Gianco

Membro Storico
Professionista
Sì, Gianco, mi trovo con le tue affermazioni, sicuramente la servitù di passaggio è stata usucapita e andrebbe comunque trascritta tramite l'ausilio di un giudice, in modo che tale servitù arricchisca le loro proprietà in occasione di future, eventuali, vendite.
Mi sembra una cosa inutile, visto che le proprietà riconosciute, hanno l'unico accesso da quella servitù. Poi se uno vuole regalare soldi ad avvocati e intasare i tribunali per interventi inutili, faccia pure.
 
U

User_29045

Ospite
Mi sembra una cosa inutile, visto che le proprietà riconosciute, hanno l'unico accesso da quella servitù. Poi se uno vuole regalare soldi ad avvocati e intasare i tribunali per interventi inutili, faccia pure.

Probabilmente hai nuovamente ragione! Se l'unico accesso è quello, inutile farselo riconoscere ufficialmente con squillo di trombe, bollo papale e bacio accademico in fronte.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
U

User_29045

Ospite
La servitù esiste già, indiscussa.

Sì, mi sono lasciato trasportare, fantasticando un po' troppo oltre i confini della realtà.
L'unico modo per accedere ai 5 box è usare la servitù di passaggio, che quindi esiste di fatto e non va formalizzata. Ai 5 proprietari sono state chieste le spese straordinarie sulla proprietà che pesa per 18 millesimi, e i 5 proprietari ora non possono fare altro che RICORDARE al loro esimio Amministratore il DOVERE di rintracciare gli eredi, e metterli davanti alle loro responsabilità, convincendoli a pagare, con le buone (sollecito bonario) o le cattive (decreto ingiuntivo, vendita all'asta, etc.).
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Da quanti anni è così, e voi vi comportate come foste 5 proprietari (ognuno proprietario del 20% del portico e del cortile), pagando le relative spese?

Se sono decorsi almeno 20 anni, avete usucapito la proprietà, si tratta solo di farla trascrivere con un notaio.
Solo dopo la sentenza del giudice, e dopo la trascrizione del Notarile
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Solo dopo la sentenza del giudice, e dopo la trascrizione del Notarile
siamo i proprietari di 5 piccole autorimesse costruite negli anni 60 nel cortile di uno stabile.
L’unica via per accedere alle autorimesse è un portico situato al pianoterra dello stabile.
In origine il cortile, il portico e le 5 autorimesse appartenevano ad un unico proprietario che ormai è morto e ignoriamo i suoi eredi. Attualmente il portico ed il cortile non hanno più un proprietario contrariamente alle 5 autorimesse. Tutti 5 box hanno attiva una servitù di passaggio a peso del portico.
Come scrive @Soldino, le autorimesse sono di loro proprietà da oltre vent'anni per cui godendo, necessariamente, della servitù di passaggio, l'hanno acquisita, se non indicata esplicitamente nell'atto pubblico, per usucapione. Pertanto trovo inutile richiedere il pronunciamento di un giudice su un diritto incontestabile, sebbene non appaia trascritto.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
il DOVERE di rintracciare gli eredi, e metterli davanti alle loro responsabilità, convincendoli a pagare, con le buone (sollecito bonario) o le cattive (decreto ingiuntivo, vendita all'asta, etc.).
Il problema non è far pagare gli eredi, ma che l'amministratore chiede ai proprietari dei box il pagamento di spese che non competono loro (cappotto casa, ascensore, tetto).
Mi è capitato lo stesso per un box che avevo in un cortile condominiale , e ho risolto in assemblea, spiegando perché tali spese non mi competevano, anche se ero condomina ( si trattava di condominio parziale, e non spetta ai box edificati a parte pagare lavori dell'edificio abitativo principale).
 

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