Scrivo qui questo quesito anche se non so se è l'area corretta.
Durante alcuni lavori per il recupero di un rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale sono emersi alcuni problemi che provo ad illustrare.
Il rifugio è costituito da una galleria scavata nella roccia con tre gallerie di accesso dalle strade pubbliche risultavano espropriati e accatastati al demanio i 3 accessi, i camini di aerazione. Il Comune aveva affittato come magazzino una degli accessi, che era stato occupato poco dopo la guerra, e il demanio dello stato era intervenuto intorno al 2000 contestandola come sub-concessione. Il problema è stato risolto perché l'Amministrazione comunale nel 2006 ha ristrutturato il rifugio come "luogo della memoria" e aprendolo al pubblico dopo 60 anni. Un tecnico dell'ufficio regionale del demanio venuto a fare un sopralluogo avanzò l'ipotesi che il Comune avrebbe dovuto corrispondere allo Stato un canone sulla base del valore della ristrutturazione. A quanto ne so sono in corso trattative per il passaggio dallo Stato al Comune.
Durante le ricerche sono state trovate notizie e prove dell'esistenza di altri 3 rifugi ma di nessuno è stata trovata documentazione di espropri o accatastamenti esiste solo un verbale dal quale risulta che nel 1965 l,Amministrazione comunale non volle prendere in carico i rifugi.
Scusate la lunga premessa ma ora il proprietario di una casa costruita sopra un ingresso di un altro rifugio che ha parzialmente utilizzato come cantina, vuole effettuare una ristrutturazione e si trova nella necessità di regolarizzare anche la parte sottostante, come si deve comportare? Di chi è la proprietà del sottosuolo utilizzato per la costruzione di un'opera pubblica?
Durante alcuni lavori per il recupero di un rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale sono emersi alcuni problemi che provo ad illustrare.
Il rifugio è costituito da una galleria scavata nella roccia con tre gallerie di accesso dalle strade pubbliche risultavano espropriati e accatastati al demanio i 3 accessi, i camini di aerazione. Il Comune aveva affittato come magazzino una degli accessi, che era stato occupato poco dopo la guerra, e il demanio dello stato era intervenuto intorno al 2000 contestandola come sub-concessione. Il problema è stato risolto perché l'Amministrazione comunale nel 2006 ha ristrutturato il rifugio come "luogo della memoria" e aprendolo al pubblico dopo 60 anni. Un tecnico dell'ufficio regionale del demanio venuto a fare un sopralluogo avanzò l'ipotesi che il Comune avrebbe dovuto corrispondere allo Stato un canone sulla base del valore della ristrutturazione. A quanto ne so sono in corso trattative per il passaggio dallo Stato al Comune.
Durante le ricerche sono state trovate notizie e prove dell'esistenza di altri 3 rifugi ma di nessuno è stata trovata documentazione di espropri o accatastamenti esiste solo un verbale dal quale risulta che nel 1965 l,Amministrazione comunale non volle prendere in carico i rifugi.
Scusate la lunga premessa ma ora il proprietario di una casa costruita sopra un ingresso di un altro rifugio che ha parzialmente utilizzato come cantina, vuole effettuare una ristrutturazione e si trova nella necessità di regolarizzare anche la parte sottostante, come si deve comportare? Di chi è la proprietà del sottosuolo utilizzato per la costruzione di un'opera pubblica?