Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
O una discussione è OT o non lo è.

Vorrei farti notare le differenze:
fra un OT "vero" =sulla tua discussione iniziamo a parlare di belle donne o di calcio
piuttosto che una "variazione sul tema"= nuova formulazione di una tassa e disquisizioni a latere.
Non mi pareva che tu avessi posto una domanda perentoria ed di assoluta importanza...ma sollecitavi pareri.

Siamo alle porte di un nuovo tracollo che, in aggiunta alla trasformazione dell'ICI in IMU operata da Monti nel 2011, farebbe crollare il mercato e manderebbe in rovina tanti piccoli e piccolissimi proprietari come me?

La mia è stata una risposta a chi (piccolo proprietario) ritiene che l'eventuale revisione (di valori o percentuale di tassa) debba essere ad esclusivo carico dei "possidenti" oltre la prima casa perchè lui è già "vessato" dalle spese condominiali (che però tasse no sono se non in minima parte).

Essere piccolo proprietario significa avere solo la propria abitazione...e non si capisce come un eventuale "crollo" del mercato immobiliare ti mandi in rovina.

Hai svariati immobili: allora non sei un piccolo proprietario ma ancora non vai in rovina salvo tu abbia appena comprato ed intendi vendere a breve.

Certamente avrai un danno a prescindere anche se vuoi mantenere il possesso perchè subirai gli aumenti di imposizione che altro non è se non una patrimoniale.
 

fasa78

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Impresa
800 euro per spese di gestione e conto corrente? Cambia amministratore!

ehm... io non mi lamento delle spese condominiali.... era tutto un "mio" concetto tra tasse e spese (inoltre come ha detto qualcuno....ci si è messo anche covid 19 ) abbinato ad altre spese che il proprietario di immobili deve sottostare.
 

basty

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Tornando alla revisione del catasto, anch’io temo ci metteranno mano. Certamente l’attuale catasto presenta molte iniquità, ma non sarà certo una riforma frettolosa e fatta a tavolino ( e con il telescopio..) a correggere le distorsioni.
Parità di gettito? E allora che serve farla?

Perché IMU non progressiva? Credo che la costituzione preveda solo la progressività sui redditi ( ma nemmeno quello avviene per la verità nella realtà), non sui patrimoni
IMU è una patrimoniale , e visto che la si paga indipendentemente dal fatto che produca redditi ….. direi che basta e avanza così com’è.

Ps: non sorprendetevi se ho parlato di riforma frettolosa. Se ne parla da 30 anni, ma salvo passare da vani a mq, non ho mai sentito parlare di censimenti immobiliari e tener conto dello stato e vetustà degli immobili. Quindi nuovamente”rendite” virtuali potenzialmente distorte come quelle attuali.

Ho appreso recentemente che in USA con la dichiarazione redditi annuale, periodicamente occorre produrre una valutazione estimativa degli immobili asseverata da professionisti abilitati: deduco quindi che l’èstimo catastale si aggiorna così in modo continuo
 
Ultima modifica:

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Credo che la costituzione preveda solo la progressività sui redditi ( ma nemmeno quello avviene per la verità nella realtà), non sui patrimoni

Io interpreto diversamente l'art. 53 della Costituzione.
La capacità contributiva dei cittadini non dipende solo dai redditi.
Può avere maggior capacità contributiva un individuo con reddito basso e un ingente patrimonio rispetto ad un'altra persona con reddito medio e patrimonio esiguo.

La progressività del prelievo fiscale dipende dalla natura delle imposte e anche da altri fattori.
Ad esempio alcuni considerano inique le imposte indirette perché appunto non sono progressive. Però in un certo senso lo sono, in quanto si presume che chi ha minore capacità contributiva (redditi bassi e patrimoni esigui) acquisti meno beni e servizi e quindi paghi meno IVA.

Tornando alla riforma del Catasto, io per ora ho capito che le novità saranno due: classificazione degli immobili in tre categorie (ordinari, speciali, beni culturali) e tassazione in base alla superficie invece che ai vani.
Però non mi è chiaro come vengono calcolati i mq. Sulle visure di alcuni appartamenti vedo delle superfici che non corrispondono né a quella calpestabile né a quella comunemente detta "commerciale".
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Io interpreto
Penso che non essere un esperto di filosofia del diritto tributario mi giovi: così le mie osservazioni riflettono il comune sentire.

Può avere maggior capacità contributiva un individuo con reddito basso e un ingente patrimonio
In un certo senso si: ma se ritieni intangibile la proprietà privata, tale criterio equivarrebbe ad un esproprio.
si presume che chi ha minore capacità contributiva (redditi bassi e patrimoni esigui) acquisti meno beni e servizi e quindi paghi meno IVA.
Qui rilevo uno strano concetto di progressività: forse è per quel motivo che gli internati nei KL di Hitler erano esentati dalle imposte indirette: consumavano quasi niente
Però non mi è chiaro come vengono calcolati i mq.
Ma puoi essere certa che quelli saranno adottati….
 

griz

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Professionista
la riforma del catasto oltre ad essere un argomento ostico e combattuto è molto necessaria, il catasto così com'è ora impostato, in particolare per i fabbricati residenziali attribuisce dei valori che non hanno alcun riscontro col valore reale, vi sono situazioni dove il valore catastale è ridicolo rispetto al valore di mercato ed altre dove invece risulta più alto. La nuova impostazione, oltre a cambiare il parametro di misura dal vano al mq dovrebbe rispecchiare un valore più allineato a valori veri non quanto in valore assoluto ma quanto in rispecchiare proporzionalmente i valori, dal punto di vista delle rendite dovrebbe collocarsi abbastanza al di sotto allo scopo di evitare contenziosi ma avere la corretta parametrazione rispetto al mercato. L'unità di misura del mq così come impostata è riferita alle superfici commerciali con le pertinenze ed aree esterne parametrate. I valori di riferimento dovrebbero (e qui sta il difficile) riferirsi a microzone analizzando i valori veri espressi dal mercato, da qui l'imposizione di indicare il prezzo dell'immobile nelle compravendite. Certo è un'impresa titanica e se ne parla da molto, i comuni dovrebbero stabilire i confini delle microzone ma credo che nessuno lo abbia fatto. Nei primi anni dalla mia iscrizione all'Albo, circa 1987, ho assistito ad un convegno dove un funzionario del catasto, venuto da Roma, parlava di questo problema e delle idee che stavano elaborando, indicazione del ministero era comunque quella della parità di getto delle imposte ma su valori più vicini al reale, da allora si è solo provveduto ad andare a cercare nelle città gli immobili A/4 e A/5 che erano diventati paragonabili ad A/2 ma senza avere mai aggiornato la rendita, cosa che è diventata fattibile solo recentemente con la creazione di mappe interattive dove si può vedere quali UIU sono censite nello specifico immobile e valutarne la collocazione e stabilire così che le categorie attribuite nel 1939 non hanno più senso. Vedremo cosa riusciranno a fare
 

basty

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Proprietario Casa
da allora si è solo provveduto ad andare a cercare nelle città gli immobili A/4 e A/5 che erano diventati paragonabili ad A/2 ma senza avere mai aggiornato la rendita,
Credo volessi scrivere altro, rispetto a ciò che si può dedurre dalla frase riportata.

E' vero : ci sono in città degli A4 che oggi, ristrutturati, sarebbero dovuti diventare A3 o A2: se li avessero individuati, avrebbero aggiornato d'ufficio la categoria e conseguentemente la rendita.

Ma ci sono anche i casi opposti: immobili classificati A2, tuttora sprovvisti di bagni, di impianti di riscaldamento, vecchi di più di un secolo, che non hanno mai subito modifiche strutturali e qualitative: ma il catasto non considera lo stato di obsolescenza e manutentivo; la categoria è assegnata a prescindere (cito risposta ufficiale a richiesta di declassamento...)

Le grosse sperequazioni credo siano riscontrabili nei grossi centri: se penso a Milano, quante micro, meglio quante nanozone dovrebbero essere circoscritte? ci sono zone un tempo periferiche, oggi considerate semicentrali o di pregio.
Prova a pensare alla zona fiera: accanto a palazzi centenari sono sorti nuovi condomini di pregio: per non parlare di Milano City.

La riforma un giorno o l'altro si farà: ma che produca maggiore equità ne dubito, si creeranno distorsioni di altro tipo.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Molto utile l'intervento di @griz , che analizza il problema dal punto di vista tecnico.

Interessante la questione delle microzone
i comuni dovrebbero stabilire i confini delle microzone ma credo che nessuno lo abbia fatto.
alla quale aggiungo il problema dei cosiddetti "immobili fantasma": possibile che i Comuni più o meno grandi non riescano a censire tutti gli immobili presenti sul loro territorio?!?
 

griz

Membro Storico
Professionista
possibile che i Comuni più o meno grandi non riescano a censire tutti gli immobili presenti sul loro territorio?!?
ormai gli immobili fantasma sono pochi, il catasto ha avviato alcuni anni fa la procedura di sovrapposizione delle mappe aerofotgrammetriche alla catastale ed ogni immobile rilevato che non risultava in mappa era soggetto ad indagine con ingiunzione alla proprietà di procedere al censimento che altrimenti sarebbe stato fatto d'ufficio con attribuzione delle spese. C'è stata una piccola corsa a sistemare. Non so se oggi viene rifatta ma non credo, oggi sono i comuni che con le pratiche edilizie e agibilità chiedono l'aggiornamento catastale, ovvio che se si costruisce abusivamente e nessuno vigila... ma questo è un altro discorsa
 

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