Buon anno a tutti.
inizio la mia presenza in questo forum con un vecchio problema condominiale,
ho visto che in genere si deve essere schematici e completi, ci provo :
>a metà del 2019, l'amministratore-interno è stato sfiduciato dall'assemblea : erano presenti 489mm e più della metà, circa 355mm lo ha sfiduciato
> da allora ci sono state 3 assemblee, ma in nessuna si è presentato un candidato che ha potuto avere oltre 500mm di consenso
> nel frattempo ci sono stati anche alcuni nuovi arrivi in condominio - forse per questo, nell'ultima assemblea un nuovo-condomino di nome Piero, ha ottenuto la maggioranza dell'assembea, pari a 380mm
L'ex amministratore, sempre presente perchè condomino, ha fatto verbalizzare che questa votazione, seppur valida, rimane comunque insufficiente alla nomina : difatti Piero è andato presso la vecchia banca, ed anche in un altra come contro-prova, ma non è stato possibile assegnargli il vecchio o un nuovo conto-corrente-condominiale perchè, secondo gli studi-legale interni alla banca, la votazione non lo ha effettivamente nominato.
Io ho letto che esisterebbe la soluzione "giudice" che però nominerebbe un amministratore esterno, cosa che la quasi totalità dell'assemblea preferisce non avere - io mi chiedo invece, tra quanto tempo questa possibile alternativa, in questo periodo, diventerebbe operativa - quanto costerebbe - cosa bisogna fare per attivarla.
Oppure, potete indicare cosa potrebbe fare Piero, in base a leggi vigenti, oltre ad una massiccia ed organizzata campagna di acquisizione deleghe ?
inizio la mia presenza in questo forum con un vecchio problema condominiale,
ho visto che in genere si deve essere schematici e completi, ci provo :
>a metà del 2019, l'amministratore-interno è stato sfiduciato dall'assemblea : erano presenti 489mm e più della metà, circa 355mm lo ha sfiduciato
> da allora ci sono state 3 assemblee, ma in nessuna si è presentato un candidato che ha potuto avere oltre 500mm di consenso
> nel frattempo ci sono stati anche alcuni nuovi arrivi in condominio - forse per questo, nell'ultima assemblea un nuovo-condomino di nome Piero, ha ottenuto la maggioranza dell'assembea, pari a 380mm
L'ex amministratore, sempre presente perchè condomino, ha fatto verbalizzare che questa votazione, seppur valida, rimane comunque insufficiente alla nomina : difatti Piero è andato presso la vecchia banca, ed anche in un altra come contro-prova, ma non è stato possibile assegnargli il vecchio o un nuovo conto-corrente-condominiale perchè, secondo gli studi-legale interni alla banca, la votazione non lo ha effettivamente nominato.
Io ho letto che esisterebbe la soluzione "giudice" che però nominerebbe un amministratore esterno, cosa che la quasi totalità dell'assemblea preferisce non avere - io mi chiedo invece, tra quanto tempo questa possibile alternativa, in questo periodo, diventerebbe operativa - quanto costerebbe - cosa bisogna fare per attivarla.
Oppure, potete indicare cosa potrebbe fare Piero, in base a leggi vigenti, oltre ad una massiccia ed organizzata campagna di acquisizione deleghe ?