Gio48

Membro Attivo
Proprietario Casa
Scusate se sono fuori tema, ma siete persone molto eterogenee professionalmente e capaci.
Ho rinunciato all'eredità di mio padre, che aveva sottoscritto una fideiussione per un'attività di mio fratello e due soci per 120.000 euro. L'ho fatto perchè mio fratello non si è comportato onestamente e non volevo essere coinvolta per pagare i debiti a scapito dei miei figli.
Ora mia mamma vende anche l'ultima piccola proprietà rimastale per questo.
Io temo che lei già 94 enne resti senza mezzi di sussistenza adeguati (dispone solo di due piccole pensioni) e, visto che mio fratello non lavora, tocchi poi a me o ai miei figli sostenerla.
Esiste un mezzo formale per evitare di finire sul lastrico per mantenere lei e mio fratello che non lavora?
Perdonatemi ancora per essere andata fuori tema!
GRazie a tutti
 

griz

Membro Storico
Professionista
tua madre è legalmente una tua responsabilità, tuo fratello no. Situazione poco facile ma da gestire per forza
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
riguarda persone con particolari problematiche, sicuramente non il fannullone che non ha voglia
Gli alimenti possono essere chiesti solo da chi versa in istato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento.
Essi devono essere assegnati in proporzione del bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli. Non devono tuttavia superare quanto sia necessario per la vita dell'alimentando, avuto però riguardo alla sua posizione sociale.
Tra fratelli e sorelle gli alimenti sono dovuti nella misura dello stretto necessario.
Il diritto agli alimenti è legato alla prova non solo dello stato di bisogno, ma anche dell'impossibilità da parte dell'alimentando di provvedere in tutto o in parte al proprio sostentamento mediante l'esplicazione di attività lavorativa. Quindi sarà rigettata la domanda di alimenti ove l'alimentando non provi la propria invalidità al lavoro per incapacità fisica, e l'impossibilità, per circostanze a lui non imputabili, di trovarsi un'occupazione confacente alle proprie attitudini e alle proprie condizioni sociali.
 
Ultima modifica:

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ricordo quanto disse il mio avvocato all'avvocato della mia (ancora per poco) moglie, che chiedeva gli alimenti perché non lavorava.
"La potenzialità di reddito è equiparata al reddito".
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
non il fannullone che non ha voglia

Sì, hai ragione.

Però il soggetto (intendo dire un fratello/sorella in generale, non mi riferisco al fratello di @Gio48 ) potrebbe cercare di dimostrare che per circostanze non a lui imputabili non trova un lavoro "confacente alle sue attitudini e condizioni sociali", come ha scritto @Nemesis
 

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