sosa

Membro Attivo
la polizza vita non è pignorabile ed è insequestrabile finchè rimane nelle mani della società assicuratrice, ma dal momento in cui viene riscossa ed entra nel patrimonio del coniuge superstite si.

scusa come impignorabile quando è nelle mani della società? non è stato mica accantonato nulla è una Temporanea caso morte e ho visto personalmente nella brochure questo fatto della non pignorabilità per i beneficiari

Quei soldi la signora dovrà darli alla banca per ridurre la parte di mutuo non estinta con il criterio che avevo precedentemente citato. Perché sulla casa c'é una ipoteca di primo grado.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
scusa ma 2 stipendi a tempo indeterminato + ipoteca sull'immobile nel 2008
non sono sufficienti come garanzie??

dipende dagli importi degli stipendi, dalla composizione del nucleo familiare e dall'importo richiesto.
in ogni caso stai facendo confusione tra la solvibilità di chi accende un mutuo e la garanzia fideiussoria.
Se il mutuo lo chiede una persona sola che vuole comprare casa da solo e lui non offre garanzie di solvibilità la banca chiede una garanzia fideiussoria; è questo quello che ha fatto la moglie?
Lo stipendio della moglie che non ha alcun vincolo con la banca non conta nella stipulazione del mutuo a carico del solo marito.
Oppure il mutuo è stato acceso da ambedue i coniugi?
Ripeto se la signora è una persona che guadagna 5./6.000 € al mese allora può fare da garante al marito; ma se guadagna 1.400/1.600 € al mese ed il marito non paga allora si cade nella situazione che o si paga la rata del mutuo o si paga luce gas telefono e si fa la spesa.
 

sosa

Membro Attivo
Se il mutuo lo chiede una persona sola che vuole comprare casa da solo e lui non offre garanzie di solvibilità la banca chiede una garanzia fideiussoria; è questo quello che ha fatto la moglie?
si è questo, non è cointestato il mutuo, era solo il marito

Lo stipendio della moglie che non ha alcun vincolo con la banca non conta nella stipulazione del mutuo a carico del solo marito.

Però hanno voluto anche la sua dichiarazione dei redditi

Oppure il mutuo è stato acceso da ambedue i coniugi?
Ripeto se la signora è una persona che guadagna 5./6.000 € al mese allora può fare da garante al marito; ma se guadagna 1.400/1.600 € al mese ed il marito non paga allora si cade nella situazione che o si paga la rata del mutuo o si paga luce gas telefono e si fa la spesa.[/QUOTE] ??????non ho capito
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
?non ho capito
volevo dire che la persona che fa da garante deve avere un reddito sicuro che consenta sia il pagamento della rata del mutuo e sia la conduzione della famiglia che è rimasta con un solo stipendio. Questo è il ragionamento che fa la banca e che ha portato la banca medesima a chiedere se oltre allo stipendio di chi ha acceso il mutuo c'è un' altra entrata in famiglia. L'aver consegnatola dichiarazione dei redditi non è una forma di garanzia coercitiva che vincola chi ha esibito il documento: è solo una informazione. Per fare da garante deve essere riportato il nome ed il cognome nell'atto di concessione del mutuo.
 

sosa

Membro Attivo
scusa l'ignoranza ma il fatto che non sia scritta sull'atto del mutuo ma comunque gli hanno fatto firmare una fideussione a garanzia cosa cambia per la moglie?
grazie
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
se le hanno fatto sottoscrivere una fideiussione a garanzia non bisogna scrivere
hanno voluto anche la sua dichiarazione dei redditi
si scrive che ha sottoscritto una garanzia fideiussoria a favore del contraente del mutuo e questa garanzia è scritta nel documento con il quale la banca concede il nutuo perché è tutta una cosa sola.
cosa cambia per la moglie?
cambia che se la banca avesse chiesto di vedere il reddito familiare ed avesse concesso il mutuo al marito, la moglie in caso di insolvenza del proprio coniuge non avrebbe avuto alcun obbligo nei confronti della banca.
Se invece ha sottoscritto una fideiussione a favore del marito in caso di insolvenza di quest'ultimo è la signora che deve coprire finanziariamente l'importo fino a copertura del debito. E non si può sottrarre a questo obbligo, non può pretendere di pagare il debito con le stesse frequenze delle rate del mutuo, perché l'insolvenza del sottoscrittore del mutuo è dovuta alla sua morte e quindi inizia la successione.
Come ti ho già scritto se non ci fossero creditori del marito che avanzano le richieste di rientrare dei loro crediti, poteva darsi che la banca volturasse il mutuo sulla casa, rientrando nella successione alla moglie ed al figlio nato dal matrimonio, alla moglie. Ma essendoci dei creditori la banca prima chiederà il rientro delle somme ancora scoperte di capitale e relativi interessi dalla data di concessione del mutuo; poi in caso di insolvenza metterà la casa in vendita all'asta con dentro il coniuge superstite ed il figlio per rientrare del proprio credito. La signora dovrà usare il premio assicurativo sulla vita del marito per ridurre il suo debito nei confronti della banca a seguito della fideiussione prestata.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Se con l'assicurazione della vita del marito si estingue il mutuo la casa non è di proprietà della moglie che ha pagato. Il suo è un intervento finanziario a garanzia di un debito contratto da un altro soggetto (il marito) che nulla centra con il diritto di proprietà della signora. La casà rimarrà del marito non più gravata di ipoteca di primo grado (quella della banca) ed entrerà nell'asse ereditario.
A questo punto, chiusa l'ipoteca di primo grado, gli eredi potranno valutare se accettare o meno l'eredità per via della presenza dei creditori che si insinueranno nella successione. Se gli eredi accettano corrono il rischio di non avere nulla e di pagare il saldo ai creditori. Se non accettano saranno i creditori che ipotecando l'appartamento la metteranno all'asta con dentro il coniuge ed il figlio.
 

sosa

Membro Attivo
però il coniuge e il figlio rimarranno a vita nella casa
da quello che mi dici
perchè leggendo in giro ho vistro una sentenza negativa di una moglie(per quamto riguarda il diritto di abitazione) che se in vita del era partito già il pignoramento della casa anche alla morte sucessiva del marito non lo poteva impedire
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
che se in vita del era partito già il pignoramento della casa anche alla morte sucessiva del marito non lo poteva impedire
vuoi dire che se il pignoramento da parte dei creditori era già in atto quando il marito era già in vita la moglie non ha il diritto di abitazione?
Se vuoi significare questo, purtroppo, è vero. Perché, come ho già avuto modo di dire, il diritto di abitazione per il coniuge superstite scatta nel momento in cui muore l'altro coniuge. Ma se il coniuge aveva già pignorata la casa, il diritto di abitazione, che è legato alla proprietà che costituisce l'eredità, non essendoci più la proprietà della casa, non può essere invocato.
Ad ogni buon conto, ti stai accorgendo che ad ogni intervento aggiungi nuove notizie sulla situazione che hai descritto all'inizio, notizie di un certo peso nel derimere la situazione.
Rinnovo l'invito a rivolgersi ad un avvocato specializzato in esecuzioni immobiliari.
 

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