rogallo65

Nuovo Iscritto
Avendo ereditato un immobile ( tratto dalla divisione di un vecchio cascinale fatta verosimilmente intorno agli anni 80) che ha un locale da sanare, in quanto non figura accatastato e non si trova alcuna concessione edilizia, (scusate l'ignoranza ma non saprei come descriverlo diversamente) considerato che è stata fatta una proposta d'acquisto da terzi come ci si deve muovere? quali sono i costi da affrontare e quali sono le procedure da adottare? il locale è sostanzialmente un magazzino di circa 20 metri quadrati adiacente all'abitazione... vi prego datemi qualche dritta e qualche riferimento normativo Grazie!
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Quando è stato costruito il cascinale era ad uso agricolo? La parte abusiva è stata realizzata dopo il 1980? Hai un indice di fabbricabilità legato al terreno? Non hai del terreno? Hai fatto ricerca dell'autorizzazione presso il Comune? Attendo tue risposte in merito e poi tento di darti una risposta...
 

rogallo65

Nuovo Iscritto
In pratica è un caos... c'è del terreno di pertinenza dell'abitazione, saranno circa 500 mq ed è recintato.
Ho reperito alcuni documenti e per quanto ne capisco lo stabile, compreso il magazzino che è lì da quando ne ho memoria, è stato ricostruito nel 1972 in zona agricola e boschiva. Ho trovato la documentazione del Comune che in quell'anno aveva segnalato all'impresa ed al proprietario di bloccare i lavori per tutta la costruzione, all'epoca ritenuta abusiva, ma non ho trovato la documentazione tecnica , nè alcuna autorizzazione di sorta ed in comune non c'è più alcunchè , ho trovato una concessione edilizia in sanatoria dell'anno 1993, ma parla solamente di una piccola piazzola adiacente alla casa con un muro di contenimento e lavori di sbancamento i cui lavori sono finiti nel gennaio del 1994; alla stessa è allegato un progetto con il disegno della casa ed una planimetria catastale. L'abitazione figura regolarmente accatastata, mentre il piccolo magazzino (circa 20 mq) non figura; da quanto ho capito i lavori (comunque quelli riferiti alla piazzola) erano già stati eseguiti e sanati con una legge regionale del 1989, poichè si tratta di una zona sottoposta a vincolo idrogeologico. In buona sostanza non riusciamo a trovare i documenti dal 1973 al 1993 che non trovano neppure in Comune e che sono quelli più importanti..
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Vincolo idrogeologico non è mica una zona di inedificabilità?
La pratica mi sembra comunque molto complessa ed impossibile da verificare senza un intervento di un tecnico in loco. Io ho avuto esperienza di edifici nella situazione di quella del tuo che in pratica era impossibile sanare, ma non è detto che questo sia il tuo caso. Devi assolutamente rivolgerti ad un architetto o ad un ingegnere e dargli un incarico per verificare la situazione urbanistica e ti sapranno sicuramente indirizzare nel modo migliore e trovare se esiste una soluzione per il tuo problema. L'esistenza al catasto del fabbricato non è di per se sufflciente a comprovare la liceità urbanistica dell'edificio. UNa semplice visita in comunw da parte tua non penso possa essere sufficiente per chiarire la questione. Se vuoi ti posso indicare un nome di un tecnico in loco per darti una mano.
 

rogallo65

Nuovo Iscritto
Non penso che sia una questione di inedificabilità... ma seguirò il Suo consiglio, mi rivolgerò ad un professionista perché altrimenti non ne veniamo a capo, tra l'altro ho trovato che la sanatoria del 1993 per la piazzola era stata effettuata anche in seguito all'intervento della Guardia forestale, quindi se ci fosse stato qualche altro problema sullo stabile nel suo complesso, ritengo che l'avrebbero segnalato all'Ufficio tecnico del Comune.. La ringrazio e ringrazio tutto il Forum per l'interessamento....
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Molte volte per edifici che esistono da tanto fino a che non si arriva a vendite eridità o divisioni i nodi non vengono al pettine e non ci si accorge di nulla. La sanatoria che riguarda la piazzola non ha nulla a che fare con l'edificio che evidentemente è stato disegnato per fotografare lo stato di fatto del luogo da sanare. Il tecnico che ha redatto la documentazione per la sanatoria ha solo rilevato e sanato la parte ad essa relativa. se è stato fatto un condono o rilasciata una autorizzazione in sanatoria ci deve essere in comune a meno che non sia andata persa in qualche alluvione frana o quant'altro accaduto in archivio. E' comunque indispensabile capire la situazione con l'ufficio tecnico del comune.
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Comunque se quando è stato presubimilmente realizzato l'edificio questo si poteva fare e altrettano oggi la costruzione è sanabile. Se nn sussiste questa doppia conformità nn è sanabile! ... art. 36 dpr 380/2001. Poi cmq bisogna tenere in considerazione tutti i vioncoli, distanze e norme igienico sanitarie. Indubbiamente una visita in loco direi che sia indispensabile.
 

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