fabjjo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,


Io e mio fratello siamo entrambi proprietari di due abitazioni.

La prima dove attualmente mia madre vive è cointestata insieme a mia madre che ha 1/3 e io e mio fratello rispettivamente abbiamo 1/3.

La seconda io e mio fratello a metà con mia mamma (ottantenne) usufruttuaria.


Mio fratello e sua moglie ci stanno facendo penare . La moglie ha come scopo della sua vita toglierci tutto.

Io cerco di proteggere mia madre e con loro non abbiamo più rapporti. Mio fratello è stato soggiogato e la moglie gli ha fatto il lavaggio del cervello.

Noi non abbiamo fatto nulla ma loro rivendicano vecchie cose di mio padre che noi non c’entriamo per niente.


Ora vengo al punto. Io ho problemi di salute (seri) e quindi vorrei preparare un testamento olografo.

Vorrei fare in modo di rendergli la vita difficile a quei due (mio fratello e la moglie)

Vorrei fare in modo di lasciare la mia parte ad un’associazione o ad un ente. Vorrei che il giorno che me ne andrò queste due persone abbiano delle difficoltà ad

ottenere il godimento di queste due case.

Scusate sono sincero è una piccola vendetta. Ma sono delle persone veramente senza nessun cuore.


Qualcuno mi può consigliare?


Grazie

Fabio
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
I fratelli, e tanto meno i loro coniugi, non sono eredi legittimari. Puoi tranquillamente escluderli dalla tua successione, con un testamento.
 

fabjjo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Però vorrei che in caso di mia morte la mi parte donata possa rendere difficile che ne sò per esempio la vendita delle case. Si dovessi lasciare la mia parte ad un ente religioso o altro vorrei che questo possa creare lungaggini burocratiche per la vendita.
Vorrei solo capire come fare .
Fabio
 

Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
I fratelli, e tanto meno i loro coniugi, non sono eredi legittimari. Puoi tranquillamente escluderli dalla tua successione, con un testamento.
E appurato questo, numerose associazioni hanno aperto campagne per raccogliere finanziamenti attraverso testamenti e offrono a chi desidera usare questo strumento anche assistenza sul come fare. Secondo me un testamento "fai da te" non garantisce abbastanza. Come per la successione è meglio investire in un professionista.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
vorrei che in caso di mia morte la mi parte donata possa rendere difficile che ne sò per esempio la vendita delle case
Il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
Ciascuno dei partecipanti alla comunione ereditaria può sempre domandare lo scioglimento della comunione; l'autorità giudiziaria può stabilire una congrua dilazione, in ogni caso non superiore a cinque anni, se l'immediato scioglimento può pregiudicare gli interessi degli altri.
Nel testamento puoi disporre che la divisione dell'eredità o di alcuni beni di essa non abbia luogo prima che sia trascorso dalla tua morte un termine non eccedente il quinquennio. Tuttavia l'autorità giudiziaria, qualora gravi circostanze lo richiedano, può, su istanza di uno o più coeredi, consentire che la divisione si effettui senza indugio o dopo un termine minore di quello da te stabilito.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Vorrei fare in modo di lasciare la mia parte ad un’associazione o ad un ente.
Non credo che potresti mettere in pratica il tuo disegno perché le associazioni o gli enti non accetterebbero le comproprietà e farebbero in modo di realizzare per utilizzare il capitale senza vincoli imposti.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
Io e mio fratello siamo entrambi proprietari di due abitazioni.
La prima dove attualmente mia madre vive è cointestata insieme a mia madre che ha 1/3 e io e mio fratello rispettivamente abbiamo 1/3.
La seconda io e mio fratello a metà con mia mamma (ottantenne) usufruttuaria
Gli unici coeredi sono fabjjo ed il fratello. Chi subentrasse a fabjjo non potrebbe essere considerato un coerede con il fratello. Pertanto quest'ultimo non potrebbe vantare diritto di prelazione.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto