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Nove coeredi stanno per alienare un eredità fatta circa 10 anni fa il 50% quella del padre e di 5 anni fa il 50% quella della madre regolarmente regolarmente tutti cointestati, ore vorrebbero alienare il tutto ad un nuovo acquirente, ma il notaio chiede di fare una nuova successione chiedendo circa 400 €. a testa senza aver specificato chiaramente il motivo, alludendo ad una nuova normativa che vige da circa un anno, qualcuno è al corrente di quale normativa ?
 
L'importante è che entrambe le dichiarazioni di successione siano state regolarmente ed integralmente presentate. Non mi risulta che ci siano altre incombenze.
 
Considerato anche l'importo esiguo (... relativamente alle parcelle notarili), secondo me il notaio chiede di fare preventivamente/contestualmente la accettazione della eredità.
 
Che poi debba chiamarsi "tacita" una accettazione fatta con atto notarile pubblico.... è cosa alquanto curiosa.
Ma forse ha senso : l'atto certifica a posteriori che il bene è stato tacitamente accettato, al tempo dell'apertura della successione.
Per me rimane un sofisma, ... ma è così.
 
se ne è discusso abbondantemente, la trascrizione dell'accettazione dell'eredità ha un suo perchè e va fatta
Hai ragione, il presupposto giuriidico esiste ed ha la sua ragion d'essere.

Ma la mia obiezione sta a monte: è piuttosto singolare che la presentazione della dichiarazione di successione e relativo pagamento delle imposte non venga considerato come implicita accettazione; questa è una posizione essenzialmente burocratica, che una legge potrebbe benissimo riformare.

Del resto la unificazione del documento di dichiarazione e voltura, va in quella direzione.
 

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