BeppeX88

Membro Assiduo
Proprietario Casa
L'impresa che esegue i lavori subentra al titolare ed acquisisce il 110% dilazionato nei 5 anni. Inoltre l'accordo proposto prevede che il committente debba accollarsi un ulteriore 50% che va a sommarsi ai citati 110%, per un totale del 160% dell'importo dei lavori.
Il famoso bonus 160%
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non mi è molto chiara la differenza fra sconto in fattura e cessione del credito, quando a farsene carico è il fornitore... O meglio, mi è chiaro cosa avviene, che forse spiega la stranezza... di Gianco.

Ho sostituito i serramenti in un appartamento di mia proprietà, ipotizzando di gestire direttamente le detrazioni. Poi considerando la situazione anagrafica, ho chiesto se potevo optare sullo sconto in fattura.
La risposta è stata no, ed è interessante il perché ( il perché tecnicamente non mi sorprende, lo davo per scontato...): perché per fare questo “sconto”, avrebbero dovuto maggiorare l’importo di almeno il 30%, ..
2considerazioni:
1-non lo hanno concesso per non ufficializzare questa maggiorazione?
2-qualcuno crede veramente di non dover “pagare” questo “sconto”?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Vademecum:
-Sconto in fattura = l'impresa fattura a prezzo concordato ma detrae dall'imponibile importo equivalente al bonus.
-Cessione del Credito = il committente cede ad un terzo (banca o impresa) il controvalore del bonus (ad un controvalore convenuto).

Logica impone che in entrambi i casi tale sconto/cessione comporta che chi subentra dovrà attendere anni priva di rientrare dell'acquisto (da 5 a 10).

Solo uno "scemo" sconta 50 adesso per riavere 50 in 10 anni....salvo appunto che quel 50 non sia un 65 (100+30% = 130-50%= 65...15 punti percentuali per 10 anni...senza contare che sono al lordo di tasse).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Per una volta.... siamo perfettamente in sintonia!
.... e ti dirò di più. Proprio perchè non mi sorprendo affatto di questo ovvio meccanismo, mi ha fatto sorridere che la ditta a posteriori non abbia più aderito, potendo rettificare l'importo della fattura a saldo ancora da emettere.

(Avevo considerato purtroppo a posteriori che alla mia età , accettare un aggravio del 15% oggi, fosse più conveniente che scommettere di esserci ancora per 10 anni....)
 

calos

Membro Junior
Proprietario Casa
Se ben comprendo le intenzioni descritte da ioalva, lei deve fare una ristrutturazione di due appartamenti, distintamente accastastati, quindi il massimale di sconto è di 96.000 euro ad appartamento, occorre quindi fare per avere due massimali, due distinti capitolati e relativi computi e due contratti con la ditta appaltatrice dei lavori. Sempre con contabilità separate dovrà pagare le fatture sempre distinte con bonifico parlante, e fin qui, ci siamo. I tecnici e i professionisti faranno uguale in più assevereranno che le spese rientrano nei limiti o dei preziari Regionali, o del Dei, o aspetterai il decreto del Mise, il Caf certificherà la conformità a questo punto stà a lei decidere confidando che sia una convenienza i creditori, come da contratto, e, si, nel contratto va scritto se si opta per lo sconto in fattura o cessione del credito, i creditori le faranno lo sconto in fattura, che è la cosa più semplice per lei, oppure opterà per la cessione del credito alle banche o alle Poste. Se è il caso della cessione del credito, siccome per la ditta non è conveniente, per l'asseverazione descritta in precedenza, la chiede lei .
Chiedo cortesemente a coloro che conoscono meglio di me questa contorta materia, di scrivere se la normativa è diversa.
Facendo un piccolo esempio, lei, se i lavori sono in totale per 100.000 euro,
50.000 le paga il resto 50.000 siccome rientrano nelle 96.000 di massimale, può scegliere o scontarle in fattura, o di cedere alle Poste oppure, anche in parte, di portarsele in detrazione nelle denunce dei redditi dei prossimi 10 anni, sempre ammesso che abbia capienza fiscale, tanti saluti e tanta salute.
Amici del forum ditemi se sbaglio.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
se i lavori sono in totale per 100.000 euro,
Il limite massimo per ogni unità abitativa è di 96.000 euro.
Quindi la detrazione (poniamo si tratti del bonus ristrutturazioni 50%) si calcola sul massimale.

Il contribuente può scegliere se utilizzare direttamente il bonus portandolo in detrazione in 10 rate annuali, oppure cederlo (ad esempio ad una banca), oppure chiedere lo sconto in fattura.
In quest'ultimo caso il bonus viene ceduto all'Impresa.

Una novità importante è stata introdotta recentemente dal Decreto Sostegni ter: il credito d'imposta si può cedere una sola volta. Eventuali contratti per ulteriori cessioni sono nulli.
Questo per porre freno alle varie frodi che venivano organizzate con ripetute cessioni del credito relative persino a lavori mai effettuati.
 

skipa3

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
io ho praticato lo sconto in fattura del 50 per cento sulla mia ristruttirazione ed ha funzionato in questo modo:
ho chiamato una ditta per preventivo;
ho chiesto se praticavano lo sconto in fattura con risposta positiva;
ho avviato la pratica con agenzia dell entrate; dove il mio credito (del 50 per cento dilzazionabile ecc..)veniva ceduto alla ditta ; la ditta una volta accettata la pratica di cessione da parte del agenzia dell entrate , si è rivolto in posta per cedere il suo 50 per cento e ricevere liquidità;( ovviamente gli istituti di credito non ti danno il 50 preciso ma tra costi e tassi la ditta riceve circa il 44per cento)(pero li hanno subito)
stop !
ps. lavori di ristrutturazione totali con compresi ovviamnente i lavori trainati e trainanti obbligatori per ottenere lo sconto on fattura dell ultimo decreto
 

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