alan54

Nuovo Iscritto
Un fratello può vendere la sua parte di appartamento ad una sorella senza avvisare l'altra? L'acquirente sarebbe quella che vi abita senza usufrutto e senza pagare alcun affitto. L'appartamento è diviso in tre parti uguali.

Grazie per un' eventuale risposta.
 
L’art. 732 c.c. prevede, nel caso in cui uno o più coeredi intendano cedere la propria quota ad un “estraneo”, il diritto di prelazione degli altri coeredi a parità di condizioni.
Non solo, lo stesso articolo, prevede anche il diritto di riscatto (il cosiddetto retratto successorio) della quota nei confronti dell’estraneo, qualora l’alienante (il coerede che cede la quota all’estraneo) non abbia rispettato il suddetto diritto di prelazione.
A tal proposito, il coerede, prima di alienare o comunque impegnarsi ad alienare la propria quota ad altri, è tenuto a notificare agli altri eredi la proposta di acquisto fattagli dall’estraneo.

La notifica dovrà essere completa di tutti gli elementi della proposta (in modo particolare con la precisazione del prezzo).
Una volta effettuata la notifica, il coerede dovrà attendere due mesi, termine in cui potrà ricevere dagli altri eredi la dichiarazione che essi intendono avvalersi del diritto di prelazione che gli spetta per legge.

Art. 732 Diritto di prelazione

Il coerede, che vuole alienare (1542 e seguenti) a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine (2964) di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria (1502).

Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
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E’ sempre l’art. 732 c.c. che ci da’ una risposta: per “estraneo” si intende “chi non sia legato da parentela con i coeredi del de cuius, ma anche chi non partecipa all’eredità di cui fa parte la quota ceduta”, a prescindere dall’appartenenza alla famiglia del defunto (Cass. civ., sez. II, 28 gennaio 2000, n. 981).
Quindi, non essendo il fratello "un estraneo" si può vendere senza avvisare l' altro e senza diritto di prelazione.
 
Qua non si tratta di vendita a estranei, ma tra fratelli. Un fratello può vendere la sua quota ad uno senza avvisare l'altro?
Se ho interpretato bene le risposte di maidealista, no. Mi sembra che avrebbe dovuto comunicare la decisione di vendere anche all'altro fratello il quale per la relativa quota proporzionale avrebbe avuto il diritto di prelazione.
Spero di non sbagliarmi.
 
Si può farlo. del resto l'escluso non ne riporta alcun danno. almeno in teoria. in pratica tutto dipende dai rapporti tra fratelli e, prima ancora, dalla loro correttezza.
 
Buongiorno,sono nuova del forum mi inserisco nella discussione per chiedere se il discorso vale anche tra cugini di primo grado.Grazie a chiunque mi risponderà.
 

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