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per atto intendo il rogito, però il consiglio è anche di stipulare eventualmente anche un preliminare molto dettagliato sui patti così potrai poi stipulare tranquillamente. Se il preliminare è ben fatto capita che poi il rogito venga copiato pari pari
L'iter più logico è:
1 - sottoscrivere un compromesso con tutte le clausole, evidenziando che l'atto si perfezionerà solo se sarà regolarizzata la documentazione urbanistica;
2 - incaricare un tecnico per proporre all'ufficio tecnico comunale il progetto per il frazionamento del wc dalla unità immobiliare attuale;
3 - ottenuta l'autorizzazione, presentare il frazionamento in catasto:
4 - stipulare l'atto del subalterno;
5 - proporre la pratica edilizia all'ufficio tecnico comunale per la fusione del wc all'immobile dell'acquirente, eventualmente apportando le modifiche e la destinazione d'uso;
6 - entro un mese dalla dichiarazione di fine lavori presentare in catasto la variazione per ampliamento.
Infine, organizzare una cena per festeggiare, magari invitando @Gianco.
è già frazionato ha addirittura 3 subalterni indipendenti. Dovrei presentare la fusione forse saltando direttamente al punto 5.
Se così fosse i punti 3 e 4 non servono corretto?
è già frazionato ha addirittura 3 subalterni indipendenti. Dovrei presentare la fusione forse saltando direttamente al punto 5.
Se così fosse i punti 3 e 4 non servono corretto?
Probabilmente mi sono espresso male.
Seguirei i punti 1,2, poi salto al 5.
Dove nel 2 il tecnico mi immagino dovrà chiedere la fattibilità della fusione che, concordo con @Franci63, più probabile possa esser data come pertinenza che non come unico subalterno insieme alla casa.