mandarino

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Buonasera.Tizio,figlio del de cuius ha rinunciato all'eredità.Tizio ha un figlio maggiorenne che a sua volta ha un figlio minorenne.A vostro avviso conviene che anche il figlio di Tizio rinuncia all'eredità e anche il figli minore di questo.Sono tutti atti di rinuncia separati.IO pensavo:prima rinuncia il figlio poi per il nipote si valuta---cosa ne pensate?
 

basty

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Bisogna sapere perché Tizio ha rinunciato. Se per fare un favore al figlio o per evitare passività.
Nel secondo caso anche il figlio di Tizio deve fare rinuncia. Col nipote minore non so come si procede
 

Gianco

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Se il figlio del de cuius rinuncia all'eredità il nipote potrebbe non sapere della sua rinuncia e se non ne prendesse possesso automaticamente dopo 10 anni perdere il diritto trasferitogli dal padre. Stesso discorso per il pronipote, che peraltro credo che non debba neanche essere chiamato in causa. Altrimenti sembra una catena di Sant'Antonio dove gli unici che "ereditano" anche l'attivo che non esiste sono, i notai e lo Stato.
 

Luigi Criscuolo

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Se il figlio del de cuius rinuncia all'eredità il nipote potrebbe non sapere
Tu sai, quanto me, che la rinuncia all'eredità non può essere fatta oralmente tra una telefonata e l'altra per avvisare i parenti, ma esiste una precisa procedura da seguire: andare da un notaio dichiarare la rinuncia che verrà trascritta ed inserita nell'apposito albo delle successioni presente nelle cancellerie del tribunale. Quindi la rinuncia si fa per atto pubblico. A questo punto anche il figlio maggiorenne del primo chiamato all'eredità, succedendogli nella qualifica di chiamato all'eredità, è bene che faccia la sua rinuncia e che tale rinuncia sia fatta anche dal tutore del terzo chiamato all'eredità che è minorenne.
L'alternativa è non presentare alcuna successione, non toccare i beni, sopratutto i contanti, del de cuius, liberare gli appartamenti di proprietà del de cuius caduti in successione ed occupati dai chiamati all'eredità, così dopo 10 anni si perde il diritto di accettare l'eredità. Però è una strada pericolosa perché per il minorenne i 10 anni scattano da quando ha compiuto la maggiore età.
 

Gianco

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Professionista
Forse sbaglio, ma se trascorrono i 10 anni senza che il figlio accetti l'eredità, automaticamente perde ogni diritto. Pertanto, alla sua morte i suoi figli, quando avranno raggiunto la maggiore età, non potranno accettare alcuna eredità proveniente dal padre perché nel frattempo altri ne hanno "goduto".
 

Dimaraz

Membro Storico
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Quindi la rinuncia si fa per atto pubblico. A questo punto anche il figlio maggiorenne del primo chiamato all'eredità,

Vero da un punto di vista "formale"... ma è anche vero che di una eredità fintanto che non non si fa la dichiarazione di successione e non si compiono atti di accettazione tacita resta "congelata" fino a prescrizione.

Quindi per dare consigli servono più info.
 

albertodellorso

Membro Attivo
"Tu sai, quanto me, che la rinuncia all'eredità non può essere fatta oralmente tra una telefonata e l'altra per avvisare i parenti, ma esiste una precisa procedura da seguire: andare da un notaio dichiarare la rinuncia che verrà trascritta ed inserita nell'apposito albo delle successioni presente nelle cancellerie del tribunale. Quindi la rinuncia si fa per atto pubblico. "
la rinuncia, come l'accettazione con beneficio di inventario, può essere dichiarata al Cancelliere del Tribunale Civile competente per la ultima residenza del de cuius, con costi sicuramente inferiori a quello di un Notaio.
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Buonasera.Tizio,figlio del de cuius ha rinunciato all'eredità.Tizio ha un figlio maggiorenne che a sua volta ha un figlio minorenne.A vostro avviso conviene che anche il figlio di Tizio rinuncia all'eredità e anche il figli minore di questo.Sono tutti atti di rinuncia separati.IO pensavo:prima rinuncia il figlio poi per il nipote si valuta---cosa ne pensate?
Qual è lo scopo di tutto ciò???
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
la rinuncia, come l'accettazione con beneficio di inventario, può essere dichiarata al Cancelliere del Tribunale Civile competente per la ultima residenza del de cuius, con costi sicuramente inferiori a quello di un Notaio.
Se è comprensibile sottoscrivere la dichiarazione dell'accettazione con beneficio d'inventario, non capisco quale sia la necessità di spendere soldi se puoi accettare o rinunciare tacitamente a seconda se ci sia la certezza dell'attivo o del passivo della successione.
 

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