Eden

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l'accettazione tacita dell'eredità non è quella in cui il soggetto compare nella dichiarazione di successione e non fa nulla e non dice nulla. Trascorsi 10 anni dall'apertura della successione il chiamato all'eredità (così si chiamano gli iscritti nella Dichiarazione di Successione) se non ha espresso la sua volontà di accettare o rifiutare l'eredità perde il diritto di successione e così lo perdono anche i suoi figli.
Pensavo che se rifiutasse l'eredità andasse direttamente ai nostri figli...
 

vittorievic

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ha autorizzato la banca a versare sul conto bancario del padre la sua quota di soldi questo è un atto di accettazione dell'eredità. Se non lo dici rimanevano dei dubbi. Molti pensano che solo l'aver presentato ed essere inseriti nella D.S. significa essere diventato erede.
Quindi da quelli che scrivi avrebbe dovuto anche lui firmare qqcosa o almeno essere presente durante la procedura?
scusa ma l'autorizzazione al trasferimento di denaro come l'ha fatta via telefono? Perché potrebbe anche essere interpretato come una rinuncia alla eredità. Cioé i soldi che spetterebbero a me non mandatemeli o accreditateli sul mio c/c ma versateli sul conto di un altro coerede.
I documenti office ialu non devono essere firmati di persona davanti a un legale?
i documenti ufficiali vanno firmati di persona o da persona appositamente delegata.
 

Eden

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
scusa ma l'autorizzazione al trasferimento di denaro come l'ha fatta via telefono? Perché potrebbe anche essere interpretato come una rinuncia alla eredità. Cioé i soldi che spetterebbero a me non mandatemeli o accreditateli sul mio c/c ma versateli sul conto di un altro coerede.
Via un documento firmato.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
@Eden: mi ascolti. Le sue frasi in italiano approssimativo , danno adito ad interpretazioni opinabili. E vedo che producono in lei ulteriore ansia e allarme.

1) La dichiarazione di successione è presentata da uno solo dei "chiamati alla eredità": non occorre la controfirma degli altri "ereditandi": normale che sia stata presentata/firmata solo dal padre visto che pare in buona salute
2) Se i soldi di cui parla, erano parte del lascito della madre, e lui ha dato disposizioni per accreditarli sul conto del padre, può significare che non intende accettare l'eredità, almeno per la quota della madre, finchè è in vita il padre. Libero di farlo, come è libero di donare la sua quota al padre.

Il problema che teme, si presenterà alla morte del padre: avrà due alternative: rinunciare alla eredità e lasciare tutto (oneri e spese) alla sorella, (problema coi figli minori) o accettare l'eredità, diventando comproprietario con la sorella.

Capisco che da quel momento sorgano problemi familiari non facili: ma inviterei a non dimenticare che ognuno di noi, una volta sposati, ha sempre almeno due famiglie se non tre: quella che ha formato, quella di provenienza, ..... e aggiungerei anche quella acquisita.
Naturale pensare che gli obblighi siano in ordine decrescente, ma non nulli.

Specie in presenza di patologie, più o meno palesi: certo che il confine tra lo stato patologico e la "pigrizia" a volte è molto labile.

Viva serenamente la sua vita e la sua famiglia: vale di più di qualche atto di liberalità verso il prossimo.
 

Eden

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@Eden: mi ascolti. Le sue frasi in italiano approssimativo , danno adito ad interpretazioni opinabili. E vedo che producono in lei ulteriore ansia e allarme.

1) La dichiarazione di successione è presentata da uno solo dei "chiamati alla eredità": non occorre la controfirma degli altri "ereditandi": normale che sia stata presentata/firmata solo dal padre visto che pare in buona salute
2) Se i soldi di cui parla, erano parte del lascito della madre, e lui ha dato disposizioni per accreditarli sul conto del padre, può significare che non intende accettare l'eredità, almeno per la quota della madre, finchè è in vita il padre. Libero di farlo, come è libero di donare la sua quota al padre.

Il problema che teme, si presenterà alla morte del padre: avrà due alternative: rinunciare alla eredità e lasciare tutto (oneri e spese) alla sorella, (problema coi figli minori) o accettare l'eredità, diventando comproprietario con la sorella.

Capisco che da quel momento sorgano problemi familiari non facili: ma inviterei a non dimenticare che ognuno di noi, una volta sposati, ha sempre almeno due famiglie se non tre: quella che ha formato, quella di provenienza, ..... e aggiungerei anche quella acquisita.
Naturale pensare che gli obblighi siano in ordine decrescente, ma non nulli.

Specie in presenza di patologie, più o meno palesi: certo che il confine tra lo stato patologico e la "pigrizia" a volte è molto labile.

Viva serenamente la sua vita e la sua famiglia: vale di più di qualche atto di liberalità verso il prossimo.
E si . .mi sa che è un saggio consiglio.
Grazie
 

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