U

User_56610

Ospite
Ma che cosa scrivi, che cosa? L'Inps non ha sbagliato? Ha tassato l'assegno come se fosse mio e mio non é, si tassano gli assegni destinati per sentenza al coniuge, non quelli per i figli seppur intestati a un genitore, come da sentenza, ma per favore.
 
U

User_56610

Ospite
Lavori all'INPS per caso? Tutti i commercialisti che ho consultato parlano di errore, tu di che cosa ti occupi per dire che non lo é?
 
U

User_56610

Ospite
Non ho scritto perché mi si contestasse l'errore o non l'errore dell'inps, ma ho scritto in lingua italiana che il commercialista mi ha detto di pagare anche se hanno torto, perché se non dimostro il contrario ogni anno dovrò farlo e son migliaia di euro, e io volevo sapere il vostro parere se si poteva chiedere il rimborso a prescindere dal chiarimento, oppure solo dopo aver fatto luce su tutta la vicenda,magari con un interpello o similari.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
No. Dovrà presentare una nuova dichiarazione: correttiva nei termini oppure integrativa a favore.
Chiunque capisce che se la richiesta è errata la debba rettificare, fermo restando che se non reiteri la richiesta entro i termini, cade in prescrizione. Mi sembra una regola lapalissiana!
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
se la richiesta è errata la debba rettificare
Qui non c'è una richiesta da rettificare, ma una dichiarazione errata da emendare. Pertanto non c'è da presentare una richiesta di rimborso (tanto meno "entro due anni"), né di reiterarla. L'eventuale rimborso deve scaturire da una nuova dichiarazione dei redditi.
 
Ultima modifica:

giogiolu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Lavori all'INPS per caso? Tutti i commercialisti che ho consultato parlano di errore, tu di che cosa ti occupi per dire che non lo é?
Non lavoro nè ho lavorato all' INPS. Ma quando L' INPS emette CU a fronte di qualsiasi beneficiario e a qualsiasi titolo, è tenuto a compilare i vari campi. Tutti i commercialisti ti hanno detto che si tratta di un errore e che comunque è meglio che tu paghi? Fatti indicare la strada per contestare il contenuto e le ragioni per cui INPS ha tassato. ma non è il termine giusto, l' emissione dell' assegno. Hai cambiato il titolo della discussione nata il giorno 20 luglio, ma il problema simane lo stesso.
 
U

User_56610

Ospite
Certo Nemesis "L'eventuale rimborso deve scaturire da una nuova dichiarazione dei redditi.", perché se fai richiesta di rimborso aspetta e crepa che te li restituiscono i soldi, però io mi chiedo, come faccio a fare da me? Su quali basi io posso farlo se prima non ho risolto e chiarito la cosa? Mi sfugge questo aspetto, perdonami, ma tu hai risposto a prescindere, ma come si fa a prescindere, questi se non paghi ti mandano le cartelle di pagamento con le multe, mi sfugge, ripeto.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
se fai richiesta di rimborso aspetta e crepa che te li restituiscono i soldi,
Infatti. Una richiesta di rimborso senza la preventiva presentazione di una dichiarazione correttiva o integrativa rimarrebbe carta straccia.
Su quali basi io posso farlo se prima non ho risolto e chiarito la cosa?
Ti avevo già suggerito di presentare un'istanza d'interpello alla Direzione regionale competente dell'Agenzia delle Entrate, prima del termine per la presentazione della dichiarazione. Ma tu continui a non seguire i consigli.
 
Ultima modifica:

Gianco

Membro Storico
Professionista
Qui non c'è una richiesta da rettificare, ma una dichiarazione errata da emendare. Pertanto non c'è da presentare una richiesta di rimborso, né di reiterarla. L'eventuale rimborso deve scaturire da una nuova dichiarazione dei redditi.
Chiunque capisce che se la richiesta è errata la debba rettificare, fermo restando che se non reiteri la richiesta entro i termini, cade in prescrizione. Mi sembra una regola lapalissiana!
Evidentemente non riesco a spiegarmi!
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto