@Eden: mi ascolti. Le sue frasi in italiano approssimativo , danno adito ad interpretazioni opinabili. E vedo che producono in lei ulteriore ansia e allarme.
1) La dichiarazione di successione è presentata da uno solo dei "chiamati alla eredità": non occorre la controfirma degli altri "ereditandi": normale che sia stata presentata/firmata solo dal padre visto che pare in buona salute
2) Se i soldi di cui parla, erano parte del lascito della madre, e lui ha dato disposizioni per accreditarli sul conto del padre, può significare che non intende accettare l'eredità, almeno per la quota della madre, finchè è in vita il padre. Libero di farlo, come è libero di donare la sua quota al padre.
Il problema che teme, si presenterà alla morte del padre: avrà due alternative: rinunciare alla eredità e lasciare tutto (oneri e spese) alla sorella, (problema coi figli minori) o accettare l'eredità, diventando comproprietario con la sorella.
Capisco che da quel momento sorgano problemi familiari non facili: ma inviterei a non dimenticare che ognuno di noi, una volta sposati, ha sempre almeno due famiglie se non tre: quella che ha formato, quella di provenienza, ..... e aggiungerei anche quella acquisita.
Naturale pensare che gli obblighi siano in ordine decrescente, ma non nulli.
Specie in presenza di patologie, più o meno palesi: certo che il confine tra lo stato patologico e la "pigrizia" a volte è molto labile.
Viva serenamente la sua vita e la sua famiglia: vale di più di qualche atto di liberalità verso il prossimo.