Benny

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a tutti.
Il mio inquilino, che è in affitto da più di un anno, mi ha chiesto di ridurre l’affitto.

Sarei intenzionato ad accettare la sua richiesta ma volevo capire come comportarmi.

Il contratto attuale è con cedolare secca.

Cosa devo fare? chiudere l’attuale contratto e riaprirne un altro o posso modificare direttamente quello in essere?

grazie
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Basta presentare all'agenzia delle Entrate una scrittura privata in carta libera riportando gli estremi del contratto, il nuovo canone concordato e il periodo di riduzione dell'affitto. La registrazione è senza spese.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La presentazione va fatta nel medesimo ufficio dove è avvenuta la registrazione, accompagnata dal Mod 69.
Per gli addetti non sarebbe obbligatoria: serve invece al locatore per giustificare il minor reddito dichiarabile.
Meglio definire sempre una durata della riduzione: perché ad essere esentasse è solo la riduzione, non l’eventuale registrazione di un successivo aumento.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Meglio definire sempre una durata della riduzione: perché ad essere esentasse è solo la riduzione, non l’eventuale registrazione di un successivo aumento.
Quindi, nessun costo per la riduzione, mentre per il reintegro del precedente contratto occorre registrare nuovamente il contratto?
Così ti costringono a trovare la soluzione più logica e conveniente: i contraenti concordano la riduzione con l'impegno ad un successivo reintegro senza limiti di tempo, ovvero ad un rinnovo dell'accordo se perdurassero le condizioni di disagio, ma di fatto a rientrare nell'importo del canone precedente, risparmiando sia sul nuovo contratto di reintegra che sul canone che ufficialmente sarebbe inferiore, permettendo una piccola evasione, spintanea.
 

Benny

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie per le risposte. Io ho registrato il contratto direttamente sul portale dell’agengi delle entrate ( RLI può essere?) in questo caso cosa faccio?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
in questo caso cosa faccio?
Non è possibile registrare telematicamente l'accordo riduzione canone stipulato con il conduttore.
Quindi devi recarti allo sportello dell'Agenzia delle Entrate (nello stesso ufficio territoriale indicato sul mod. RLIWeb quando hai registrato il contratto di locazione) col mod. 69 compilato e almeno due copie dell'accordo firmate in originale dai contraenti (locatore e conduttore).
Il funzionario ti restituirà una copia timbrata.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
per il reintegro del precedente contratto occorre registrare nuovamente il contratto?
No, non occorre registrare nuovamente il contratto di locazione.
Se nell'accordo riduzione canone non è indicata una durata (dalla data x alla data y), allora quando le parti decidono di tornare al canone originario devono registrare all'Agenzia delle Entrate un'altra scrittura in tal senso. Che però non è esente dalle imposte di bollo e di registro.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Che però non è esente dalle imposte di bollo e di registro.
Quindi conviene esguire il consiglio che ho dato prima:
Quindi, nessun costo per la riduzione, mentre per il reintegro del precedente contratto occorre registrare nuovamente il contratto?
Così ti costringono a trovare la soluzione più logica e conveniente: i contraenti concordano la riduzione con l'impegno ad un successivo reintegro senza limiti di tempo, ovvero ad un rinnovo dell'accordo se perdurassero le condizioni di disagio, ma di fatto a rientrare nell'importo del canone precedente, risparmiando sia sul nuovo contratto di reintegra che sul canone che ufficialmente sarebbe inferiore, permettendo una piccola evasione, spintanea (spintaneamente).
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Conviene scrivere nell'accordo che la riduzione canone è concessa dal giorno x al giorno y.
L'accordo si registra all'Agenzia delle Entrate senza alcuna spesa.
Dal giorno y + 1 il conduttore pagherà nuovamente il canone originario (quello scritto sul contratto di locazione).
Se successivamente si ripresenteranno sue situazioni di disagio, le parti potranno registrare un altro accordo di riduzione, sempre per un periodo predeterminato.

Facendo così è chiara la durata della riduzione canone, e non vi sono né costi né evasioni fiscali.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi conviene esguire il consiglio che ho dato prima:
Forse ciò che intendevi dire equivaleva a ciò che ha scritto @uva al post #9: ma non ti sembra molto più chiaro e semplice esporre la soluzione così come fa Uva?
Non ho la pretesa della chiarezza di uva, ma anche ciò che avevo scritto non era di difficile lettura.
Meglio definire sempre una durata della riduzione:
 

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