tpillo

Nuovo Iscritto
Questi i fatti: Negli anni 50 A acquista da B un terreno (non esiste contratto ne scrittura privata) e su quel terreno costruisce la casa su cui ha abitato fino alla propria morte. Quale prassi bisogna seguire affiche' gli eredi di A ne prendano formale possesso nell'atto di successione?
Grazie.
 

Marco Giovannelli

Membro dello Staff
Professionista
così su due piedi non mi viene in mente niente come alternativa, prova a sentire un avvocato e chiedi lumi al riguardo, soprattutto sulle tempistiche.

saluti
 

montaga69

Nuovo Iscritto
Se il fabbricato e' stato costruito prima del 1967 bisogna fornire ad un legale le prove dell'usucapione (possesso ininterrotto per almeno 20 anni); il fabbricato e' censito al catasto fabbricati da piu' di 20 anni ? in questo caso dovrebbe essere sufficiente chiedere al giudice una sentenza che dichiari l'avvenuto usucapione, tempi ? Quelli di una sentenza di primo grado (a Roma ?) , salvo riuscire ad ottenere un provvedimento d'urgenza . Se c'e' qualche legale nel forum penso che possa dare qualche ulteriore dettaglio.
 

fringuello

Nuovo Iscritto
Gli eredi possono tranquillamente subentrare nel possesso del fabbricato fin da subito e probabilomento già lo hanno fatto, per il semplice fatto che vi entrano e vi escono senza che nessuno contesti nulla. Devono dichiarare l'immobile però nella denuncia di successione.
Se poi hanno bisogno di venderlo o di dividerlo, non è necessario ottenere una sentenza dal tribunale, ma basta andare dal notaio che provvederà a dividere e o vendere l'immobile precisando che la provenienza dello stesso in capo ai venditori deriva da usucapione (cioè da possesso ininterrotto da più di 20 anni; n.b. la successione degli eredi non interrompe il possesso) e tale atto viene registrato.
Dopo di che le prove del possesso più che ventennale dovrebbero essere prodotte solo in un eventuale giudizio da chi contesti la proprietà in capo agli eredi, ma mi sembra che in questo caso nessuno avrebbe alcunchè da dire.

Aggiunto dopo 4 minuti :

preciso solo che l'usucapione si riferisce al terreno più che al fabbricato, l'esistenza del quale è la prova principale dell'avvenuto usucapione e quindi nella denuncia di successione va indicato il terreno oltre che il fabbricato, costituenti un unico "immobile", essendo il terreno in questione diventato nel frattempo pertinenza del fabbricato
 

tpillo

Nuovo Iscritto
Gli eredi possono tranquillamente subentrare nel possesso del fabbricato fin da subito e probabilomento già lo hanno fatto, per il semplice fatto che vi entrano e vi escono senza che nessuno contesti nulla. Devono dichiarare l'immobile però nella denuncia di successione.
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Pare che per includere il frabbricato ( e di conseguenza il terreno su cui e' stata costruita la casa) nell'atto di successione occorre che il fabbricato stesso sia accatastato e l'accatastamento puo' essere fatto solo a nome del proprietario del terreno, cosa che non si vorrebbe fare per evitare che gli eredi possano perdere cio' che e' sempre appartenuto al loro genitore da piu' di 50 anni ormai. Domanda: e' possibile dichiarare l'immobile e il terreno su cui e' stato costruito nell'atto di successione e poi dopo accatastare l'immobile stesso a nome degli eredi?
Saluti
 

fringuello

Nuovo Iscritto
non sono tecnicamente preparato per rispondere, ma a naso direi che è sempre il notaio che può risolvere tutto molto semplicemente rappresentandogli la situazione così come è: un atto notorio che il fabbricato è stato costruito e abitato dal decuius per 50 anni dovrebbe essere sufficiente a permettere di accatastare terreno e fabbricato al de cuius
 

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