Alessio_m

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Gentilissimi membri del forum,

un mio cugino di quinto grado ha lasciato con testamento olografo a me e mio fratello in eredità una villetta, composta da immobile, box e giardino di grandi dimensioni.

All'apertura del testamento dal Notaio, l'avvocato che ci segue per la successione, ci fa notare che in base all'articolo del cc. 588 secondo comma, in quanto usava la formula nel testamento "il sottoscritto dispone di lasciare in eredità' alla sua morte la casa di mia proprietà alle seguenti persone: Rossi Luca e Rossi Andrea" (nomi di fantasia per indicare me e mio fratello), sosteneva che con quella formula indicava noi come eredi non solo a titolo particolare, ma anche a titolo universale in base alla tesi della Vis Espansiva secondo il principio dell'Institutio ex re certa.

Questo al fine di poter pretendere una nostra quota anche sul lascito bancario del de cuius, che escluse le polizze nominali, si aggira sui €200.000;

Il notaio invece dal quale avevamo aperto il testamento si era dimostrato piuttosto freddo su quell'interpretazione, e dopo un anno nel quale tre cugini, eredi legittimi in quanto di un grado superiore al nostro, non si sono smossi di un centimetro, abbiamo preferito rinunciare su tale interpretazione per chiudere quanto prima la vicenda e poter presentare una dichiarazione di successione condivisa.

Adesso però questi cugini hanno inserito nella loro dichiarazione di successione anche il box, perchè non espressamente citato nel testamento. Noi abbiamo sempre pensato fosse una pertinenza e il nostro avvocato ci ha detto, che questa e' la nostra interpretazione e loro evidentemente ne fanno un'altra.

Il nostro avvocato e' riuscita a vedere che tramite visura, a luglio 2021 questi tre cugini hanno fatto la dichiarazione di accettazione espressa da un altro Notaio.

Il nostro avvocato ci aveva proposto inizialmente quando ancora non si era paventato il problema relativo al box, la mediazione giudiziale presso il tribunale per i soldi in banca, cosa che avevamo scartato visto che dopo un anno di tentativi, non si erano smossi e la nostra intenzione era quella di chiudere la vicenda quanto prima.


Successivamente a fine novembre 2021, il nostro avvocato ci ha comunicato che questi cugini hanno fatto un atto di dichiarazione espressa di accettazione di eredita' a luglio e hanno presentato una dichiarazione di successione presso un Notaio che pero' ancora deve essere restituita dalla Agenzia delle Entrate.

Ora le strade che ci ha prospettato sono 3:

- o la rinuncia al box, presentando anche noi una dichiarazione di successione che chiude la vicenda, ma complica notevolmente le cose perché' poi quando dovremmo vendere l'immobile ci dovremmo accordare anche con loro per il box, oppure comprarlo da loro, con relativa spesa...

- o rivolgersi in giudizio presso un organo giudicante per farci riconoscere il box come pertinenza...

- o tentare una mediazione sempre per il box al tribunale e intanto fare la nostra dichiarazione di successione che ci permette di ereditare l'immobile per me e mio fratello.

Tutto è nato dal fatto che all'apertura del testamento sia il notaio che il nostro avvocato non hanno mai menzionato che il box cadesse nella legittima, avevano sempre dato per scontata la pertinenza del box all'immobile, anzi il nostro avvocato si è concentrata maggiormente sui soldi in banca in base alla vis espansiva, che sul punto relativo al box.

Quando poi ho chiesto, ipotizzando, avremmo potuto fare noi una dds antecedente alla loro, in cui noi ci saremmo dichiarati eredi testamentari della casa e del box, il nostro avvocato ci ha risposto che nessun notaio ce l'avrebbe mai fatta perché' il box non essendo citato nel testamento, cadeva nella legittima....ovviamente ad averlo saputo fin dall’inizio, avremmo agito in maniera diversa, solo l'abbiamo scoperto a fine novembre 2021 quando ormai la dds di questi cugini era stata presentata.

Pertanto il mio quesito e’: ha utilita’ sottoporre i cugini alla mediazione in tribunale oppure, visto che e’ loro facolta’ non presentarsi, rimane uno spreco di tempo e di denaro?

Se invece decidessimo di rivolgerci ad un organo giudicante, in base al principio di tutela delle volonta’ del de cuius, la nostra richiesta di riconoscimento del box e’ fondata? Tenendo conto che nel testamento le uniche due persone citate sono io e mio fratello e con il termine casa, si intende chiaramente tutto il complesso immobiliare al quale il box appartiene.

Chi volesse indicare un proprio parere, sarebbe ben accetto e gradito, grazie
 
sosteneva che con quella formula indicava noi come eredi non solo a titolo particolare,
Mi pare un’interpretazione forzatissima.
Quanto non menzionato segue le regole della successione legittima (come i cugini hanno poi fatto).
con il termine casa, si intende chiaramente tutto il complesso immobiliare al quale il box appartiene.
Purtroppo, non così chiaramente.
Cercate un accordo per acquistarlo immediatamente dai cugini,per evitare di peggiorare la situazione .
Altrimenti servirà una causa, in cui il giudice di merito potrà attribuire alle parole usate dal testatore un significato diverso da quello tecnico e letterale, se riterrà che sia quello il caso.
 
Ultima modifica:
con il termine casa, si intende chiaramente tutto il complesso immobiliare al quale il box appartiene.

A mio avviso non è così. Il box è una pertinenza se:

a) Nell'atto di acquisto dell'appartamento viene indicato come pertinenza dell'appartamento, oppure;

b) In un atto notarile successivo all'atto di acquisto dell'appartamento, tale box viene indicato come pertinenza dell'appartamento.

Quindi - ma credo ci abbiate già pensato! - va visionato attentamente il rogito notarile di acquisto dell'appartamento, per leggere come viene menzionato il box acquisito (immagino) contestualmente perché appartenente al contesto immobiliare.

Se è semplicemente menzionato l'acquisto del box ma non viene indicato come pertinenza dell'appartamento, a mio avviso non lo è.

Sul primo box non si paga l'IMU, ma questo non vuol dire che il primo box sia necessariamente una pertinenza dell'appartamento.
 
Io per esempio sulla casa di Roma ho acquistato con lo stesso atto notarile, nel 1999, sia l'appartamento che il box a quota -1. Ma il box non è indicato come pertinenza dell'appartamento. Sull'atto c'è solo scritto che io acquisto l'appartamento con foglio x / particella y / subalterno z1, e il box con foglio x / particella y / subalterno z2, senza mai nominare la parola 'pertinenza'.

Tra l'altro il regolamento di condominio contrattuale autorizza espressamente la vendita e l'acquisto dei box auto e dei posti auto separatamente dagli appartamenti, tant'è vero che ci sono casi di persone che, nel mio palazzo, hanno solo ed esclusivamente il box a quota -1.
 
"il sottoscritto dispone di lasciare in eredità' alla sua morte la casa di mia proprietà alle seguenti persone: Rossi Luca e Rossi Andrea"
per sapere se il box ed il giardino fanno parte del lascito dovete fare una visura presso la Agenzia del Territorio (ex Conservatoria dei registri Immobiliari) se l'enigma non viene chiarito dovrete andare in Mediazione che ovviamente cercherà di trovare un accordo tra te e tuo fratello e gli altri cugini. Volendo potete mettere nel calderone della Mediazione anche la questione portata avanti dal vs avvocato (non credo con molto successo).
Il passaggio dall' Istituto della Mediazione per problemi ereditari è obbligatorio: è possibile che per chiarire la faccenda del box il Giudice Mediatore si serva di un Consulente di Mediazione per appurare se l'oggetto del contendere è da considerarsi pertinenza della villa o meno.
Di "dichiarazione di successione" se ne dovrebbe presentare una sola non è che ogni erede presenta la propria. Nella dichiarazione di successione di questo caso andrà indicata la presenza del testamento e delle sue disposizioni, poi andrà compilata la parte relativa alla successione legittima. Nella dichiarazione di Successione deve essere indicato l'albero genealogico di tutti i chiamati alla eredità. Da questo emergerà che tu e tuo fratello siete figli di Primo Cugino del de cuius mentre gli altri sono Primi Cugini del de cuius.
Ricorda che aver presentato la dichiarazione di successione non significa aver accettato l'eredità.
 
La questione della “pertinenza” mi è sempre sembrata vaga.
Nel caso presente farei un distinguo: il box è incorporato nell’edificio “casa” o è un corpo separato?
Nel primo caso sarei portato a considerarlo compreso nelle volontà del testante. Nel secondo non essendo citato resterebbe discutibile o fuori.
 
Nel caso presente farei un distinguo: il box è incorporato nell’edificio “casa” o è un corpo separato?
il postante iniziale ha scritto:
villetta, composta da immobile, box e giardino di grandi dimensioni.
se il box è separato dalla costruzione e quindi si può intendere non pertinente alla disposizione testamentaria cosa ne facciamo del giardino di grosse dimensioni? mancherebbe che il giardino e la casa vanno ai due fratelli mentre il solo box ai cugini.
 
Grazie a tutti per il contributo a districarmi in questo quesito di non facile risoluzione.
Preciso che il box in esame si trova a circa tre metri dall’ingresso principale dell’abitazione ed e’ sempre stato utilizzato dal de cuius come un locale spazzatura ed un ripostiglio per gli strumenti relativi alla cura del giardino (tagliaerba a motore, concime, utensili vari di giardinaggio), in quanto il de cuius non essendo mai stato in possesso di una patente di guida e di conseguenza di un’autovettura, anche se registrato catastalmente come box, non ha mai svolto tale prerogativa.
Purtroppo non esiste rogito dell’immobile, in quanto non e’ mai stato acquistato, infatti il padre del de cuius, acquisto’ il terreno dove tutt’ora sorge l’abitazione e ivi vi costrui’ da zero la medesima.
A mio parere, visto che nel testamento non ci sono i riferimenti catastali specifici, foglio particella e subalterno che individuano inequivocabilmente l'unità immobiliare, con l'indicazione del de cuius "la mia casa" sembra più che chiaro che si intenda tutto il fabbricato, quindi casa e box.
Un giudice interpretando un testamento, deve salvaguardare il principio di conservazione del testamento e proprio per questo motivo, mi sembra che il de cuius non aveva intenzione di separare la proprietà della casa con quella del box....O cosi' almeno spero!
Grazie ancora
 

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