Questo potrebbe aver senso per una casa vacanza, ma non se l’immobile diventa abitazione principale di un solo comproprietario, o quando questo lo destinasse a locazione a terzi

No, secondo Cassazione, anche nel caso in cui l’immobile diventi abitazione principale di un solo comproprietario, il contratto di comodato diventa non necessario, in ragione del fatto che quel soggetto è titolare di una quota di comproprietà, quindi, quella concessione in comodato tra comproprietari dello stesso immobile è del tutto superflua.

In sostanza, quel soggetto utilizzerà la cosa comune (immobile) come comproprietario, non come comodatario.

Il comodato, invece, sussisterebbe nel caso in cui i comproprietari concedessero l’immobile ad un soggetto, anche ad un parente, che non vanta alcun diritto reale di proprietà sull’immobile.
 
No, secondo Cassazione, anche nel caso in cui l’immobile diventi abitazione principale di un solo comproprietario, il contratto di comodato diventa non necessario, in ragione del fatto che quel soggetto è titolare di una quota di comproprietà, quindi, quella concessione in comodato tra comproprietari dello stesso immobile è del tutto superflua.

In sostanza, quel soggetto utilizzerà la cosa comune (immobile) come comproprietario, non come comodatario.

Il comodato, invece, sussisterebbe nel caso in cui i comproprietari concedessero l’immobile ad un soggetto, anche ad un parente, che non vanta alcun diritto reale di proprietà sull’immobile.
Permettimi di dissentire dalla conclusione della cassazione.
Ovviamente non posso che prenderne atto: ma che il comodato sia superfluo mi pare opinabile.
Molti ad es qui suggerivano la soluzione del comodato proprio per riaffermare che il comproprietario non sta utilizzando l’intero immobile “uti dominus” ed evitare una dichiarazione di usucapione ventennale
 
Ben ritrovati! Vorrei raccontarvi un pò come ho gestito questa situazione.

Giusto per nota preliminare - di scarsissima rilevanza - vi dico che mi sono recato presso gli uffici Agenzia delle Entrate presso cui avrei inviato il contratto per chiedere un parere in merito e le risposte sono state nell'ordine: 1) non si può fare; 2) dovresti prima fare un comodato; 3) prova, ma secondo me il sistema ti blocca in fase di registrazione;
Il passaggio in Agenzia delle Entrate era un mio scrupolo per verificare se ci fossero, per quell'ufficio, soluzioni "collaudate", ma a quanto pare la tematica non è ben nota agli operatori di sportello.

Veniamo alla mia soluzione, maturata seguendo il dibattito apertosi in questo thead.

Innanzitutto ho predisposto un contratto di locazione atipico, in cui identifico locatore (Tizia) e conduttore (Caia), dopodichè faccio una premessa dove vado a identificare un terzo soggetto (Sempronio), qualificandolo come proprietario del 50% dell'immobile concesso in locazione, facendogli dichiarare "di non prendere parte al presente atto se non per conferma delle seguenti dichiarazioni, di non percepirne i redditi derivanti e così di rinunciarvi; dichiara inoltre di non opporsi alla presente locazione a favore della parte conduttrice indicata e di concedere alla sig. TIZIA (sorella) facoltà di determinare le condizioni della locazione".
All'articolo in cui ho determinato il canone ho inserito che lo stesso venisse corrisposto interamente a Tizia.
in calce firma di locatore, conduttore e di Sempronio, per sola conferma delle dichiarazioni rese.

Veniamo all'adempimento vero e proprio, il modello RLIWeb.
Qui ho voluto seguire le indicazioni di @uva (post #33 e seguenti), benchè sinceramente io mi ritrovi di più con quanto affermato da @Clematide. L'interpretazione di @uva segue rigidamente il puro dettato delle istruzioni di compilazione e pertanto credo che questo prevalga su tutto. Anche io, come Clematide, credo che siano dichiarazioni non aderenti con la realtà, ma tant'è, quindi ho fatto come di seguito:
alla rubrica "locatore" ho inserito TIZIA, il suo codice fiscale e poi "1- soggetto non presente in atto";
al regime di tassazione ho cliccato su "nuova cedolare" e, nel menù apertosi successivamente ho selezionato l'immobile, il locatore (Tizia) inserito quota di possesso 100%, NO cedolare.

Infine, quale ultimo accorgimento, nel momento in cui ho caricato l'atto mi sono preoccupato di evidenziare alla voce "descrizione del file" quanto segue "contratto di locazione con documenti - soggetto non partecipante al contratto - leggere premessa"

Il contratto è stato registrato senza alcun problema, ricevuta arrivata in meno di un'ora (non era cosa scontata visto che spesso il sistema blocca in automatico se non si abbinano correttamente i nominativi in atto con quelli in catasto).
Se vi saranno contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate non posso saperlo, ma almeno ho cercato di predisporre tutti gli strumenti utili per una ragionevole difesa.

Grazie ancora a tutti per aver partecipato a questo scambio di opinioni, per me è stato un momento di approfondimento molto utile.
Alla prossima!
 
alla rubrica "locatore" ho inserito TIZIA, il suo codice fiscale e poi "1- soggetto non presente in atto"
Detto così non mi sembra corretto.
Tizia è presente in atto

Semmai è 2-Sempronia non presente in atto.

Ma credo che tu abbia in realtà compilato il RLI correttamente
 
Detto così non mi sembra corretto.
Tizia è presente in atto

Semmai è 2-Sempronia non presente in atto.

Ma credo che tu abbia in realtà compilato il RLI correttamente
era il punto su cui maggiormente divergevo dalla visione di @uva, ma se vai a leggere le istruzioni dice proprio di fare in questo modo: "La presente casella deve essere compilata, indicando il codice 1, nel caso in cui nel contratto di locazione non sono stati indicati tutti i cointestatari dell’immobile."
Credo che la soluzione più ragionevole poteva essere quella di inserire Sempronio (fratello non percettore del reddito) e lì mettere "soggetto non presente in atto", ma se avessi fatto così poi me lo sarei ritrovato nel campo "regime di tassazione" senza poterlo escludere, attivando poi l'automatismo della tassazione in ragione della quota di proprietà.
 
"La presente casella deve essere compilata, indicando il codice 1, nel caso in cui nel contratto di locazione non sono stati indicati tutti i cointestatari dell’immobile."
Detta così ha un diverso significato: non ricordo le ultime istruzioni, per cui non so esprimermi riguardo a quel codice e relativo significato.
 
Confermo la mia interpretazione del codice 1, come scritto nel post #33 a cui avevo allegato le istruzioni aggiornate del mod. RLI predisposte dall'Agenzia delle Entrate.
Dalle istruzioni si evince che quel codice non significa "soggetto non presente in atto", bensì:
codice 1, nel caso in cui nel contratto di locazione non sono stati indicati tutti i cointestatari dell’immobile.

Non mi è chiaro questo passaggio:
"contratto di locazione con documenti - soggetto non partecipante al contratto - leggere premessa"
A quali documenti ti riferisci?
Hai allegato al mod. RLI, oltre al contratto di locazione, documento di identità e codice fiscale di Sempronio?
Oppure un'ulteriore dichiarazione di Sempronio oltre alla premessa che, se ho capito bene, hai scritto sul contratto?
 
Confermo la mia interpretazione del codice 1, come scritto nel post #33 a cui avevo allegato le istruzioni aggiornate
Infatti pur non condividendo il tenore lessicale adottato nella predisposizione del modello RLIWeb, ho seguito le indicazioni delle istruzioni che hai con forza sottolineato e che per me prevalgono su ogni ulteriore (e forse più logica) considerazione.

Non mi è chiaro questo passaggio:

A quali documenti ti riferisci?
Nella sezione Allegato c'è la possibilità di inserire il contratto e viene richiesto (non ricordo in questo momento dove) di creare un unico file pdf contenente il contratto di locazione e i documenti di identità dei soggetti, magari con codice fiscale. Se ci fosse stata una planimetria e un'attestazione di rispondenza delle associazioni di categoria le avrei inserite sempre in unico file.
In questo caso ho dunque inserito i documenti di identità dei tre soggetti, incluso Sempronio (fratello generoso). Nessun ulteriore documento stilato oltre il contratto stesso.

Ma mi voglio complicare la vita e fare il Tafazzi della situazione:
se proprio vogliamo filosofeggiare (e qui mi sa che @basty abbandonerà la discussione!) la premessa che ho iniettato nel corpo del contratto di locazione non potrebbe essere qualificata come "clausola contrattuale di locazione" ma piuttosto come "contrattazione privata" ("atto privato") pertanto sottoposta a regime di tassazione diversa dal 2% imposta alle locazioni. Quella sola premessa, registrata singolarmente, avrebbe scontato l'imposta fissa di €200+€16. Io ho scelto di fare così proprio per far "passare" la pattuizione sotto regime fiscale locatizio e dargli contestualmente una data certa (cosa di non poco rilievo).
 
qui mi sa che @basty abbandonerà la discussione!
No affatto, anche se non sono interessato a filosofeggiare.
Interessante l’espediente, e non ho remore a confessare che non avevo colto la sottile peculiarità contrattuale.

Piuttosto mi sento una volta tanto di spezzare una lancia in favore di Agenzia delle Entrate (la funzione, non gli addetti).
in Italia per registrare una locazione serve come minimo un master
Trattando il qui dibattuto caso, bisogna ammettere che gli Italani hanno una eccessiva fantasia, che certo configge con le esigenze di semplificazione di ogni procedura informatica.

Ora fino a ieri sera era criterio consolidato che ognuno rispondesse pro quota proprietaria ,dei redditi generati dall’immobile.

Bontà loro hanno cambiato criterio e ammessa una prassi diversa: e immagino che la procedura RLI web potrebbe essere contornata da una serie di controlli incrociati (situazione catastale, precedenti giuridici, ecc) : forse la attuale metodologia è una toppa in attesa di adeguamento delle logiche sottostanti
 

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