uva

Membro Storico
Proprietario Casa
per avere la riduzione del 25% dell'IMU per contratti agevolati
E' necessario precisare quanto segue.

Per usufruire esclusivamente della riduzione 25% dell'aliquota IMU (cosiddetto sconto statale), non occorre fare alcuna comunicazione.

Se invece si intende usufruire anche dell'aliquota agevolata deliberata dal Comune per gli immobili locati con contratto concordato, allora è possibile che il Comune richieda un'apposita comunicazione (e pure la fotocopia del contratto concordato regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate).

L'ho appena chiarito in questa discussione (post n. #25 e n. #28):
 

Fabinus

Membro Attivo
Proprietario Casa
E' necessario precisare quanto segue.

Per usufruire esclusivamente della riduzione 25% dell'aliquota IMU (cosiddetto sconto statale), non occorre fare alcuna comunicazione.

Se invece si intende usufruire anche dell'aliquota agevolata deliberata dal Comune per gli immobili locati con contratto concordato, allora è possibile che il Comune richieda un'apposita comunicazione (e pure la fotocopia del contratto concordato regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate).

L'ho appena chiarito in questa discussione (post n. #25 e n. #28):
Buongiorno. Mi chiarisci quest'altra aliquota agevolata del comune; cioè oltre alla riduzione del 25% si potrebbe usufruire anche di un'altra agevolazione comunale? Grazie
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
oltre alla riduzione del 25% si potrebbe usufruire anche di un'altra agevolazione comunale?
Sì. Per esempio, il comune di Catania (*) prevede l'aliquota IMU ordinaria del 10,60 per mille, mentre per gli immobili locati a canone concordato prevede l'aliquota del 9,60 per mille.
Pertanto, per gli immobili locati a canone concordato l'imposta, determinata applicando l'aliquota del 9,60 per mille stabilita dal comune, è (ulteriormente) ridotta al 75 per cento, pari quindi al 7,2 per mille.

(*) che ha dichiarato il dissesto finanziario. Perciò, è tenuto a deliberare per le imposte e tasse locali di spettanza dell'ente dissestato, diverse dalla tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita (quindi, IMU al 10,60 per mille).
Resta tuttavia fermo il potere dell'ente dissestato di deliberare, secondo le competenze, le modalità, i termini e i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti, le maggiorazioni, riduzioni, graduazioni e agevolazioni previste per le imposte e tasse.
 
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Fabinus

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sì. Per esempio, il comune di Catania (*) prevede l'aliquota IMU ordinaria del 10,60 per mille, mentre per gli immobili locati a canone concordato prevede l'aliquota del 9,60 per mille.
Pertanto, per gli immobili locati a canone concordato l'imposta, determinata applicando l'aliquota del 9,60 per mille stabilita dal comune, è (ulteriormente) ridotta al 75 per cento, pari quindi al 7,2 per mille.

(*) che ha dichiarato il dissesto finanziario. Perciò, è tenuto a deliberare per le imposte e tasse locali di spettanza dell'ente dissestato, diverse dalla tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita (quindi, IMU al 10,60 per mille).
Resta tuttavia fermo il potere dell'ente dissestato di deliberare, secondo le competenze, le modalità, i termini e i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti, le maggiorazioni, riduzioni, graduazioni e agevolazioni previste per le imposte e tasse.
Allora questa ulteriore agevolazione é a discrezione del comune dove é situato l'immobile locato e quindi non é uguale per tutti i comuni, per cui necessita andare a leggere il regolamento del comune interessato in materia di IMU. Mi confermi questo
 

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