vittorievic

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User_57897

Ospite
vittorievic La situazione è peggiore di quello che immaginavo. la vasca è in cima a una collina, la stradina percarre un lungo tratto praticamente percorrendo il tereno su ben tre lati per raggiungee la cima. Ad occhio non sussistono percorsi alternativi più agevoli.
Resto della mia convinzione: agire di conseguenza per smuovere lo stato di inerzia dell'ente.
situazione veramente paradossale.
Poi i terzi che ne traggono vantaggio dall'acqua ... dovrebbero contribuire necessariamente in quanto viene detratto un bene di terzi a lovo vantaggio senza nessuna contropartita.
Quindi sarebbe corretto che esistesse un controvalore permanente nell'utilizzo dell'impianto.
Era stato previsto?
solo un'analisi e un accertamento lo può appurare.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Allora la vasca di accumulo ha portato via 1/3 di superficie ad una particella catastale.
La strada interessa altre 4 particelle. Queste particelle, oltre ad aver perso una striscia di terreno, hanno perso valore per il fatto che sono intersecate dalla strada: sono invendibili; tutto il podere per il fatto della servitù di passaggio, che usa il medesimo ingresso su pubblica via, ha perso valore nel suo complesso. Il risarcimento danno per effetto servitù della strada supera il valore riconosciuto e concordato per l'esecuzione della vasca. L'ente sostiene che ha diritto alla servitù di passaggio gratuito per ragioni connesse con la pubblica utilità motivo per il quale ha costruito la vasca.
IL fatto è che se andando in giudizio dovessero essere condannati, siccome stanno diminuendo gli utenti, hanno ventilato l'abbandono della struttura vecchia ormai di 43 anni.
 

Gianco

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Professionista
Di certo, tutto quello che è a disposizione esclusiva dell'Ente, deve essere espropriato e pagato secondo quanto prevede la legge, salvo che non fosse concordato in assenza di esproprio. Mentre la servitù di passaggio va pagata, se non ricordo male al 50% del valore dell'area occupata. E' ovvio che superati i vent'anni di possesso, ciascuno resta proprietario e titolare di servitù di passaggio e di acquedotto per usucapione.
 
U

User_57897

Ospite
se andando in giudizio dovessero essere condannati, siccome stanno diminuendo gli utenti, hanno ventilato l'a
L'inerzia nelle azioni mai sviluppate per anni, (e qui mi accenni 43 anni dalla realizzazione, quasi mezzo secolo!) non solo da parte dell'ente ma anche dalla proprietà che avrebbe dovuto reagire prima, fa sì che la problematica risulti particolarmente complessa. Comunque qualora l'ente decidesse "l'abbandono" della struttura risulta possibile una "rogna" peggiore in quanto l'abbandono eventuale dovrebbe essere accompagnato anche con la eliminazione della servitù della strada e rientro in piena proprietà della stradina che percorre i vari mappali. Purtroppo ricadrebbe l'onere della manutenzione ovvero dell'eliminazione della stessa, ovvero (salvo sia possibile!) lo sfruttamento in proprio dell'impianto, cosa che ora non è possibile.
Soluzioni? ce ne sono parecchie. oltre quelle elencate in precedenza anche un'altra, ma penso sia quella più difficile per il contadino attuare, infatti cedere la proprietà di solito, in questi casi, risulta quasi sempre un pessimo affare.
Comunque se l'ente "abbandona" la struttura non può dire "ciao, grazie e tanti saluti" e quindi "sparire" quale uccel di bosco in quanto, proprio in merito alla messa in sicurezza dell'impianto incorrerebbe in penalità pesanti. A parte che conosciamo i tempi eterni della giustizia italiana, potrebbe decidere di "mettere in sicurezza" l'area .... blindando di fatto (da come vedo i luoghi) quasi tutta l'area rendendo ancor più pesante l'occupazione. Situazione a dir poco pazzesca.
A questo punto ... consigli? E' molto dura fornirne uno. Diversi anni fa ho realizzato una vascona autoaffondante per un'industria. Dalle dimensioni di questa non si tratta dello stessio tipo di manufatto ma esecuzione di una fondazione continua su cui poggia un muro di sostegno di considerevoli dimensioni; la porzione di 50 cm. che sporge dovrebbe essere solo la parte superiore del muro in cls. Mettere in sicurezza un impianto del genere non è uno scherzo.
L'hanno nominato "Laghetto di pesca" ..... .... e per chè non aprofittarne facendolo diventare ... un'attrazione, ovviamente con tutte le sicurezze possibili del caso? In quell'area ce ne sono numerosi di laghi a quello scopo.
Nuova follìa ? Non so. Fra tante soluzioni possibili scartare quelle più onerose, a volte le più pazze sono le migliori!
Suggerimento non a caso, tuttavia, visto che avevano sorpreso .. "pescatori di frodo" in passato ....
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
(e qui mi accenni 43 anni dalla realizzazione, quasi mezzo secolo!)
francamente sono iniziati nel 1972 e terminati inizio 1979. Questi enti uno dipende dal Ministero dell'Agricoltura l'altro è un Ente Regionale sono dei baracconi dove si rifugiano persone che hanno passione per il "posto fisso". L'ente statale vive con gli stanziamenti decisi 3 anni fa: ogni hanno, come nei condomini, presentano il bilancio preventivo di spesa dell'ente per il terzo anno a venire perché le richieste devono essere presentati tre anni prima, due anni prima vengono approvati e l'anno prima entrano nelle casse dell'ente. I soldi per pagare la servitù o l esproprio li potrebbero avere già avuti, ma magari, sono stati utilizzati per altre magagne e nessuno avrà il coraggio di inserire di nuovo una voce di spesa già assecondata. Secondo me faranno più bella figura a dire che quel servizio è in perdita e troveranno un magheggio per scaricare a qualcuno la patata bollente.
 
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User_57897

Ospite
va be' dai! ancora un annetto e mezzo e ci siamo al mezzo secolo esatto! Comunque la situazione è piuttosto intrigata. Come ti ho già accennato, soluzioni "forse" ce ne sono, basterebbe iniziare a saggiare come sono le situazioni. I terzi che traggono vantaggio dal deposito acque se cessa la fornitura come starebbero? traggono vantaggi? a gratis? vero che la vascona è vecchiotta, ma mica è un museo da goderlo "a gratis"!
Sondare i pareri, trovare il modo di percorrere una soluzione.
Qualche "sondaggio" è stato fatto o siamo solo alle ipotesi da parte della proprietà o per chi le fa?
 
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User_57897

Ospite
Comunque una piccola osservazione: non si tratterebbe più di "servitù di passaggio gratuito oppure a pagamento" ma di un vera e propria occupazione forzata ai limiti dell'appropriazione indebita di beni altrui. In fatto è che nulla sappiamo sugli accordi iniziali ... oltre 40 anni fa! Scritto, accordi, vincoli ...
 
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User_57897

Ospite
Non ne sono sicuro Gianco , specie se è stata iniziata una discussione di recente con l'Ente. Se esistono contatti scritti in cui si propone qualcosa tra le parti l'usucapione non è possibile in quanto detti contatti interrrompono i termini, questo di solito. Per poter vantare il diritto di usucapione, solitamente, deve sussistere un periodo d'uso senza che alcun elemento sia interventuto dimostrandene un uso continuo senza alcun tipo di intervento da parte del cosidetto "fondo servente".
Potrebbe in tal caso non poter essere pretesa da domanda di usucapione non sussistendo tale diritto proprio per questo fatto.
 

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