Buongiorno,
sono proprietario di un immobile composto da 19 unità abitative ed 1 unità commerciale a Torino.
In Aprile 2011 ho locato l'unità commerciale al piano terreno. Tale unità non ha sbocco su strada ma vi si accede dall'androne del palazzo. L'inquilino ha eseguito una serie di lavori di modifica all'interno dell'unità (cabine in carton gesso e relativo impianto elettrico) presentando tramite professionista DIA. Il professionista ha commesso irregolarità nel convertire parte dell'unità da abitativa a commerciale (il retro del negozio). Ora per sanare tale irregolarità ho provveduto a chiamare un altro professionista che segue l'iter necessario. Il problema è il seguente: per accedere all'unità commerciale (negozio) vi sono tre gradini all'interno dell'androne (non su strada) e per procedere alla sanatoria il comune mi chiede regolare certificazione di abbattimento delle barriere architettoniche (relative ai tre gradini dell'accesso al negozio) e relativa documentazione fotografica; ma al momento non esiste alcun dispositivo per l'accesso ai disabili. I quesiti che chiedo sono: 1) l'inquilino e di conseguenza il professionista che aveva in carico il progetto del negozio non era tenuto già a provvedere all'eliminazione delle barriere architettoniche tramite dispositivi adeguati per avere il permesso di aprire l'attività al pubblico? 2) Adesso che il comune mi chiede tale documentazione e quindi di conseguenza provvedere all'adeguamento devo farmene carico io o l'inquilino?
Grazie per l'attenzione e scusate se sono stato un po' lungo.
Saluti
sono proprietario di un immobile composto da 19 unità abitative ed 1 unità commerciale a Torino.
In Aprile 2011 ho locato l'unità commerciale al piano terreno. Tale unità non ha sbocco su strada ma vi si accede dall'androne del palazzo. L'inquilino ha eseguito una serie di lavori di modifica all'interno dell'unità (cabine in carton gesso e relativo impianto elettrico) presentando tramite professionista DIA. Il professionista ha commesso irregolarità nel convertire parte dell'unità da abitativa a commerciale (il retro del negozio). Ora per sanare tale irregolarità ho provveduto a chiamare un altro professionista che segue l'iter necessario. Il problema è il seguente: per accedere all'unità commerciale (negozio) vi sono tre gradini all'interno dell'androne (non su strada) e per procedere alla sanatoria il comune mi chiede regolare certificazione di abbattimento delle barriere architettoniche (relative ai tre gradini dell'accesso al negozio) e relativa documentazione fotografica; ma al momento non esiste alcun dispositivo per l'accesso ai disabili. I quesiti che chiedo sono: 1) l'inquilino e di conseguenza il professionista che aveva in carico il progetto del negozio non era tenuto già a provvedere all'eliminazione delle barriere architettoniche tramite dispositivi adeguati per avere il permesso di aprire l'attività al pubblico? 2) Adesso che il comune mi chiede tale documentazione e quindi di conseguenza provvedere all'adeguamento devo farmene carico io o l'inquilino?
Grazie per l'attenzione e scusate se sono stato un po' lungo.
Saluti