sapat2

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Fai bene nel cercare di non rompere ..ma....in famiglia di ingiustizie se ne fanno tante...e..i tanti caino e abele sono creati dai genitori...
 

arciera

Membro Senior
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Fai bene nel cercare di non rompere ..ma....in famiglia di ingiustizie se ne fanno tante...e..i tanti caino e abele sono creati dai genitori...

santissime parole. se solo sapessero quante persone infelici sono create dai genitori...persone che poi te le ritrovi per la strada con la bava alla bocca....che uno dice: una bella guerra e andate tutti a morì ammazzati....(poverini!)
 

Markciccio

Membro Junior
Senza voler essere blasfemo, Caino uccide Abele per gelosia perché Dio non accetta un suo sacrificio mentre lo accetta da Abele. Egrazie al cavolo, quello è cattivo e lo provochi pure...
Tutti gli esseri umani sono figli di Caino, quindi geneticamente siamo gelosi, insoddisfatti, cattivi e violenti. Mica male, la Bibbia mi dice che non ho dei pessimi genitori che fanno litigare i figli ma che la mia situazione è assolutamente normale.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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Anche se con un pò di ritardo volevo fare due considerazioni: la prima è che finchè uno è in vita del proprio patrimonio, se non è stato dichiarato incapace di intendere e di volere, fa quello che vuole, compreso la disparità di trattamento dei propri figli. Chi è intervenuto ha sempre considerato le legittime: ma queste entrano in gioco al momento della morte di qualcuno che ha fatto testamento ledendo le quote legittime di un avente diritto prima non ha significato parlare di legittime di equità e di affetti.
A questo proposito vorrei dire ad Arciera di smettere di mangiare mele perchè le fanno male come a Biancaneve. Io ho 65 anni e ne ho viste di cotte e di crude davanti ad una eredità. Posso raccontare di una mia amica che incontra un vedovo con figli già adulti, decidono di videre assieme, si comprano una casa, la mia amica ci mette tutto quello che aveva: circa 250 milioni di lire (eravamo nel 1995). Purtroppo la mia amica lascia che la casa venga intestata al compagno: il compagno dopo una decina d'anni si ammala di un male incurabile. La mia amica lo assiste per quasi due anni nelle tribolazioni di una vicenda che non da scampo. Il compagno muore senza aver fatto testamento e senza aver sposato la compagna. Il giorno successivo a quello del funerale una avvocato bussa alla porta della casa dove viveva la mia amica, e questo legale, in nome e per conto dei figli, le consegna una intimazione a lasciare libero entro 30 giorni l'appartamento. Così a sessanta anni suonati la mia amica ha dovuto tornare a casa della vecchia madre, che abita in affitto a circa 850 km di distanza da dove lei risiedeva, ha dovuto cercarsi un lavoro in nero e, fortunatamente, lo ha trovato (facendo quello che amorevolmente e gratuitamente aveva fatto per il compagno). Arciera ho ancora una dozzina di vicende strappalacrime veramente accadute dove gli affetti non sono stati presi minimamente in considerazione neanche dai giudici. Ha ragione che ha detto che discendiamo da Caino.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
E visto che in banca ci entrano i rapinatori io non ci vado. E dato che per la strada ci sono gli scippatori io non ci cammino. E proprio perché qualcuno discende da Caino io non mi accoppio. Diciamola tutta: il mondo e' immondo (o forse ho le traveggole? Il mondo, lo dice la parola quel che e') e quindi mi ritiro sul monte athos e mi levo dai piedi. Ah! Quanti dovrebbero arrivare a questa definitiva scelta di vita e toglierai una buona volta dai piedi! Cosicche' lasciando i propri averi non possono piu' farne quel che vogliono. E forse non intralciando piu' le nostre strade i figli, di quel Caino finalmente tolto dai piedi, potrebbero trovare quell'amore che il Caino, che disponeva a suo piacimento dei beni non suoi, anche se frutto del suo lavoro, del Caino, gli aveva negato. Il Caino.
 

Markciccio

Membro Junior
Vi aggiorno sulla situazione anche se chiaramente non posso entrare nei particolari. Sono andato un po' più a fondo e mi si è aperto il classico vaso di Pandora.
Caino può fare tutte le ingiustizie che vuole in vita, posso passare per figlio di serie B o C (senza aver avuto alcun comportamento che giustifichi minimamente questo comportamento, sia ben chiaro) e quindi posso perdere parte di quanto mi sarebbe giustamente dovuto, posso arrivare alla soglia della malattia mentale o della depressione però da "cornuto e mazziato" non ci voglio passare. A breve consulterò un legale per farmi spiegare, carte alla mano, quali siano le vere intenzioni di Caino. Niente sembrerebbe essere come sembra:disappunto:.
Ma guarda te se dovevo finire così soprattutto quando è così facile fare le cose giuste.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
E visto che in banca ci entrano i rapinatori io non ci vado. E dato che per la strada ci sono gli scippatori io non ci cammino. E proprio perché qualcuno discende da Caino io non mi accoppio. Diciamola tutta: il mondo e' immondo (o forse ho le traveggole? Il mondo, lo dice la parola quel che e') e quindi mi ritiro sul monte athos e mi levo dai piedi. Ah! Quanti dovrebbero arrivare a questa definitiva scelta di vita e toglierai una buona volta dai piedi! Cosicche' lasciando i propri averi non possono piu' farne quel che vogliono. E forse non intralciando piu' le nostre strade i figli, di quel Caino finalmente tolto dai piedi, potrebbero trovare quell'amore che il Caino, che disponeva a suo piacimento dei beni non suoi, anche se frutto del suo lavoro, del Caino, gli aveva negato. Il Caino.

Arciera non capisco tutta questa tua enfasi, e, sopratutto, la seconda parte della tua risposta. Comunque quello che volevo affermare è che degli affetti di uno che muore è difficilissimo che se ne tenga conto nel momento della spartizione dei beni lasciati. Molto probabilmente, visto quello che sostieni, se tu fossi stata la figlia del compagno morto della mia amica, della quale ho scritto nel mio intervento precedente, avresti lasciato la casa alla mia amica, o perlomeno, gli avresti restituito i soldi che lei aveva investito. Però, nella realtà, così non è stato, perchè i figli adulti di quest'uomo non hanno mai gradito che il padre, rimasto vedovo e solo, si facesse una nuova "famiglia di fatto" e sopratutto vivesse una nuova vita affettiva ed hanno espulso l'intrusa.
Proprio in questi giorni sono successi due fatti che riguardagno gli affetti: il primo riguarda la morte di Lucio Dalla, il secondo il matrimonio di Vasco Rossi. Lucio Dalla è morto senza aver fatto testamento; nei giorni scorsi i TG hanno dato la notizia che è stata fatta la successione: i beneficiari di un ingente patrimonio fatto di case, terreni, diritti d'autore ecc... ecc... saranno i cugini, perchè così stabilisce il Codice Civile (o se ti fa più comodo, Incivile). Al compagno di vita nulla. I giornalisti tv hanno gridato all'ingiustizia, facendo, in un certo senso, pressione psicologica pubblica sui parenti affinchè venga riconosciuto parte del patrimonio anche al compagno; e poi, sull'enfasi, che secondo me va al di là del diritto di cronaca, si sono spinti suggerendo ai beneficiari, sempre pubblicamente, di istituire una Fondazione. Questo secondo me è una cosa molto, ma molto scorretta, Perchè non l'hanno suggerita, pubblicamente, a Dalla quando era ancora in vita? Io mi auguro che queste persone facciano la stessa pressione pubblica quando moriranno De Benedetti, Berlusconi, Della Valle, Del Vecchio ecc... ecc.... sui loro eredi.
Vasco Rossi, invece, nonostante i ben noti problemi psichiatrici, si è sposato per proteggere la donna che ama, in vista di un futuro che probabilmente sente non tanto lontano, visto la vita che ha condotto. Lui sostiene che è stata una sconfitta in quanto fortemente contrario all' istituzione del matrimonio: si è sposato a malincuore. Tuttavia ha fatto un passo necessario affinchè alla sua donna, alla di lui morte, vengano riconosciuti tutti i diritti di moglie: perchè questo gli richiedeva il Codice Civile che è una dei pilastri dell'organizzazione della società o meglio della comunità.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
A questo punto facciamo due conti: abbiamo bisogno di un codice civile perché gli esseri umani non sanno fare due conti e c' e' bisogno che qualcun altro li faccia per conto loro. Credo che sin qui siamo d'accordo, no? E così un genitore ingiusto può creare un figlio ancor piu' ingiusto e così diamo pure una somma da distogliere dalla eredita' naturale. Ecco, qui il serpente inizia a mordersi la coda, e i giusti iniziano a mettere una toppa sull'altra! Credo di essermi spiegata, spero! Senza Caino non ci sarebbe legge e forse neanche i buoni che non potrebbero allenarsi contro i cattivi....Spero per Markciccio che il vaso di Pandora non lo annienti perché di buone azioni e' lastricato l'inferno. Un caro saluto per il sig. Criscuolo: le rispondo che gli artisti, grandi poeti sono anche grandi alienati. (come d'altronde questa umanità che vive all'oscuro di tutto)
 

perugina

Membro Attivo
Proprietario Casa
credo che ciascuno di noi abbia la facoltà di dare ciò che possiede a chi vuole. non ho mai visto un genitore comportarsi con equità ed in modo giusto con i figli e ne ho visti tanti perdere la serenità per cercare di far stabilire dalla legge la giustizia nella disparità di comportamento. gli unici che ci guadagnano sono gli avvocati ed i CTU dei tribunali che si fregano le mani e staccano parcelle che ti fanno capire che l'ingiustizia subita dal genitore era meglio!
 

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