografica debbo sentire al tre/quattro del mattino dal soffitto il suo letto che traballa. Da allora costei ha sempre evitato d'incontrarmi quasi che fossi un appestato!
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Quella stessa che uso io quando nel passare la notte in ufficio a scrivere con la penna stilografica debbo sentire al tre/quattro del mattino dal soffitto il suo letto che traballa.
Certo che per certe "attività" è un'ora insolita. Probabilmente o il marito rientra tardi dal lavoro o, conscia che tu sia concentrato nel tuo lavoro, vuole vendicarsi per la nota nottata insonne.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Così essa impose un sacrificio a me e forse anche...al marito; se tale era ( ma non l'ho mai appurato ). Ma tu @Gianco non mi dire che mai in vita tua ti è accaduto di svegliarti in piena notte con certe fregole!
 

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