U

Utente Cancellato 45958

Ospite
dipende: se tua zia, non era sposata, o era vedova, e sopratutto senza figli, ha fatto testamento la casa di sua proprietà poteva lasciarla a chiunque.
Discorso diverso se non avesse fatto testamento perché il questo caso subentrano in parti uguali i suoi fratelli, consanguinei o equiparati per legge a consanguinei, ed in caso di fratelli premorti i figli di questi, cioè i nipoti. Do per scontato che i genitori di lei siano già morti.
I soldi spesi per la conservazione del valore del bene vanno conteggiati nel valore stesso della casa; ovviamente devi avere le ricevute altrimenti ciccia.
La zia era vedova e senza figli e la CTU conferma la validità del testamento.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
contro chi prendi posizione
Dovrei aggiungere ... che non ho preso posizione contro nessuno ...:
e per la verità avevo pensato che la vostra presa di posizione verso Chiacchia fosse scherzosa ed ironica, verso un personaggio ormai familiare su questo forum, visto che nessuno ha titolo per bacchettare alcuno, credo.

Mi interessava invece venire a capo delle differenze tra le due risposte.

Il resto credo non valga la pena di soppesarlo.
 
U

Utente Cancellato 45958

Ospite
Secondo me ci stà provando perchè non si rassegna all' evidenza dei fatti o pensa che gli offra qualche cosa per farla finita, vista la lungaggine dei processi e magari si porta a casa almeno le spese.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
perché usando la prima persona singolare avevi fatto credere che fossi tu il soggetto della situazione.
Per evitare elucubrazioni mentali
Scusatemi ma mi sono allontanato qualche giorno e non Vi ho seguito cosa che ho fatto adesso, comunque leggendo non volevo offendere o prendere per i fondelli nessuno.
Ricapitoliamo, ho chiesto dettagli.
Un amico mi chiede: a mio fratello è stato lasciato in donazione il 50% (e l'altro a 50% a me) un terreno con alberi da frutta ben curati e produttivi; la domanda che mi pone è: in mia assenza il frutteto se le goduto lui e qui non abbietto ma poi non curandosene ha mandato in malora tutto, adesso io gli ho chiesto di prendere possesso della mia metà ma lui mi chiede le spese di mantenimento e io per ripicca vorrei chiedere il deprezzamento del frutteto che è irrecuperabile a causa sua.Giusto? si ho no?
Il secondo amico/a la domanda postami è:Mamma e Papà muoiono a distanza di qualche settimana, io scopro che mia sorella si è fatta donare in vita l'appartamento del piano di sopra della palazzina ( composta da due piani) dove lei è vissuta per un'altro anno dopo al morte dei nostri genitori ( poi si è trasferita), nella donazione vi è scritto con esenzione di collazione e come anticipo della legittima.
Questo avveniva 8 anni fa.
Visto che non se ne veniva a capo ho fatto valutare da un ctp l'intero immobile, il risultato è che l'appartamento del piano di sopra ha un valore maggiore in rispetto al piano di sotto perché ha in più la posizione elevata, una stanzetta prima di uscire sul terrazzo e il terrazzo, non tetto è accatastato come terrazzo.
L'amica a questo avrebbe sorvolato ma aprendo la successione la sorella è entra nell'appartamento rimasto per un'altro 50% pertanto ha leso la legittima abbondantemente, si o no?
In più, fin tanto che lei ci a abitato ok ma dopo anche se ha insistito di avere le chiavi non le ha mai avute, di conseguenza non è stata fatta nessuna manutenzione mandando in rovina tutti e due gli appartamenti a causa di infiltrazioni.
Chi ne risponde? ( oltre se è stata o no lesa la legittima che l'ho deciderà il tribunale).
Spero di avervi dato più elementi ma come vedete è diventata una storia
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Giusto? si ho no?
se il frutteto è divisibile in parti uguali si deve procedere alla divisione nello stato in cui si trova oggi il terreno.
Il problema delle spese per il mantenimento va affrontato in un duplice contesto: il primo è quello di dimostrare, ricevute alla mano, le somme spese per il mantenimento di tutto il frutteto; il secondo è che nonostante la presunta manutenzione il frutteto è andato alla malora. In questo secondo caso bisogna appurare se il tuo amico aveva in qualche modo affidato al fratello la gestione di tutto il frutteto che è rimasto indiviso anche dopo la morte del padre. Anche se espatriato, il famoso buon padre di famiglia avrebbe trovato il modo per tenere sotto controllo il valore della proprietà rimasta in comunione e di trovare le soluzioni per la sua conservazione. Diciamo che nei decenni il tuo amico si è ampiamente disinteressato del frutteto. Il diritto di avere la metà dei frutti può essere esercitato entro i limiti della prescrizione di esercitare tale diritto e nei limiti della produttività del terreno medesimo: se questo non dà più frutti da più di 5 anni, zero pretese.
nella donazione vi è scritto con esenzione di collazione e come anticipo della legittima.
questo, a mio avviso, fa supporre che la massa ereditaria ante morte fosse così cospicua che il valore dell'appartamento donato fosse ben poco rispetto al resto, e sopratutto la presenza di un testamento.
Se non c'è testamento l'appartamento inferiore è l'unico bene andato in successione, in mancanza di testamento, questo appartamento va diviso 1/2+1/2. Ma la quota legittima della sorella donataria, in questo caso è di 1/3, è già stata data quando i genitori erano ancora in vita, quindi, a mio avviso, a questa sorella beneficiata in anticipo le spetterebbe 1/2 -1/3 = 1/6 dell'appartamento del piano inferiore. Di conseguenza l'altra sorella dovrebbe avere i 5/6 di proprietà dell'appartamento lasciato in eredità.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Diciamo che nei decenni il tuo amico si è ampiamente disinteressato del frutteto. Il diritto di avere la metà dei frutti può essere esercitato entro i limiti della prescrizione
Il mio amico, espatriato, inviava ogni mese una sorta di aiuto monetario per il mantenimento dei genitori che vivevano di pensione, non chiedeva nessun resoconto di questi soldi o che fine facessero, in più al fratello gli inviava puntualmente altri soldi, dietro richiesta del fratello, per comprare concimi benzina per il trattore ecc. ecco perché il mio amico si è incavolato quando il fratello si è impuntato facendo capire che voleva tutto il terreno, dei frutti prodotti dal frutteto non ne chiede niente.
Ecco perché sono stato molto lacunoso nel descrivere la situazione iniziale facendo credere a qualcuno che era mio, affrontiamo la cosa in modo semplice poi sarà il tribunale a fare la sentenza, se andranno in tribunale, la domanda è: il fratello "custode" per la legge ha dei doveri di mantenimento del bene? senza considerare se il terreno è divisibile, a quanto ammonta ecc.
questo, a mio avviso, fa supporre che la massa ereditaria ante morte fosse così cospicua che il valore dell'appartamento donato fosse ben poco rispetto al resto, e sopratutto la presenza di un testamento.
Come massa ereditaria è stata solo e sempre la casa dove abitavano, ora vediamo se ho capito, la legge prevede che i figli devono avere la stessa quota dell'eredità escludendo la disponibile, la sorella ha avuto la metà della massa ereditaria e in più deve avere anche altro? ossia la disponibile è 1/3 ? ora ammesso che siano € 100 li dividiamo e abbiamo che la disponibile è € 33,33 ecc. pertanto restano € 67 che divisi
per due = € 33.5 giusto?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
la sorella ha avuto la metà della massa ereditaria e in più deve avere anche altro? ossia la disponibile è 1/3 ?
hai la capacità di invertire il senso del mio ragionamento. Sono partito dalla donazione che è stata fatta con atto scritto dove è riportato che il ricevente della donazione, essendo legittimario, è dispensato dalla collazione: cioè dal rimettere nell'asse ereditario il valore della donazione al momento della morte del donante essendo questa donazione considerata un anticipo della eredità. Tuttavia tale dispensa è valida solo nell'ambito del valore della quota disponibile del donante calcolata sull'intero asse ereditario ricostruito. Se il valore della donazione al momento della successione supera il valore della quota disponibile significa automaticamente che è stata lesa la parte di eredità coperta da legittima. Quindi al legittimario favorito rimangono due possibilità: a) rinunciare alla eredità e tenersi per intero la donazione; b)oppure accettare l' eredità immettendo nella parte della riservata alle quote legittime la quota eccedente la quota di legittima.
Se nell'atto di donazione c'è scritto "donazione con esenzione di collazione e come anticipo di legittima" io interpreto che la donazione non è un anticipo della eredità ma come anticipo della quota di legittima.
Se l' appartamento del piano terra vale 90.000 € e quello del primo piano, donato alla figlia a), ora vale 120.000 € la massa ereditaria sarebbe di 210.000 €, quota disponibile 70.000 euro, quota legittima figlia a) 70.000 €, quota legittima figlia b) 70.000 euro.
La figlia a) deve dare 25.000 € alla figlia b) per tenersi l'appartamento avuto in donazione ed avere il 50% dell'appartamento dell'appartamento del piano terra.
Oppure la figlia a) rinuncia all'eredità non versa alcuna cifra, mantiene la proprietà dell'appartamento del primo piano ma perde la proprietà su quello del piano terra.
Ultima chance la figlia b) versa 20.000 € alla figlia a) e diventa proprietaria al 100% dell'appartamento del piano terra.
Per il caso del frutteto o si hanno le prove documentate dei versamenti oppure è meglio lasciare stare.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
:giocherellone::malato: perdonami non è facile seguire il discorso per chi non è addetto ai lavori, ma il conteggio fatto sopra da me è corretto solo che rileggendo quello che hai replicato e isolato cosi, fa capire un'altra cosa, hai ragione.
Vediamo se ci azzecco, se prendo al disponibile e la tolgo di mezzo quello che resta va diviso per i figli in parti uguali ora che siano due/tre/quattro ecc. non importa l'importante che ogni figlio abbia una parte uguale...:nerd:
Per il frutteto non ne facciamo un caso di lana caprina alla fine se la vedono tra fratelli, ma a me serve come esperienza ossia c'è responsabilità per il custode dell'eredità nel mantenere il bene nello stato di fatto di come l'ha ricevuto? solo questo del resto il discorso si allaccia all'altra eredità, ovvero la sorella che ha avuto la donazione ecc. e vi è vissuta fino a quanto gli ha fatto comodo, aveva la responsabilità della manutenzione in primis della sua parte per evitare di creare danni all'altra parte e/o quanto meno avvisare o dare la possibilità alla sorella di interessarsene per fare manutenzione?
 

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